L'uomo della Soudal Quick-Step, nella terza tappa del Giro d'Italia, ha preceduto l'italiano Milan e l'eritreo Girmay
Per la terza frazione della Corsa rosa ci si attendeva un arrivo allo sprint, e così è successo. A imporsi al termine dei 166 km che dividevano Novara da Fossano è stato il velocista trentunenne Tim Merlier, belga della Soudal Quick-Step, che ha avuto la meglio dell'italiano Jonathan Milan – 23enne della Lidl Trek che si era aggiudicato il traguardo intermedio di giornata – e dell'eritreo Biniam Girmay, 24enne dell'Intermarché. Per Merlier si tratta del secondo successo parziale personale al Giro d’Italia, dopo la vittoria ottenuta nella Stupinigi-Novara nell'edizione del 2021.
Da segnalare, a circa 2 km dal traguardo, il tentativo di allungo operato da Tadej Pogacar, il leader della classifica generale, che negli ultimi metri dell'unica salita di giornata si è accodato all'attacco sferrato dal danese della EF Mikel Honoré – ticinese d'adozione – e con lui si è lanciato verso il traguardo, marcato però strettissimo dal britannico Geraint Thomas, 38enne della Ineos nonché secondo nella classifica generale e quindi obbligato a rispondere. Il terzetto ha proseguito nell'azione per circa 1 km, creando uno strappo nei confronti del gruppo, ma non abbastanza per evitare il ritorno dei velocisti, capaci di ricucire il divario a circa 300 metri dallo striscione dell'arrivo e, come detto, di lanciarsi infine nella volata.
«Non ho realmente attaccato», ha spiegato la maglia rosa al termine della corsa. «Ho semplicemente deciso di seguire Honoré quando l'ho visto scattare, e gli ho preso la ruota», ha aggiunto Pogacar. «Poi, insieme a Thomas, abbiamo cercato di restare davanti, ma non ci abbiamo troppo creduto, anche perché mancavano ancora 400 metri, davvero troppo per sperare di resistere. Ad ogni modo, ho una buona gamba e questo genere di arrivi ben si adatta alle mie caratteristiche».
Dopo le prime tre frazioni, lo sloveno Pogacar – grande favorito per il successo finale – mantiene la leadership della corsa: aveva conquistato la maglia rosa domenica andando a vincere di prepotenza a Oropa, e lunedì è riuscito a difenderla nel migliore dei modi. Il suo vantaggio in classifica ammonta sempre a 45 secondi nei confronti di Thomas, il suo più vicino inseguitore. Martedì, per la quarta tappa, la carovana si sposterà da Acqui Terme (Piemonte) ad Andora (Liguria), 190 km che prevedono lo scollinamento del Colle del Melogno (quota 1'032 msm), Gpm di terza categoria. In seguito sarà quasi tutta discesa e, nel finale, un lungo tratto della quarta tappa ripercorre l'abituale tracciato della Milano-Sanremo, classicissima di primavera.