Ciclismo

Il Giro è praticamente già di Pogacar

Lo sloveno, già maglia rosa, annichilisce tutti gli avversari anche nella crono di Perugia (40,6 km)

10 maggio 2024
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Ennesima impressionante dimostrazione di forza da parte di Tadej Pogacar, che a Perugia – in occasione della settima tappa del Giro d'Italia – è andato a imporsi di prepotenza nella prova individuale a cronometro di 40,6 km partita da Foligno. Già in possesso della maglia rosa, che veste dal termine della seconda frazione, lo sloveno ha così ulteriormente consolidato la sua leadership nella classifica generale, e davvero si fatica a immaginare chi potrebbe mai impedirgli di far sua la Corsa rosa, alla quale – ricordiamo – partecipa quest'anno per la prima volta.

Il portacolori della Uae si è imposto con 17 secondi di margine sull'italiano Filippo Ganna (Ineos) che, partito molto prima, aveva già fatto segnare un tempo che pareva insuperabile. Il detentore del record dell'ora, infatti, a 6 km dal termine vantava ben 47" di vantaggio sullo sloveno, ma poi, sulla salita conclusiva di Casaglia (1,3 km all'11,8%), la maglia rosa è stata capace di fare la differenza, mettendosi a spingere all'inverosimile e, come detto, riuscendo non solo a recuperare tutto il ritardo che aveva, ma ad accumulare addirittura un notevole margine a proprio favore. Pogacar si è reso autore di un exploit che ha ricordato un po' la sua vittoria al Tour de France del 2021, quando si impose in modo simile sulle pendenze della Planche-des-Belles-Filles. Sul terzo gradino del podio è salito lo statunitense Magnus Sheffield (Ineos), staccato di 49".

A questo punto, per il capitano della Uae – già due volte vincitore della Grande Boucle – le prossime due settimane saranno verosimilmente una lunga cavalcata trionfale verso il primo trionfo pure al Giro d'Italia, anche perché colui che era il suo primo inseguitore in classifica – vale a dire Geraint Thomas (Ineos) – ha subito una dura lezione, accumulando ben due minuti di ritardo, cedendo il secondo posto nella generale a Martinez (Bora), che concede 2'36". Ora il ritardo del britannico, scivolato al terzo posto, ammonta a 2'46", e le sue speranze di vittoria finale sono ormai scomparse, così come sono già esaurite quelle di ogni altro concorrente.

Pogacar – al secondo successo al Giro e alla 9a affermazione stagionale – ha preparato alla perfezione questa prova contro il tempo, non forzando troppo nelle ultime due tappe dopo avere invece spinto al massimo nei primi giorni di corsa. Data la lunghezza della crono in territorio umbro, si era pensato che qualche corridore cambiasse la bici al momento di affrontare la salita finale – passando a un mezzo da strada –, ma alla fine nessuno lo ha fatto, probabilmente per paura di perdere troppi secondi nella sostituzione. Sabato tappa di montagna (152 km) da Spoleto a Prati di Tivo.