Al termine della sesta frazione del Tour de France, Tadej Pogacar resta leader della classifica generale
È finita nel carniere di Dylan Groenewegen la vittoria nella 6a frazione della Grande Boucle: al traguardo di Digione, su un rettilineo in leggera salita (1%), il campione nazionale olandese (Jayco) ha preceduto di pochi centimetri il belga Philipsen (Alpecin) – poi declassato per scorrettezze in volata – e l’eritreo Girmay (Intermarché). Al comando della generale rimane lo sloveno Tadej Pogacar (Uae).
«È una bella sensazione tornare a vincere qui», ha detto il 31enne Groenewegen, che al Tour si era già imposto in 5 occasioni. «Ieri ero molto deluso da me stesso», ha aggiunto, «perché non sono riuscito a sprintare malgrado la squadra abbia lavorato bene per me».
Frazione interlocutoria quella di giovedì, lunga 163,5 km e partita da Mâcon: tutti i migliori in classifica hanno vissuto una giornata tranquilla. Il solo acuto da segnalare è stato un tentativo di forcing della Visma, operato a circa 70 km dalla conclusione: per un attimo la maglia gialla si è ritrovata isolata, ma presto è stata raggiunta dai suoi gregari, che l’hanno aiutata a ricucire lo strappo.
In classifica non è cambiato in pratica nulla: Pogacar vanta sempre 45" sul belga Remco Evenepoel (Quick-Step) e 50" sul danese Jonas Vingegaard (Visma), vincitore delle ultime due edizioni del Tour. Venerdì in scaletta c’è la prima prova individuale contro il tempo: ci si darà battaglia lungo i 25 km che dividono Nuits-Saint-Georges da Gevrey-Chambertin, villaggi celebri per il pregiato vino di Borgogna. In questa crono, Evenepoel e Vingegaard, che puntano alla classifica generale, proveranno a rosicchiare qualcosa sul leader.