Roglic e Vingegaard cercheranno di regalare alla squadra olandese la tripletta con Giro e Tour, il belga punta al bis. Bissegger unico svizzero al via
Scatta sabato da Barcellona con una cronometro a squadre la 78esima Vuelta a España, ricca di montagna e con un'escursione in Francia, prima di arrivare a Madrid il 17 settembre. Chi troverà pane per i suoi denti saranno certamente gli scalatori, con nove arrivi in salita, cinque in più rispetto all'ultimo Tour de France. Le tappe più attese saranno la tredicesima con la salita del Tourmalet, già affrontata dal Tour e la diciassettesima con l'arrivo all'Alto de l'Angliru che presenta pendenze superiori al 20%.
Tra i favoriti è impossibile non nominare il danese della Jumbo Jonas Vingegaard, reduce dal secondo successo al Tour de France e che prenderà il via per la seconda volta al Giro di Spagna, dopo il 46° rango nel 2020. L'interrogativo concerne la sua forma fisica, visto che dopo la vittoriosa Grande Boucle non ha più preso il via di alcuna gara. Tuttavia, ha rinunciato a prendere parte ai Mondiali di Glasgow proprio per poter recuperare e prepararsi al meglio in vista del tentativo di doppietta Tour - Vuelta. Se però il 26enne dovesse dimostrarsi affaticato o fuori condizione il team olandese è pronto ad affidarsi al vincitore del Giro d'Italia, lo sloveno Primoz Roglic, già trionfatore a tre riprese (dal 2019 al 2021) della corsa spagnola e che, sicuramente, sarà intenzionato a giocarsi le carte in mano sua, pur senza andare a rompere le uova nel paniere del compagno di squadra. L'obiettivo della Jumbo è dunque quello di piazzare una clamorosa tripletta, potendo contare anche su alcuni gregari di assoluto valore come lo statunitense Sepp Kuss o l'olandese Wilco Kelderman.
A mettere il bastone tra le ruote della corazzata Jumbo ci penserà il belga Remco Evenepoel, capace l'anno scorso di portare a casa la maglia rossa, appena alla seconda partecipazione a un grande giro. Quest'anno il 23enne è stato costretto al ritiro dal Giro d'Italia causa coronavirus, ma recentemente ha dimostrato una buona forma vincendo la cronometro mondiale e la Clasica San Sebastian. «La Spagna è uno dei miei Paesi preferiti, mi ci sono sempre trovato bene e ho trovato dei bei successi. Spero che questa tendenza continui», si augura il campione belga in linea. Tuttavia, Evenepoel avrà a disposizione una squadra sulla carta meno compatta rispetto a quella del suo rivale e, soprattutto, dovrà dimostrare di riuscire a digerire i 24'487 metri di dislivello previsti dagli organizzatori.
Tra le ventidue squadre e i 176 ciclisti in lizza c'è però un solo svizzero, il turgoviese dell'Education First Stefan Bissegger, al terzo grande giro in carriera dopo il Tour de France nel 2021 e nel 2022. La sua attenzione è rivolta soprattutto alla decima tappa, con la cronometro individuale a Valladolid. Tuttavia, i risultati di questa stagione non sono particolarmente incoraggianti, dopo l'operazione a una mano subita in aprile e i conseguenti pochi giorni di gara. Il 24enne è reduce dal deludente 16° posto nella cronometro di Glasgow, un anno dopo l'oro europeo di Monaco di Baviera.
Tra gli outsider, l'Ineos punterà su Geraint Thomas, accompagnato da Egan Bernal. E sarà interessante vedere come si comporterà il colombiano, rientrato al TdF dopo il bruttissimo incidente stradale dell'anno scorso: sulle strade di Francia ha palesato tutte le difficoltà insite nel percorso di recupero che lo ha riportato in sella dopo aver rischiato la morte. In Spagna ci si aspettano ulteriori segnali di progresso, così da poter pianificare la prossima stagione con la consapevolezza di poter tornare a essere protagonista assoluto sulle strade delle più importanti corse a tappe. Ma anche l'Uae avrà due carte da giocarsi con il giovane Juan Ayuso (terzo lo scorso anno) e Joao Almeida, così come la Bahrain con Mikel Landa e Damiano Caruso. Enric Mas, proverà invece a fare felici i tifosi della squadra di casa Movistar, ripetendo o migliorando il secondo posto dello scorso anno.
Per quanto riguarda il percorso, le montagne vere inizieranno già a partire da lunedì, con l'arrivo ad Andorra. Il Tourmalet è in programma il secondo venerdì di gara e sarà preceduto dal Col d'Aubisque e del Col des Spandelles, prima dell'arrivo in vetta al mitico colle pirenaico. Nell'ultima settimana, l'Angliru si troverà al centro di un trittico di arrivi in salita che dovrebbero disegnare la classifica finale della Vuelta, senza sottovalutare, però, la penultima frazione, con ben dieci salite di terza categoria, per un dislivello totale di 4000 metri.