A Colonia creata una Fan Zone supplementare solo per contenere i tifosi scozzesi. Il difensore sprona i suoi: ‘Qualificazione ancora aperta’
La pesante sconfitta all’esordio contro la Germania non ha scoraggiato la Tartan Army. In queste ore l’armata dei tifosi scozzesi si è riversata da Monaco verso Colonia, invadendo la città sul Reno con decine di migliaia di kilt. Sembra che a lasciare il Nord della Gran Bretagna siano stati tra i 150 e i 200’000 supporter, dei quali soltanto una parte avrà accesso allo stadio, mentre gli altri dovranno accontentarsi di seguire la partita dalla Fan Zone. Proprio per questo motivo, le autorità di Colonia hanno deciso di mettere a loro disposizione un’area supplementare nella quale seguire la sfida di mercoledì contro la Svizzera. Oltre Heumarkt (7'500 posti) e Tanzbrunnen (12’000) verrà creata una terza Fan Zone dedicata soltanto ai tifosi scozzesi. Nei prossimi due giorni, dunque, Colonia diventerà provincia delle Highlands, con molti tifosi presenti in città ad attendere la sfida con la selezione rossocrociata già da venerdì. In un clima che fino a questo momento è rimasto allegro e festoso: d’altra parte, i supporter in kilt sono famosi per il loro buonumore e non si portano sulle spalle la fama poco lusinghiera dei loro cugini inglesi.
Se la Tartan Army ha mantenuto la caratteristica voglia di far festa anche dopo la sconfitta all’esordio – qualche boccale di buona birra ha senza dubbio aiutato a scordare le cinque reti incassate – nel campo base della selezione diretta da Steve Clarke, l’aria fine di Garmisch-Partenkirchen ha contribuito a riossigenare il cervello e a ricaricare le batterie. Perché, come afferma Kieran Tierney, braccetto di sinistra della difesa a tre scozzese «c’è ancora spazio per la qualificazione». Il difensore della Real Sociedad, nato sull’Isola di Man 27 anni fa, non ha mai pensato che l’accesso agli ottavi di finale sarebbe stato deciso dalla sfida contro i padroni di casa… «È vero, non posso negare che la sconfitta di venerdì ci ha fatto molto male, ma l’Europeo non è ancora finito, abbiamo a disposizione altre due partite, per cui la qualificazione rimane alla nostra portata. Sappiamo cosa dobbiamo fare e, soprattutto, come reagire. In squadra ci sono giocatori di grande esperienza, gente che ne ha passate tante, con alti e bassi che hanno insegnato loro come uscire da situazioni complicate. Sono sicuro che per mercoledì la ferita infertaci dalla Germania sarà cicatrizzata e saremo pronti per una nuova battaglia».
Sorretti, per l’appunto, da una passione popolare che in questo Europeo, forse, non conosce paragoni… «Non possiamo che essere orgogliosi di loro e ringraziarli per il sostegno mai venuto a mancare nemmeno nel momento più difficile della sfida di venerdì. Quando siamo entrati in campo, mi è venuta la pelle d’oca. Le prossime due partite serviranno anche per restituire loro un po’ di ciò che in questi giorni ci stanno regalando».
Il peso di dover disputare la sfida inaugurale di Euro 2024 ha forse inciso sulla prestazione degli scozzesi… «Sapevamo da un pezzo che saremmo stati noi ad aprire le danze e ci siamo preparati di conseguenza, ma non posso negare che la tensione accumulata per così tanto tempo ci abbia giocato un brutto scherzo. La Germania, al di là di ogni possibile considerazione, è una squadra fortissima, ma lo sono pure i nostri due prossimi avversari. Adesso, però, sta a noi fare ciò che sappiamo, in passato abbiamo vinto contro squadre di ottimo livello internazionale e non vedo il motivo per cui non si possa riuscire a centrare la qualificazione».
Mercoledì sera, Tierney si troverà di fronte un suo ex compagno di squadra all’Arsenal, Granit Xhaka... «È un buon amico, mi ha aiutato molto quando sono arrivato ai Gunners. La Svizzera è forte in ogni reparto, zeppa di giocatori di grande valore, per cui dovremo essere aggressivi, in modo da non concedere loro il tempo per giocare il pallone in tranquillità. Ma, soprattutto, la Svizzera possiede l’esperienza data dall’aver già superato più volte la fase a gironi ed essere addirittura arrivata a un soffio alle semifinali. Quell’esperienza che a noi manca, ma che spero la si possa costruire proprio a partire da quest’anno».