Il biker bernese ha fatto corsa solitaria e ha preceduto Vitali Albin e il giovane Luca Schätti. In campo femminile successo dell'italiana Martina Berta
Voglia di solitudine per Mathias Flückiger, vincitore dell'ottava edizione del Tamaro Trophy, la seconda in seno al circuito ÖKK Bike Revolution. Infatti, il bernese ha impiegato poche centinaia di metri per lasciarsi alle spalle compagni e rivali, che hanno visto la sua ruota posteriore allontanarsi giro dopo giro. Terzo lo scorso anno dietro Filippo Colombo e Titouan Carod, il biker bernese era alla caccia del suo primo successo nel Bike Revolution. Un successo che non è mai stato messo in discussione. Alle sue spalle, dopo alcune fasi di rimescolamento, è emersa una situazione di corsa che ha portato sul traguardo gli avversari alla spicciolata, con distacchi amplissimi.
Il secondo, Vital Albin, compaesano di Nino Schurter, e compagno del vincitore nel Team Thoemus Maxon, ha concesso 2’32”. Dal canto suo, il 22enne rossocrociato Luca Schätti ha impressionato per il suo recupero nella seconda parte di gara. Meritatissimo il suo 3º posto a 2’47”, davanti all’unico non elvetico capace di inserirsi nella corsa per le prime tre posizioni, Juri Zanotti, nazionale azzurro cresciuto nel Velo Club Monte Tamaro, il quale si è però fermato ai piedi del podio, a 3’05” da Flückiger. Quinto posto a 3’13” per l'ex campione europeo Lars Forster.
In campo femminile era presente il top della Mtb elvetica, eccezione fatta per Jolanda Neff. Di conseguenza, era lecito attendersi un successo rossocrociato. Missione fallita, poiché oggi ha trovato la sua giornata di gloria l’italiana Martina Berta. Ha dapprima lasciato sfogare la zurighese Sina Frei e l’olandese Anne Terpstra nel corso delle prime battute. Ha gestito la posizione fino a metà gara. Quindi, nel 4º dei 6 giri previsti, ha salutato tutte. Il suo margine sulle avversarie non ha mai assunto proporzioni gigantesche, ma la 25enne torinese ha dato l’impressione di saper gestire con saggezza il capitale. Sina Frei, dopo una gara altalenante, ha recuperato tempo e posizioni. Ma non abbastanza. Il suo 2º posto, a 23” dalla vincitrice è comunque di buon auspicio per il prosieguo della stagione. Sul podio sale anche Nicole Koller, staccata di 52”. La Terpstra, che era fra le grandi favorite, ha concluso al 7º rango, preceduta anche dalle altre svizzere Ronja Blöcklinger, Alessandra Keller e Linda Indergand.
La domenica di gare si è svolta sull'onda del duello tra biker elvetici e italiani. In campo giovanile, gli azzurri hanno preso il sopravvento in entrambe la gare della categoria U19, l’anticamera dell’élite. Fra le ragazze, l’italiana Valentina Corvi e la rossocrociata Anina Hutter hanno dato vita a un duello vinto sul filo di lana dall’azzurra. Sul podio, accanto a loro, un’altra giovane svizzera, Muriel Furrer, staccata però di 1’14”.
In campo maschile l’italiano Gabriel Borre è riuscito a prendere il volo nel 3º dei 4 giri previsti. Un giro fatale all’elvetico Loris Hättenschwiler che è scivolato indietro per concludere al quinto posto, preceduto anche dal compagno Nicolas Halter. Alle spalle dell’azzurro, vincitore in solitaria, si sono piazzati il danese Mikkel Lose, a 17” e il tedesco Jonas King a 50”.
Adesso andrà stilato il bilancio di un'edizione che pochi mesi fa aveva rischiato di non vedere mai la luce. Dai primi dati, gli organizzatori sembra posano essere soddisfatti dell'esito della manifestazione, con le ben frequentate competizioni giovanili del sabato e le gare principali della domenica. Non vanno dimenticate le tre Velo Gusto che hanno saputo abbinare la gastronomia a una sana pedalata.