Abbiamo chiesto a sei ‘esperti’ del nostro calcio chi vincerà la finalissima domenica a Wembley, ne esce un 4-2 per gli Azzurri mascherato da 3-3
Domenica alle 21 gli occhi degli appassionati di calcio di tutto il mondo saranno puntati su Wembley e sulla finale dell’Europeo tra Inghilterra e Italia, due squadre giovani (25,3 anni l’età media degli inglesi, 27,7 quella degli italiani, alzata in maniera marcata dai senatori Chiellini, Bonucci e Sirigu) con un’impostazione per certi versi agli antipodi: improntata sulla forza del gruppo e votata all’attacco quella di Mancini, molto più difensivista e costruita attorno alle star Kane e Sterling quella di Southgate. Quale delle due visioni del calcio avrà la meglio, lo abbiamo chiesto a (ex) allenatori, giocatori ed esperti del pallone del nostro cantone (o legati a esso, così come alla vicina Penisola), ai quali abbiamo posto una semplice domanda: chi vincerà e perché?
«Per me vince l’Inghilterra, perché gioca in casa, è una squadra rognosa e anche perché tutti danno favorita l’Italia – afferma il responsabile tecnico della Federazione ticinese di calcio nonché ex giocatore e allenatore di, tra le altre, Locarno, Bellinzona, Chiasso e Lugano –. In molti danno per scontata una vittoria degli Azzurri, anche nella stessa vicina Penisola, e anche se non credo che i giocatori di Mancini prenderanno sottogamba l’avversario in quanto in una finale non puoi di certo permettertelo, dovranno stare attenti e scendere in campo con la giusta mentalità. Lo ammetto, non mi piace come gioca l’Inghilterra, se penso ad esempio alla partita con la Germania è stata una delle più brutte che ho visto all’Euro, però l’ha vinta. L’Italia gioca decisamente meglio, ma quella di Southgate è una squadra tosta da battere, ha subito un solo gol oltretutto su palla ferma e davanti ha giocatori veloci che potrebbero mettere in difficoltà la retroguardia italiana. Chi deciderà la partita? Kane».
«Dico Italia, per il cuore ma anche perché credo che gli Azzurri contro l’Inghilterra avranno decisamente meno problemi di quelli incontrati contro la Spagna in semifinale – ci dice l’ex allenatore tra le altre di Chiasso, Bellinzona, Lugano, Sion e Aarau, nonché ex nazionale rossocrociato in possesso anche della nazionalità italiana grazie alle sue origini napoletane –. Iberici e inglesi hanno un modo totalmente opposto di giocare, i primi fanno del possesso palla il loro mantra, mentre i britannici sono più attendisti, stanno chiusi e aspettano il momento giusto per colpire con la qualità dei loro attaccanti. Un atteggiamento quest’ultimo che secondo me faciliterà l’Italia, che ha sempre fatto bene contro squadre di questo tipo e che potrà giocare come piace a lei e alzare il baricentro. Se poi i vari Insigne, Immobile, Chiesa e Berardi saranno in una giornata sì, faranno la differenza. È vero che l’Inghilterra avrà il pubblico dalla propria parte e questo è un bel vantaggio, ma l’Italia ha le carte in regola per vincere il titolo. E lo meriterebbe. Se devo scegliere un protagonista, dico Insigne».
«È sempre difficile fare un pronostico per una partita del genere, nella quale come sappiamo bene può succedere di tutto, ma se devo scegliere propendo per l’Italia – spiega il direttore delle squadre nazionali rossocrociate, che assieme a tutti noi ha sicuramente sognato di poter essere con la Svizzera (tra l’altro sconfitta 3-0 dagli Azzurri nella fase a gironi) al posto delle due finaliste, sogno infrantosi ai quarti di finale con la Spagna –. Basandomi su quanto visto fin qui all’Euro, la selezione di Mancini ha sicuramente giocato meglio dell’Inghilterra e ha dimostrato di essere più forte, nonché più squadra. E non penso che il fattore campo possa bastare per colmare il gap tra le due compagini. A decidere il match potrebbe essere ancora una volta Chiesa».
«Ammetto di non avere particolari sensazioni, sono solo teso – confessa il centrocampista milanese del Chiasso, già giocatore di Locarno (dov’era arrivato da Piacenza nel 2010), Vaduz, Losanna e Servette –. A differenza di altri, non vedo l’Italia così favorita, perché gioca contro un’ottima squadra che oltretutto avrà una spinta incredibile dai suoi tifosi, un fattore decisamente pesante. Il fatto che in generale gli Azzurri, esclusa la partita con la Spagna, abbiano giocato meglio in questo Europeo si azzera completamente, si riparte da zero in una finale del genere. Detto ciò, spero e penso comunque che vinca l’Italia, dico 1-0 ai supplementari con gol decisivo di Pessina, un giocatore che mi piace tantissimo anche come ragazzo per come ragiona e come si esprime fuori dal campo».
«La tentazione di dire Italia c’è visto quanto mostrato fin qui dagli Azzurri, ma l’Inghilterra gioca in casa e questo può fare la differenza – spiega l’ex tecnico di Bellinzona, Locarno e Sion –. La spinta del pubblico sarà importante, così come altissime sono le attese dei media e di tutta una nazione e credo che questi elementi saranno ulteriori stimoli per gli inglesi e non un problema, in quanto sono tutti giocatori abituati a giocare ad alti livelli e quindi anche a gestire questo tipo di pressione. Chi deciderà la sfida? Harry Kane, per furbizia, movimenti, esperienza, fiuto del gol e visione di gran lunga il miglior attaccante dell’Europeo».
«Non ci piove, finisce 0-2». Quindi per l’Italia, visto che si gioca a Wembley… «No, no, assolutamente no, è Italia-Inghilterra, quindi ho detto che vince l’Inghilterra». Per chi ancora non l’avesse capito, Marco Degennaro, torinese doc da una vita in Svizzera dove ha ricoperto il ruolo di direttore generale a Bellinzona, Chiasso, Sion e ora Yverdon, è scaramantico. Ci proviamo, a farlo cedere, ma riusciamo solo a strappargli l’ammissione che «sì, mento, ma non mi sentirete mai prima di una partita del genere dire qualcosa di diverso, io tifo Inghilterra...». Per rimanere coerente, “Dege” sottolinea come «il fattore campo sarà determinante e la partita verrà decisa da Sterling».
Pensate se dovesse davvero andare a finire così...