Calcio

Benfica-Monaco, sfida fondamentale per Breel Embolo

Dopo l'1-0 subito all'andata, lo svizzero del club del Principato – polemico con l'arbitraggio della scorsa settimana – crede possibile l'impresa

17 febbraio 2025
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Assente sabato alla festa del gol contro il Nantes in campionato (7-1), Breel Embolo martedì sera a Lisbona tornerà al suo posto, alla guida dell'attacco del Monaco, in cerca della qualificazione agli ottavi di Champions League. Compito del Nazionale rossocrociato (73 presenze e e 15 reti) e dei suoi compagni sarà ribaltare la sconfitta per 1-0 subita in casa contro i lusitani del Benfica. Allo Stadio da Luz mancherà però un altro elvetico, vale a dire il capitano monegasco Denis Zakaria, squalificato come Vanderson e Moatasem Al-Musrati. Assenti saranno pure Golovin, Balogun, Teze e Magassa, che sono invece infortunati. Il contributo dell'esperto Embolo, dunque, sarà ancor più importante.

A 28 anni – da 3 nel Principato – Breel è ormai un leader ambizioso e importante. Dopo il grave infortunio al ginocchio dell'agosto 2023, l'elvetico era tornato a giocare a marzo 2024, e ora è del tutto recuperato fisicamente. «Dopo il crociato, sono tornato in campo ormai un anno fa», spiega il diretto interessato. «Sono rientrato in tempi relativamente brevi, così ho potuto disputare l'Europeo la scorsa estate. Ciò, inevitabilmente, ha accorciato la durata della mia preparazione estiva. Ad ogni modo, adesso sto bene. Certo, dopo un simile infortunio, rifletti di più prima di un contrasto, perché il corpo tende a proteggersi. Ma in campo riesco a dare il 100%».

E lo ha confermato mercoledì scorso, quando si è trovato a fare i conti con un avversario come Otamendi, pur non riuscendo a risultare pericoloso. «Il club, come me, ha grandi ambizioni. Quando le cose non vanno al meglio, sono i più esperti a dover mostrare la via, e io sono fra loro, quindi è normale avere più attenzioni addosso». La pressione non spaventa Embolo, che vuole misurarsi coi migliori. In questo momento, lo svizzero ritiene di aver segnato in stagione 4-5 gol in meno di quanto avrebbe voluto. Con 5 reti messe a referto – di cui una in Champions – e 7 assist in 30 gare giocate col Monaco, spera quindi di fare meglio. «L'importante, ad ogni modo, è che la mia squadra vinca», mette in chiaro.

Dopo la sconfitta dell'andata, la gara del da Luz, autentico snodo stagionale, è un'ottima occasione per prendersi una rivincita. Il Monaco ha già perso due volte contro il Benfica (3-2 in novembre nella fase a campionato, oltre all'1-0 patito mercoledì). «Io però ho fiducia in noi», assicura il nativo di Yaoundé (Camerun), che spera finalmente di poter competere ad armi pari coi portoghesi, dopo due partite condizionate dall'inferiorità numerica. «Quando giochi 10 contro 12, diventa difficile», aveva detto dopo la sconfitta di novembre. «Loro non sono superiori a noi», afferma oggi, «e dunque siamo in grado di ribaltare la situazione. Ci rispettano, hanno paura di noi, conoscono le nostre qualità. In 11 contro 11, avevamo la gara sotto controllo, nei due precedenti non mi sono parsi superiori a noi. Hanno della qualità, certo, ma con pressing, intensità e qualità offensive, possiamo far loro del male».

Embolo, dunque, è molto coinvolto da quello che si presenta come il match più im portante da quando gioca a Montecarlo. Una partita che, addirittura, potrebbe condizionare il prosieguo della sua avventura col Monaco, a cui è attualmente legato fino a giugno 2026. «Dopo un anno perso a causa del mio infortunio, cerco di rifarmi e di essere importante per la squadra, sempre pensando agli obiettivi comuni, questa è l'unica cosa che conta. So cosa posseggo qui nel Monaco, mi trovo a mio agio. Quando inizieremo a discutere per l'eventuale rinnovo, vedremo cosa succederà. Abbiamo ancora tempo, non voglio mettermi troppa pressione addosso, anche perché nulla dipende soltanto da me».