Calcio

Sabbatini: ‘Ora serve fare risultato, nient'altro’

Il capitano del Bellinzona, che sarà assente per squalifica sabato contro l'Etoile Carouge, non nasconde che il momento è davvero delicato

20 febbraio 2025
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Una vittoria e tre sconfitte – dopo la ripresa del campionato cadetto – non sono certo un ruolino di marcia positivo per i granata, che ora si ritrovano in una situazione davvero delicata. Concedersi altri passi falsi, a questo punto della stagione, potrebbe rivelarsi fatale. Il cambio di marcia a livello di risultati, dunque, deve avvenire al più presto, magari già da sabato, quando al Comunale alle 18 l’Acb per il 23° turno riceverà l’Etoile Carouge, un’altra squadra che, benché in classifica sia messa meglio (i ginevrini sono infatti terzi), dopo la pausa invernale ha incontrato parecchie difficoltà. Il capitano Jonathan Sabbatini, squalificato, non potrà fornire il suo consueto importante contributo, ma ha voluto comunque analizzare con noi il particolare momento vissuto dalla squadra.

«Ora non possiamo più permetterci di dire ‘ci penseremo più avanti’: la situazione è delicatissima», ammette l’uruguagio, «e ogni partita sarà da affrontare come una finale. Purtroppo, da quando il campionato è ripreso, pur giocando bene, in modo propositivo e con molte occasioni create, siamo riusciti a fare punti soltanto in un’occasione su quattro. Ora però giocare bene non basta più, bisogna cominciare a vincere, anche perché fra sei mesi ci ricorderemo soltanto dei risultati, e non del bel gioco».

A proposito di prestazioni, quanto hanno influito i sei punti in classifica che vi siete visti togliere?

«È innegabile che un certo contraccolpo lo hanno provocato, perché ci siamo ritrovati in una scomoda posizione. Con l’assillo di dover vincere per poter recuperare sul campo ciò che ci era stato tolto a livello burocratico, infatti, a volte abbiamo addirittura strafatto, ci siamo un po’ scoperti, e inevitabilmente abbiamo concesso qualcosa agli avversari. Era un po’ come iniziare a giocare ritrovandosi già sotto 1-0. Un po’ di insicurezza, non lo nego, era subentrata, ma posso assicurare che oggi il morale del gruppo è tornato alto, e l’atteggiamento è quello giusto».

La situazione, come detto, è molto delicata. Addirittura, nel peggiore degli scenari, alla fine di questo weekend – se voi doveste di nuovo perdere e contemporaneamente Sciaffusa e Stade Nyonnais dovessero vincere – vi ritrovereste da soli all’ultimissimo posto della classifica. Qualcosa, insomma, che qualche mese fa nessuno avrebbe mai nemmeno potuto immaginare…

«Il momento è davvero serio. Però, ti ripeto, conforta il fatto che, pur non avendone sfruttate molte, di occasioni ne abbiamo sempre create parecchie. La situazione sarebbe ancora più grave – e davvero preoccupante – se invece facessimo fatica a costruire opportunità da gol».