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Europeo sostenibile? La Svizzera fa la sua parte

La delegazione rossocrociata, stazionata nel verde del parco Waldau di Stoccarda, non prenderà mai l'aereo. Sarà anche una manifestazione inclusiva

Volare? E perché mai?
(Keystone)
14 giugno 2024
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Se Euro 2024 deve essere, come prospettato dagli organizzatori, l'evento sportivo più sostenibile della storia, la Nazionale svizzera ha dato il suo contributo alla causa già dalla scelta del campo base. Il Waldhotel di Stoccarda è infatti un complesso immerso nel verde del parco di Waldau, un’area di circa 41 ettari, la seconda più vasta di Stoccarda per quanto riguarda gli impianti sportivi. Lo stadio riservato all'allenamento dei rossocrociati, il cui manto erboso in cattive condizioni negli scorsi giorni è stato tema di arrabbiatura per il direttore delle squadre nazionali, Pier Tami, e per tutta la delegazione, si trova a circa 200 metri dall'hotel ed è tranquillamente raggiungibile a piedi, per cui il pullman della squadra può rimanersene parcheggiato con il motore spento. Pullman servito per lo spostamento da San Gallo a Stoccada, ma che non accompagnerà la Nazionale nelle partite di Colonia, visto che le trasferte avverranno in treno.

Non tutte le Nazionali, tuttavia, sono così virtuose. Al contrario dei 2,5 milioni di tifosi attesi, i quali, secondo gli organizzatori, prediligeranno gli spostamenti con i mezzi pubblici, in particolare la ferrovia. Anche grazie a una serie di accordi trovati con le ferrovie tedesche, per cui sarà possibile acquistare biglietti a prezzi di favore. Nei giorni delle partite, inoltre, i possessori di un biglietto d'entrata avranno l'opportunità di viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici delle città ospitanti.

Le Nazionali, invece, a quanto sembra hanno quasi tutte optato per mezzi di trasporto tradizionali, vale a dire aereo e pullman. Svizzera e Germania sono le uniche due federazioni ad aver deciso di non affidarsi al trasporto aereo durante l'intera manifestazione. Secondo Transport & Environment, se le altre squadre facessero altrettanto, si potrebbero ridurre del 60% le emissioni nocive legate ai trasporti. Trasporti che rappresentano l'80% dell'impronta di carbonio dell’intera manifestazione. L'Uefa, dal canto suo, si è data da fare e a un anno e mezzo dal disastroso – a livello climatico – Mondiale in Qatar (basti pensare all'aria condizionata negli Stati in pieno deserto), ha cercato di proporre una manifestazione sostenibile e inclusiva. Ad esempio, ha voluto raggruppare le partite della fase a gironi in stadi piuttosto vicini, in modo da evitare trasferte in aereo. Questo porterà, secondo Philipp Lahm, capitano della Nazionale tedesca campione del mondo nel 2014 e attualmente al vertice della macchina organizzativa, a una diminuzione dei voli, rispetto a Euro 2016, del 75% per la sola fase a gironi (anche l'Uefa ha qualcosa da farsi perdonare, un'edizione 2020 trascorsa in giro per mezza Europa, su e giù dagli aerei). Per questa ragione, è stato creato un Fondo per il clima che andrà a compensare le emissioni di CO2 durante la manifestazione. Verranno versati 25 euro per ogni tonnellata di CO2 prodotta, per un totale che l'Uefa stima attorno ai 7 milioni di euro.

Come detto, Euro 2024 non vuole essere soltanto ecologico, ma pure inclusivo. E allora, tra le tante novità, gli stadi saranno dotati di toilette unisex, accessibili a persone transgender e non binarie. A livello culinario, invece, sarà possibile gustare pietanze vegane e vegetariane – come ad esempio la salsiccia vegana, peraltro già presente all'Oktoberfest e in molti stadi della Bundesliga –, così come piatti adatti a persone con particolari intolleranze (noci, lattosio, glutine...).

A fine Europeo si tireranno le somme per capire se lo sforzo sarà stato pagante, se il santo sarà valso la candela...