Lugano impegnato domani sera in Conference per cercare di rimediare alla batosta di Backa. Croci-Torti: ‘Gent? Forse la squadra più forte del girone’
L’ultima pausa internazionale dell’anno ha giovato, e parecchio, alla truppa di Mattia Croci-Torti. Ricaricate le batterie sia fisiche che mentali, i bianconeri questo weekend hanno infatti messo in campo un’intensità quasi asfissiante. Un’intensità capace di arrecare più di un grattacapo all’ormai ex capolista del massimo campionato rossocrociato, lo Zurigo. Lugano dunque in forma e intenzionato a riscattare la battuta d’arresta di Backa (4-1 il risultato a favore del Topola) così da mettere una seria ipoteca sulla permanenza nel terzo massimo torneo continentale. Non è comunque ancora preclusa la possibilità di staccare direttamente il biglietto per il prossimo turno, seppur l’impegno di giovedì complica il compito. Il Gent è infatti una squadra ostica e i precedenti contro le rappresentative belghe non sono più incoraggianti. «L’anno scorso abbiamo perso quattro volte su quattro, incluse le amichevoli. Non eravamo riusciti a spuntarla nemmeno sui nostri rivali di giornata. Speriamo che sia finalmente il momento d’interrompere questa striscia e conquistare punti fondamentali per la qualificazione. Questa partita è di vitale importanza».
Fondato nel 1900, il Gent è un club storico tant’è che nella sua bacheca spiccano un titolo nazionale, quattro Coppe di Belgio e una Supercoppa belga. Nel corso della storia ha inoltre lanciato numerosi talenti, quali ad esempio l’ex partenopeo Kalidou Koulibaly. Attualmente occupa la sesta piazza nella Pro League, ma nell’ultimo fine settimana ha conosciuto una vera e propria batosta dall’Anderlecht. Nella speciale classifica della Conference vanta per contro pari punti del Lugano, ma una differenza reti leggermente inferiore sinonimo di ‘sole’ due caselle in meno rispetto alla truppa bianconera. Il Gent adotta uno stile di gioco verticale, dimostrando una solidità difensiva e una capacità realizzativa piuttosto temibili. È inoltre il caso di prestare attenzione sul centrocampista Sven Kums, faro del gioco dei belgi che si distingue per l’abilità nel dettare i tempi della squadra. Nonostante l’età, rimane uno dei leader indiscussi della rosa, come pure Stefan Mitrovic (figura centrale in difesa, soprattutto nella fase aerea). Fra le fila del Gent compare anche il nome del nazionale rossocrociato U21 Franck Surdez.
Il tecnico bianconero ha dunque sottolineato l’importanza di mantenere alta la concentrazione e di sfruttare al massimo il fattore campo, contando sul supporto (che questa volta si presume numeroso alla Stockhorn Arena, complice anche la presenza dei Buffalo's) dei tifosi bianconeri. «Dopo le due sconfitte incassate a ridosso della pausa internazionale, era importante reagire immediatamente. E, farlo contro un avversario tosto come lo Zurigo, che era primo in classifica, è stato un grande segnale. Uno scontro di vertice molto importante, soprattutto dal punto di vista mentale. Ora arriviamo a questa sfida pronti ad affrontare una squadra che, sulla carta, era forse la più forte che dovevamo incontrare nel girone. Hanno tanti buoni giocatori e ci daranno sicuramente filo da torcere». Il momò non potrà contare su Hajdari, sul ritrovato Bottani – entrambi squalificati – e men che meno sull’infortunato Aliseda mentre resta in dubbio la presenza di Saipi, che ha riportato una lieve distorsione alla caviglia questo weekend. È invece sulla via del recupero Milton Valenzuela: «Fisicamente mi sento molto bene. Ho giocato 80 minuti contro lo Young Boys e 30 nell’ultima partita. Sto pian piano ritrovando il ritmo calcistico e mi sento in crescita. Sarà una gara molto tosta, una delle più difficili del nostro girone. Come ha dichiarato il mister, non siamo mai riusciti a vincere contro una squadra belga. Sarà un bel ‘desafio’ per tutti noi, e vogliamo dimostrare il nostro valore».
A pochi minuti dallo scoccare dell’ora di cena il San Gallo cercherà invece di continuare sull’onda dell’entusiasmo. Un'onda dell'entusiasmo scaturita dal successo ottenuto proprio nell’ultima giornata di Conference in casa del Larne. Già, perché una seconda vittoria in questa competizione permetterebbe di approssimarsi (perlomeno) a un posto nei playoff. I biancoverdi possono contare su una difesa che ha incassato solo tre segnature nelle ultime quattro partite, ma il Backa Topola è una squadra ostica. Chiedere proprio alla truppa di Croci-Torti, inchinatasi 4-1 alla compagine serba. E, dunque, che nutre ancora speranze realistiche di staccare l’accesso alla prossima fase del torneo.