Dopo oltre 800 giorni si chiude il procedimento per violazione delle norme antidoping contro il 36enne bernese. ‘La gara più dura della mia carriera’
Il biker Mathias Flückiger sta per essere completamente scagionato dalle accuse di violazione delle regole antidoping. Dopo oltre 800 giorni. Infatti, Swiss Sports Integrity, l'Uci e l'Agenzia mondiale antidoping (Ama) non hanno deferito il caso al Tribunale arbitrale dello sport (Tas). Ora che i termini sono scaduti, la battaglia di oltre due anni di Flückiger contro le accuse ingiustificate di doping si è conclusa con un'assoluzione.
“La tensione degli ultimi due anni è stata incredibilmente grande. Superare questo caso, con i suoi infiniti ostacoli, è stata di gran lunga la gara più difficile e lunga della mia carriera – ha dichiarato il 36enne bernese in un comunicato stampa –. Sono grato di aver avuto al mio fianco la mia famiglia, la mia ragazza e un team incredibilmente valido. Hanno fatto sì che alla fine la verità prevalesse”.
Nel maggio 2024, la Commissione disciplinare dello sport svizzero ha deciso di assolvere il ciclista, in quanto il campione prelevato il 5 giugno 2022 e il risultato delle analisi non erano utilizzabili. Pur essendo di parere diverso, Swiss Sports Integrity ha deciso di non presentare ricorso dopo aver valutato gli interessi in gioco. La decisione si è basata, tra l'altro, sulla lunghissima durata del procedimento, sulla valutazione dei rischi di contenzioso e sui costi elevati previsti per un procedimento così complesso e lungo davanti al Tas.
“Sono orgoglioso di non essermi mai arreso. Di aver avuto la forza di credere nella giustizia per così tanto tempo. E di essere riuscito a superare così tanti ostacoli mentali in tutto questo tempo”, ha aggiunto Flückiger.