Il 67enne tecnico italiano ha preso il posto dello spagnolo Manuel Benavente, sollevato dall'incarico nel primo pomeriggio di martedì
Da martedì, Manuel Benavente non è più il tecnico del Bellinzona. Il club granata, a rischio retrocessione dalla Challenge League alla Prima Lega Promotion, ha sollevato dall'incarico il tecnico spagnolo e i suoi più stretti collaboratori Mario Rosas Montero e Diego Megias Navarro. Il suo posto è stato preso dal 67enne Beppe Sannino, coach del Paradiso fino a pochi mesi fa e con un passato nella Serie A italiana, che mercoledì ha diretto il suo primo allenamento all'ombra dei Castelli. Se il nuovo allenatore dovesse raggiungere la salvezza – ci ha detto il patron Pablo Bentancur – verrebbe automaticamente riconfermato sulla panchina granata anche per la stagione 2025-2026.
«Purtroppo eravamo giunti a un punto», ci ha spiegato il presidente Brenno Martignoni Polti, «in cui una decisione di questo genere era divenuta ormai inevitabile. Ringraziamo Benavente – che continuerà a collaborare col club in veste di consulente – e il suo staff per quanto fatto in questo anno e mezzo in seno al sodalizio». A 10 giornate dal termine del campionato, i granata sono penultimi in classifica nel torneo cadetto, con gli stessi punti dello Stade Nyonnais, lanterna rossa della Challenge League.
«Non posiamo nasconderci dietro a un dito. A torto o a ragione ci ritroviamo qui», ha aggiunto il presidente Martignoni Polti. «È una situazione, innegabilmente, da allarme rosso, su tutti i fronti. Adesso dobbiamo assolutamente fare cerchio attorno alla squadra. Oggi più che mai dobbiamo metterci sentimento e cuore. Io rimango, come sempre, ottimista. In questi ragazzi c’è veramente del buono, e ora deve assolutamente venire fuori, come hanno orgogliosamente mostrato di saper fare nei quarti di finale di Coppa Svizzera, dove ci è mancato proprio un soffio per ottenere la qualificazione. Serve insomma un Acb di cappa e spada. Il lavoro di Giuseppe Sannino, iniziato questa mattina, si incentra su questa importante sfida: fare emergere le potenzialità individuali al servizio dell'intera compagine. Gli ingredienti ci sono tutti. La personalità del nuovo Mister ha subito fatto capire che le dinamiche sono cambiate. I ragazzi si sono trovati di fronte ad altri metodi. Non c’è più tempo da perdere, solo dieci partite ci separano dal termine della stagione: sarà una corsa da mettere a frutto per mantenere la categoria. Serve una presa di coscienza, una consapevolezza per fare la differenza. Dunque, sotto tutti, convinti, per questi nostri colori di intenso granata. Forza Acb».