Questo venerdì la compagine di Benavente sarà in trasferta in quel di Sciaffusa così da porre fine a una serie di risultati piuttosto negativa
Arresosi lo scorso weekend senza colpo ferire (2-0 il risultato finale a favore del Neuchâtel Xamax) fra le mura domestiche, l'Acb ha mostrato un'involuzione allarmante. Dall'essere, lì, a un'incollatura dalle migliori della classe si è ritrovato a stretto giro di posta in un mare in burrasca. Il passo da gambero sul campo e in classifica, due le posizioni lasciate, rispecchia la mancanza di motivazione e la conseguente striscia negativa delle ultime settimane: Mihajlovic e compagni non riescono più a sorridere da un mese, dal 24 settembre. Non è finita qui, perché nelle ultime quattro uscite hanno racimolato la miseria di due punti, bottino comunque nemmeno sfiorato da quello Sciaffusa che la compagine di Benavente affronterà questo venerdì. Il malcontento è palpabile, e non solo tramite qualche graffito sulle facciate del Comunale. Com’è possibile che la squadra tanto incensata fino a qualche giornata fa, ora sia la copia sbiadita? Le critiche sull’atteggiamento mostrato sono legittime: la costruzione dal basso è assai lenta, prevedibile, mentre le azioni offensive sono più che sporadiche. Nella trasferta di Losanna e nell'incontro di questo sabato il 51enne iberico ha scelto di fare affidamento su tre difensori centrali. Una decisione poco azzeccata. Gorga in mezzo a Krasniqi e al già citato Mihajlovic, questo weekend meno incisivo del solito (ma il ticinese non può tirare sempre la carretta) è sembrato un pesce fuor d’acqua. Questo modulo necessita inoltre di giocatori capaci di spingere e parecchio sulle corsie, eppure sia Da Silva che Chouik non sembrano attualmente esserne in grado. Il match è stato più equilibrato quando Sangare ha riabbracciato il suo ruolo in difesa, così dunque a quattro, tuttavia la sterilità offensiva non ha neanche lontanamente permesso di pensare alla spartizione della posta. Come l’anno scorso l'Acb ha infatti una delle peggiori medie realizzative del campionato. La bussola è stata... smarrita, ergo bisogna ritrovare quello spirito di squadra tanto decantato a inizio stagione e su cui ha posto l’accento pure il capitano sopracenerino.
Dal canto suo lo Sciaffusa è ancora in cerca della sua prima affermazione stagionale fra le mura domestiche. Una tendenza che spera di cambiare già da questo venerdì approcciando dunque in classifica la compagine della capitale. Dopo quattro sconfitte consecutive, la squadra renana intende tornare a conquistare il malloppo pieno e allietare il pubblico di casa. Un malloppo pieno fondamentale così da risalire la china. Non è ancora chiaro quale sarà l’organico a disposizione di Sforza: Vogt ha ripreso lentamente ad allenarsi questa settimana, ma probabilmente non sarà della partita, Hasani e Nadjack sono invece alle prese con qualche infortunio, Arthur non è ancora tornato in squadra mentre De Donno sconterà una giornata di squalifica. Nelle ultime settimane fra le fila sciaffusane ha effettuato qualche sessione anche Roy Gelmi, corteggiato qualche mese fa dal Bellinzona. Attualmente senza contratto, in passato il difensore ha indossato le maglie di San Gallo, Thun, Winterthur e Vaduz collezionando 156 presenze in Super (sette gol e due assist) e 44 in Challenge League.