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‘Sul piano sportivo una decisione difficile da digerire’

Filippo Colombo commenta l'esclusione dalla selezione elvetica per i Giochi: ‘Su un tracciato come quello parigino sarei stato più adatto di Flückiger’

Ora bisogna ripartire da Coppa del mondo e Mondiali
27 maggio 2024
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È stata una domenica di grandi delusioni per Filippo Colombo. Dapprima la foratura nella prova di Coppa del mondo di Nove Mesto, inconveniente che gli ha impedito di lottare fino alla fine con i migliori, se non per la vittoria almeno per il secondo posto (la superiorità di Tom Pidcock non ha lasciato scampo agli avversari), in serata la sconfitta della Svizzera contro la Cechia, partita seguita direttamente alla O2 Arena di Praga, infine la mazzata tra capo e collo della mancata selezione per i Giochi olimpici di Parigi, per i quali Swiss Cycling ha chiamato Nino Schurter (e ci sta) e Mathis Flückiger (scelta assai più discutibile). Dopo l’esperienza di tre anni fa a Tokyo, dunque, Colombo è costretto a ingoiare un boccone amarissimo, in una prima parte di stagione nella quale ha fatto di tutto per tornare (e ci è riuscito) ai massimi livelli dopo l’infortunio dello scorsa stagione (frattura al gomito). Ai punti, nel duello con Flückiger per andare a comporre il ticket rossocrociato al fianco di un Nino Schurter alla sua quinta (!) Olimpiade, il vantaggio stava tutto dalla parte del ticinese, non fosse che per i risultati ottenuti in questa stagione, chiaramente migliori – e di molto – rispetto a quelli del 35enne bernese. Tant’è vero che nell’ambiente della mountain bike c’era la quasi unanime convinzione di vedere a Parigi proprio Colombo… «Anche per le caratteristiche del tracciato chiamato ad assegnare il titolo olimpico – precisa il biker di Bironico, ancora incredulo per l’esclusione –. Quello di Elancourt-en-Yvelines è un percorso che presenta poco dislivello, molto veloce e privo di grandi salite. Di conseguenza, mi sembra quantomeno discutibile la scelta di selezionare un atleta dal peso inferiore ai 60 kg rispetto a uno di oltre 70 kg. Perché il 29 luglio, su quel tipo di tracciato, il peso avrà il suo… peso, in quanto sarà molto importante essere esplosivi».

Una domenica davvero da dimenticare… «Diciamo che ne ho vissute di migliori. La notizia l’ho ricevuta quando ero allo stadio ad assistere alla finale dei Mondiali. Con Swiss Cycling ho parlato domenica sera, ma solamente per la comunicazione. Nei prossimi giorni cercherò di capire un po’ meglio quelle che sono state le motivazioni. A quanto pare, a fare la differenza sono stati i piazzamenti dello scorso anno (con Colombo in infermeria per la frattura del gomito, ndr)». E se questa fosse davvero la discriminante nella scelta, la decisione apparirebbe ancor più incredibile, in quanto la forma di dodici mesi fa non aiuta a vincere, mentre quella degli ultimi mesi sì. E in questo abbrivio di 2024, l’atleta più in forma è stato senza ombra di dubbio proprio il ticinese.

Il diretto interessato ancora fatica a capire qual è il suo stato d’animo dopo la mazzata ricevuta… «Per il momento sto ancora vivendo in uno stato di incredulità, perché, nonostante la foratura di domenica, a questa selezione ci credevo. E non solo io, visto che nell'ambiente erano tutti piuttosto sicuri della mia presenza a Parigi, soprattutto alla luce delle caratteristiche del percorso parigino. Forse pure io mi sono fatto false speranze, ma provo a consolarmi pensando come la mia partecipazione ai Giochi fosse data per scontata da molti addetti ai lavori. Da molti, ma, evidentemente, non da tutti. In questo momento la delusione è grande, ma purtroppo il dado è tratto e non ci posso più fare nulla. Se la decisione fosse stata unicamente sportiva, pur considerando tutti gli aspetti del caso, credo che l’atleta più indicato ad accompagnare Nino sarei stato io. Tuttavia, in gioco potrebbero essere entrati anche altri fattori, dei quali, però, non sono a conoscenza».

A questo punto, svanito il sogno a cinque cerchi, occorrerà ricalibrare la stagione… «Rimangono ancora due appuntamenti importanti: la Coppa del mondo e i Mondiali. Per quanto riguarda la Coppa, punto a chiudere in bellezza, ritagliandomi un posto nei primi cinque della classifica generale (il prossimo appuntamento è previsto a metà giugno in Val di Sole, ndr): e spero di essere protagonista anche ai Mondiali, quest’anno programmati nel primo weekend di settembre ad Andorra, su un tracciato ben conosciuto in quanto teatro annualmente di una prova di Coppa del mondo». Senza dimenticare che dal 21 al 23 giugno il cross-country farà tappa a Crans-Montana per l’appuntamento di Cdm, sul percorso designato ad assegnare la maglia iridata nel 2025.

Per un Colombo che mastica amaro, un altro che sorride. Anche per Filippo, il viaggio a Parigi è garantito, perlomeno in qualità di tifoso… «Avrò l’occasione di seguire mio fratello Elia, impegnato nel windsurf IQFoil da domenica 28 luglio a venerdì 2 agosto. Guardiamo il bicchiere mezzo pieno: per la seconda edizione consecutiva, la famiglia Colombo sarà presente ai Giochi olimpici. Davvero non male…».

Due parole, per concludere, sulle selezioni al femminile. A Parigi andranno Alessandra Keller e la campionessa olimpica in carica Jolanda Neff. Escluse l'argento e il bronzo di Tokyo, vale a dire Sina Frei e Linda Indergand.

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