CICLISMO

Hindley nuova maglia gialla, Vingegaard stacca Pogacar

Tour de France, la prima tappa pirenaica sconvolge la classifica. Attaccato sul Marie Blanque, lo sloveno perde 1’04” dal danese. Domani Aspin e Tourmalet

5 luglio 2023
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Il Tour de France è appena iniziato, ma la prima tappa pirenaica ha già fatto esplodere la classifica. La generale che si è cristallizzata sul traguardo di Laruns, infatti, non assomiglia per niente a quella del mattino al via da Pau. La nuova maglia gialla è l'australiano Jay Hindley, lesto a infilarsi in una fuga a 36 formatasi dopo una trentina di chilometri e partito in solitaria sul Col de Marie Blanque, ultima asperità di giornata. Ma senza nulla voler togliere al vincitore del Giro d'Italia 2022, la notizia del giorno è senza dubbio il cedimento di Tadej Pogacar, rimasto sui pedali quando, a meno di un chilometro dalla vetta del Marie Blanque, Jonas Vingegaard ha aperto il gas. Il danese se n’è andato, ha recuperato uno dopo l'altro tutti i superstiti della fuga iniziale (Hindley a parte, ovvio) ed è stato bravissimo nella discesa e negli ultimi 8 km di falsopiano in salita a guadagnare secondi su secondi sia a chi stava davanti, sia allo sloveno alle sue spalle. Transitato in vetta al Marie Blanque con 35” di ritardo sul capofila della Jumbo, Pogacar ha perso in discesa e nel tratto di pianura, almeno fino a quando è stato raggiunto dal compagno di squadra Adam Yates, il quale ha provato a fare da locomotiva per il suo capitano. Alla fine, però, sul traguardo di Laruns, Pogacar è giunto con un ritardo di 1’38” da Hindley (il quale ha intascato anche gli 8” di abbuono per essere transitato per primo sul Marie Blanque) e a 1’04” da Vingegaard, battuto allo sprint da Ciccone, Gall e Buchmann.

In classifica generale Hindley precede Vingegaard di 47” e Ciccone di 1’03”. Pogacar scivola in sesta posizione a 1”40” dalla vetta della classifica. Nulla di irreparabile, per lo sloveno. Tuttavia, il colpo al morale è stato di quelli che fanno male. Alla luce di quanto visto nelle frazioni basche di inizio Tour, tutti si sarebbero attesi un suo attacco, anche alla luce del grande lavoro al quale ha sottoposto la squadra, sia sul Col de Soudet sia nel tratto che ha preceduto il Marie Blanque. Lavoro reso necessario anche dal fatto di aver permesso a Hindley di inserirsi in una fuga che per molto tempo ha veleggiato attorno ai 4’ di vantaggio. Al momento buono, però, la Jumbo ha preso il mano le redini della corsa e uno splendido Sepp Kuss ha lanciato l'attacco di Vingegaard.

Giovedì prima occasione di rivincita. La seconda frazione pirenaica prevede i mitici Aspin e Tourmalet, con l'arrivo in salita a Cauterets-Cambasque. Si potrà capire se per Pogacar quella odierna è stata semplicemente una giornata difficile, o se dietro c’è qualcosa di più.

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