L'Uefa non ha accolto la proposta del sindaco di Monaco con la quale si voleva mostrare sostegno alla comunità Lgbt ungherese
Come prevedibile, ha scatenato una ridda di critiche la decisione dell'Uefa di non consentire al comune di Monaco di illuminare esteriormente l'Allianz Arena con i colori dell'arcobaleno della comunità Lgbt, domani in occasione della sfida tra Germania e Ungheria (21.00). La richiesta era giunta dal sindaco di Monaco quale atto di solidarietà nei confronti di una comunità attaccata da una nuova legge votata dal governo ungherese del premier Viktor Orban. “Secondo gli statuti, l'Uefa è un'organizzazione neutra dal profilo politico e religioso – ha spiegato la confederazione europea in un comunicato –. Visto il contesto politico della richiesta, un messaggio che prende di mira una decisione del parlamento nazionale ungherese, l'Uefa è costretta a rifiutare la richiesta”.
In contropartita e per dimostrare quanto le cause moralmente giuste le stiano a cuore, l'Uefa ha proposto l'illuminazione dello stadio il 28 giugno o a inizio luglio, in occasione delle manifestazioni legate al Pride Month. In generale, però, la mossa dell'Uefa è stata considerata un autogol. «Sarebbe stato un miracolo se avesse accordato il suo permesso, ma fa piacere vedere la città di Monaco e la federazione tedesca sostenere questa iniziativa – ha affermato Luca Dudits, portavoce della Ong “Hatter”, impegnata a difesa dei diritti Lgbt in Ungheria –. L'Uefa si è ritrovata in una situazione difficile. Tra i tifosi ungheresi vi è una larga base omofoba e tradizionalista». A suo dire, se l'Ungheria avesse perso in uno stadio arcobaleno, la colpa sarebbe ricaduta sulla comunità Lgbt.
Ma lo stadio, che appartiene al Bayern Monaco, rischia comunque di essere colorato d'arcobaleno. Gli organizzatori del Gay Pride di Monaco e Amnesty International prevedono di distribuire agli spettatori 11'000 bandierine su un totale di 14'000 ingressi consentiti dalle norme anti Covid. La municipalità di Monaco ha inoltre fatto sapere che diversi edifici della città, anche nelle vicinanze dello stadio, verranno drappeggiati con i colori simbolo della comunità Lgbt.
E non saranno queste le uniche iniziative. Il canale televisivo ProSieben ha deciso di vestire il suo logo con i colori dell'arcobaleno, mentre gli stadi di Francoforte e Colonia risplenderanno degli stessi colori. La candidata dei Verdi alla Cancelleria, Annalena Baerbock, ha chiesto a tutta la Germania di esporre i colori dell'iride.
L'iniziativa ha fatto parlare anche al di fuori del suolo tedesco. Gary Lineker, ex gloria del calcio inglese, ha twittato “Fallo comunque, Monaco. Fallo, accendi la luce affinché il mondo veda”.
La decisione dell'Uefa sembrerebbe in contrasto con la concessione fatta al capitano della nazionale tedesca, Manuel Neuer, di indossare al braccio, durante il Pride Month, il mese di giugno, una fascia con i colori dell'arcobaleno, ritenendolo un gesto “per una buona causa”. Inoltre, la confederazione non si è mai opposta al fatto che giocatori di diverse Nazionali (in particolare britannici e belgi) pongano un ginocchio a terra prima dell'inizio delle partite, in solidarietà al movimento Black Lives Matter e alla lotta contro il razzismo.