Proveniente dall'Ineos, dove aveva avuto dissidi, il britannico da questa stagione veste i colori della formazione elvetica
È stata l'Arabia Saudita a fare da sfondo alla prima vittoria di Tom Pidcock quale portacolori della formazione svizzera Q36.5, squadra di seconda divisione. Il britannico, alla seconda uscita stagionale, ha fatto sua la seconda frazione del Tour Al-Ula – accorciata a causa del pessimo stato della strada –, al termine della quale ha pure vestito la maglia di leader della classifica generale. In un impegnativo arrivo in ascesa, il doppio campione olimpico della mountain bike ha preceduto l'austriaco Rainer Kepplinger e il sudafricano Alan Hatherly.
Il 25enne Pidcock, su strada, ha fin qui raccolto pochi successi – soltanto sei – ma lo ha fatto in gare di prestigio, come ad esempio sull'Alpe d'Huez al Tour del 2022, alle Strade Bianche l'anno seguente e all'Amstel Gold Race dello scorso anno. E fra i propositi d'inizio stagione del diretto interessato figurava proprio l'intenzione di andare a rimpinguare il propri palmarès su strada.
Pidcock ha lasciato fra le polemiche uno squadrone come l'Ineos nelle ultime settimane, dopo una stagione ‘difficile per entrambe le parti’, e ha poi firmato un accordo valido tre anni con Q36.5.