Lo spagnolo ha preceduto sul traguardo di Rapolano Terme Alaphilippe e Plapp, con cui era stato lungamente in fuga
Primo successo al Giro d'Italia – e vittoria più prestigiosa in carriera – per lo spagnolo Pelayo Sanchez, 24enne della Movistar, che sotto lo striscione del traguardo posto a Rapolano Terme, in Toscana, ha preceduto allo sprint il due volte campione del mondo Julian Alaphilippe, francese della Soudal Quick-Step, e – leggermente staccato – Luke Plapp, australiano della Jayco, coi quali era rimasto a lungo in fuga durante la sesta frazione della Corsa rosa, 180 km con partenza da Torre del Lago Puccini (Viareggio). Alaphilppe – come detto iridato su strada nel 2020 e nel 2021 – ha dunque fallito di pochissimo l'obiettivo di entrare nel novero dei corridori (poco più di 100) capaci di vincere almeno una tappa in ognuno dei tre più importanti giri (Tour de France, Vuelta a España e, appunto, Giro d'Italia).
I tre corridori, fuggiti via dopo 45 km di gara, avevano accumulato fino a tre minuti di vantaggio, un margine che a un certo punto aveva reso Plapp la virtuale nuova maglia rosa. Gli inseguitori, però, a un certo punto hanno iniziato a spingere e, alla fine della tappa, il divario si è ridotto a meno di mezzo minuto.
Felicissimo al termine della sua fatica l'asturiano Pelayo Sanchez, che fin qui aveva vinto solo un paio di corse minori in Spagna. «Davvero non avevo mai nemmeno osato sognare di vincere una tappa qui al Giro», sono state le sue parole. «Sono contento della mia corsa», ha detto invece Alaphilippe, malgrado un po' di delusione per essere stato bruciato proprio negli ultimi metri di gara. «Mi sentivo bene, e mi sono divertito. Ovviamente fa male non riuscire a vincere quando ci vai così vicino. Sanchez comunque era più fresco di me e ha fatto uno sprint perfetto, è stato più astuto. Io ho dato tutto, ma evidentemente non è bastato, comunque avrò altre occasioni di vincere in questo Giro d'Italia”.
Al comando della classifica generale, dopo questa entusiasmante giornata che prevedeva anche tre tratti di sterrato – quelli utilizzati anche per le Strade Bianche, gara che si disputa proprio in questa zona – rimane lo sloveno Tadej Pogacar (Uae): il grande favorito per la vittoria finale vanta sempre 46 secondi di margine sul britannico Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) e 47" sul colombiano Martinez Poveda (Bora-Hansgrohe).
Venerdì, per la settima tappa, giornata impegnativa: il programma prevede infatti una prova contro il tempo, la prima di questa edizione del Giro: 40,6 km da Foligno a Perugia, piatti per i primi 34 km ma molto ripidi sulla salita conclusiva che conduce al traguardo.