CICLISMO

Elena Hartmann sfreccerà davanti ai colleghi poliziotti

La 33.enne grigionese, impiegata a tempo parziale nella cantonale di Zurigo, è arrivata tardi alle due ruote: ‘La crono sarà un evento speciale’

20 settembre 2024
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Elena Hartmann, agente di polizia a tempo parziale del Cantone di Zurigo, domenica vivrà un'esperienza unica ai campionati mondiali di Zurigo. I suoi colleghi garantiranno la sicurezza lungo il percorso sul quale lei sarà impegnata a gareggiare.

A Zurigo, il grande evento sta mobilitando l'intero corpo di polizia. Prendersi un fine settimana libero o una vacanza è una faccenda complicata. Non per Elena Hartmann. La 33enne, che ha partecipato agli ultimi Giochi olimpici, dopo il ritiro di Marlen Reusser per malattia, rappresenta la migliore freccia all'arco della Nazionael svizzera per la prova contro il tempo.

La poliziotta passerà davanti ai suoi colleghi sul ciglio della strada. Naturalmente non potrà fermarsi per ringraziarli. «Ma non vedo l'ora di ricevere tutti gli incoraggiamenti che mi aiuteranno ad andare più forte», ha affermato la grigionese nel corso della conferenza stampa che Swiss Cycling ha dedicato ai protagonisti della cronometro.

Lungo il percorso da Gossau a Zurigo, Elena Hartmann sarà riconosciuta praticamente da tutti gli spettatori. Due anni fa era vero il contrario. Nel 2022, la 33enne era stata convocata da Swiss Cycling per partecipare ai campionati del mondo su strada e non conosceva nemmeno le sue compagne di squadra. «Quando ripenso a tutto questo, mi sembra davvero pazzesco. Sono passata da sconosciuta a professionista. È successo tutto così in fretta».

Una vocazione tardiva

La vocazione di Elena Hartmann è nata tardi. Nel 2022 è diventata campionessa svizzera a cronometro all'età di 31 anni. La grigionese si è avvicinata alle due ruote solo all'età di 25 anni, perché amava il ciclismo in qualità di triatleta. Dal 2023 è in possesso di un contratto da professionista e si prepara a «professionalizzare la mia vita da sportiva dilettante». Ripensando alle sue prime apparizioni sulla scena internazionale con pochissima esperienza, la Hartmann ammette di aver vissuto una sorta di sindrome dell'impostore: «Mi sentivo molto a disagio e mi chiedevo cosa ci facessi lì».

Ma per aprirsi la strada nel mondo del professionismo, si è data da fare e si è specializzata nelle gare a cronometro. Partecipa anche a prove di un giorno e a tappe, ma non si sente a suo agio. Le numerose cadute in gruppo, di cui anche lei è regolarmente vittima, non la aiutano. «C‘è rispetto, ma a volte c’è anche paura», ammette. Nelle cronometro si sente più libera.

Elena Hartmann non ha il potenziale di Marlen Reusser. Una medaglia è fuori discussione, e anche la top 10 sarà difficile da raggiungere. È soddisfatta del suo 17° posto alle Olimpiadi, nonostante una caduta in gara in una rotonda con pavé bagnato... «La salita del percorso di Zurigo mi si addice. Se riuscissi a ripetere la prestazione di Parigi sarei soddisfatta».

Cronosquader senza Küng e Schmid

Ai Mondiali, la Svizzera mercoledì prossimo dovrà difendere il titolo nella cronometro a squadre miste senza l'apporto di Stefan Küng e Mauro Schmid. Entrambi verranno risparmiati in vista della prova in linea in programma domenica prossima. La decisione è stata presa dai dirigenti di Swiss Cycling su richiesta dei due interessati e trova fondamento nella recente Vuelta. Küng, che domenica prenderà il via nella cronometro individuale, e Schmid sono entrambi stati protagonisti sulle strade di Spagna, ma nelle tre settimane di corsa hanno speso molte energie. Il turgoviese e il bernese hanno dunque chiesto di poter essere esentati, così da concentrare la loro attenzione sulla prova in linea, nella quale occorrerà superare un dislivello di quasi 4’500 metri, lungo 274 km. Al posto di Küng e Schmid, entrambi membri della squadra laureatasi campione nelle ultime due edizioni, verranno schierati Johan Jacobs e Silvan Dillier, i quali affiancheranno lo specialista Stefan Bissegger per ricoprire l'anello di 27 km. In campo femminile, la Svizzera sarà rappresentata come previsto da Elise Chabbey, Elena Hartmann e Noemi Rüegg.

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