Dal 24 settembre incapace di riassaporare il successo, la compagine di Benavente dimostra poco mordente arrendendosi senza colpo ferire allo Xamax
Il meccanismo si è inceppato e Benavente non sembra essere in grado di sistemare il congegno. Dalla più che discutibile, e inedita, scelta di affidarsi – così da sopperire alle defezioni – a tre difensori centrali fino alla mancanza di carattere. L’Acb era chiamato a battere un colpo e rimanere a contatto delle zone nobili della classifica, eppure sul terreno amico del Comunale ha funzionato poco. O nulla. Nella ripresa i cambi operati dal 51enne hanno leggermente mutato l’inerzia del confronto, ma non a sufficienza da sperare nella spartizione della posta. Il Neuchâtel Xamax ha infatti espugnato la capitale, 2-0 il risultato finale, prolungando il periodo buio del Bellinzona (fermo a sedici punti, a sette dalla capolista).
La compagine sopracenerina è parsa fin da subito in enorme difficoltà in fase arretrata, assecondando in più occasioni le ripartenze ospiti. E, infatti, il terzo lancio in profondità neocastellano ha cambiato il risultato trascorsi appena otto minuti sul cronometro. La pennellata di Hajrulahu ha colto impreparato capitan Mihajlovic, sabato meno efficiente del solito; Durugbor ha ringraziato e depositato comodamente la sfera alle spalle di Enzler. Un’entrata in materia traumatica, da scordare in modo celere. L’Acb ha tuttavia subìto e parecchio il colpo, faticando a proiettarsi di nuovo in zona offensiva e circolando il pallone abulicamente. Quasi troppo facile prevedere le intenzioni dei padroni di casa. Da segnalare dunque solo un traversone rasoterra di Chacón, capace parzialmente d’impensierire un Omeragic altrimenti spettatore non pagante della contesa. La squadra di Benavente ha comunque avuto il merito di aumentare la pressione, senza però rimettere in equilibrio il risultato e attenuare leggermente il malcontento del pubblico. Nella ripresa l’iberico è tornato alla canonica difesa… a quattro, cercando di suonare la carica grazie alla brama di L’ghoul – rimasto fino a quel momento in panchina. Il franco-algerino è sembrato infondere maggiore fiducia e mordente, eppure solo il riecheggiare della traversa è riuscito a negare il raddoppio alla compagine romanda: eccellente azione corale, finalizzata dal colpo di tacco di Demhasaj, ma il già citato Durugbor non è stato capace di realizzare la doppietta personale. La speranza di riequilibrare la sfida è rimasta intatta, tant’è che anche il palo alla destra di Omeragic (decisivo nell’occasione) è stato chiamato in causa. Poco, anzi pochissimo. Il possesso della sfera è infatti stato lento, l’Acb in qualche occasione si è addirittura concesso lo sfarzo di calmare le trattative invece di accelerare. E, così, ancora una volta su contropiede, Durugbor ha eluso la marcatura di Mihajlovic. Il suo traversone, ciccato pure dall’intervento in scivolata di Sangare, ha trovato Demhasaj, che non si è lasciato scappare l’occasione chiudendo definitivamente l’incontro.
La squadra ospite non si è beninteso creata innumerevoli chance, tuttavia è stata più lucida. Non cerca dunque scusanti Ranjan Neelakandan. «Il bottino pieno era sicuramente alla nostra portata! Non siamo riusciti a essere aggressivi, famelici. La reazione mostrata nella ripresa non può essere sufficiente: se vogliamo conquistare questo campionato, bisogna lottare altrimenti è tosta». Una sconfitta che allontana l’Acb da capolista e inseguitrici, Thun e appunto Neuchâtel. «È peccato sperperare quanto raccolto finora in quanto abbiamo confermato più volte di avere le potenzialità necessarie a rimanere in quelle posizioni di alta classifica». Nelle ultime giornate la compagine di Benavente non è tuttavia più stata capace di sorridere. Dal 24 settembre non assapora più il successo. «Non possiamo essere così altalenanti, discontinui. Il dislivello fra le squadre non è ampio, dunque bisogna lavorare ancora di più sul mentale in modo da raggiungere la meta prefissata». Neelakandan spera di riuscire a riprendersi quel posto da titolare, perso appena tornato dalla sua esperienza in maglia rossocrociata. «Questo aspetto mi turba parecchio; in allenamento m’impegno a fondo, eppure non riesco a trovare spazio. È destabilizzante, ma la Nazionale U20 è qualcosa che mi sprona». Una parentesi decisamente positiva, condita pure da un assist. «Ero sereno e tranquillo, sono riuscito a conoscermi maggiormente. A capire in che modo posso ancora migliorare. Ora devo farlo anche qui a Bellinzona».
Capace di tornare a pungere a Losanna, Rilind Nivokazi è sulla medesima lunghezza d’onda. «Non ha funzionato nulla fin dalle battute iniziali. L’entrata in materia è stata impalpabile, e abbiamo pagato il prezzo di questa nostra scialba perfomance. Questa sera non eravamo in giornata! C’è poco da commentare, aggiungere qualcosa è superfluo». L’ex bianconero non addita la colpa solo alla difesa. «Oggigiorno si può giocare a tre, a cinque, a otto. Non è una questione di modulo: in questo momento il campo non è dalla nostra, dobbiamo continuare a lavorare sodo così da invertire questa tendenza». Le assenze di spessore non hanno penalizzato l’Acb, secondo Nivokazi. «D’altronde la squadra è composta da quasi trenta elementi, ognuno deve offrire il suo contributo indipendentemente da chi è a disposizione. La fortuna, leggasi sul palo di Chacón, bisogna cercarla». A incontro concluso il presidente ha cercato di sdrammatizzare la situazione adducendo la causa della controprestazione del Bellinzona alla ‘panne’ riscontrata dal tabellone luminoso. La piazza spera dunque che il periodo buio possa concludersi già il prossimo weekend a Sciaffusa.
Bellinzona - Neuchâtel Xamax (0-1) 0-2
Reti: 8’ Durugbor 0-1, 81’ Demhasaj 0-2.
Bellinzona: Enzler; Mihajlovic, Gorga (82’ Tokam), Krasniqi (82’ Gloor); Chouik (45’ L’ghoul), Nkama (71’ Lusuena), Hamdiu, Sangare, Da Silva (66’ Neelakandan), Chacón; Nivokazi.
Neuchâtel Xamax: Omeragic; Fontana, Epitaux, Hajrulahu, Gonçalves; Saiz (90+2’ Calame), Faktic, Giovani Bamba; Ramizi (83’ Furrer), Demhasaj (83’ Euclides Cabral), Durugbor (83’ Kone).
Arbitro: Berchier.
Note: 719 spettatori. Ammoniti: 30’ Da Silva, 82’ Nivokazi, 89’ Gonçalves, 90+4’ Epitaux, 90+6’ Chacón. Bellinzona privo di Diarra, Sabbatini, Sauter e Sörensen (infortunati); Neuchâtel Xamax senza Touati (squalificato), Ben Seghir, Campos e Ndongo (infortunati).