Ciclismo

Neve e freddo non fermano la marcia di Pogacar

Quinto successo all'edizione 2024 per lo sloveno: sua anche la 16esima tappa. Accorciata causa maltempo: niente sconfinamento nella Val Monastero

Livigno, 21 maggio 2024
(Keystone)
21 maggio 2024
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Sul monte Pana, sotto lo striscione d’arrivo, si presenta in maniche corte. In una giornata bagnata dalla pioggia battente (e pure dal nevischio) e caratterizzata dalle basse temperature, è l’unico a osare tanto: nessuno, nel gruppo che taglia il traguardo pochi secondi più tardi, osa tanto. E nessuno, del resto, in questa 107esima edizione della corsa in rosa, è come lui. Che già alla partenza della sedicesima frazione può permettersi di amministrare un vantaggio 6’41” sul suo più diretto inseguitore, Geraint Thomas, e che al termine della stessa vedrà il suo margine sulla concorrenza crescere ulteriormente. Tadej Pogacar è sempre più il padrone della corsa, con un pallottoliere che, in fatto di tappe vinte in questa edizione, è già arrivato a quota cinque. Le conta tutte, sulle dita di una mano, mentre dopo l’ultima stremante salita del monte Pana (con uno strappo finale dalla pendenza media dell’11,8% e picchi del 16%), a Santa Cristina Val Gardena, si rialza sulla sella per tagliare, stremante ma felice, lo striscione d’arrivo.

All’ultimo deve arrendersi anche Giulio Pellizzari: il 20enne italiano era passato all’azione attaccando di petto l’ultima asperità, scrollandosi di dosso la compagnia di Ewen Costiou e Christian Scaroni, ma nulla può contro il ritorno dello sloveno, deciso a tenere a distanza Felipe Martinez, il terzo della classifica generale, che alle sue spalle stava forzando l’andatura per tentare il rientro in extremis (il colombiano chiuderà poi terzo, subito dopo Pellizzari, entrambi a 16” dal vincitore).

A segnare la giornata sono però anche state le proibitive condizioni meteo del mattino a Livigno (dove nevicava), dove avrebbe dovuto scattare la sedicesima tappa, e le conseguenti proteste dei corridori. Il via è così stato spostato in... due tempi a Lasa, accorciando di fatto la frazione di 85 km e, soprattutto, cancellando lo ‘sconfinamento’ in Svizzera e, di conseguenza pure la salita dell’Umbrail.

Nella classifica generale, grazie a questo nuovo exploit, lo sloveno consolida ulteriormente la sua leadership, e ora può amministrare 7’18” nei confronti di Martinez, che approfittando del crollo di Geraint Thomas nel muro finale, si è portato direttamente alle spalle della maglia rosa.

Domani, la diciassettesima tappa prevede un menu pensato ancora per gli scalatori: 159 km tra Selva di Val Gardena e il Passo del Brocon, con passaggi sul Passo Sella (subito in avvio, a quota 2’244 m), Passo Rolle (1’972 m) e, appunto, Passo Brocon (1'615 m)da affrontare due volte).