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Per la 150ª panchina, il ‘Crus’ ritrova l'amico Mangiarratti

Domenica il Lugano ospite della compagine vodese allenata dal ticinese. Croci-Torti: ‘Squadra da prendere con le pinze all'inizio di un tour de force’

Dopo la pausa per le Nazionali, il Lugano vuole continuare a gioire
18 ottobre 2024
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Una domenica “bestiale”, anzi diremmo noi una domenica “speciale”, quella che Mattia Croci-Torti andrà ad affrontare domenica a Yverdon contro la squadra vodese. Infatti, sarà il suo 150° incontro sulla panchina dell'Fc Lugano. Un filotto di partite sicuramente di spessore. Un anniversario che il coach bianconero vorrà sicuramente festeggiare con la conquista di 3 punti.

Come detto, l’avversario di turno sarà l’Yverdon, che attualmente occupa in classifica l’ottavo posto, con due vittorie, tre pareggi e quattro sconfitte. Che match si attende il mister momò? «Una squadra da prendere con le pinze, arriva da prestazioni positive – ricorda il 42enne coach bianconero –. Con Mangiarratti in panchina e davanti al loro pubblico hanno vinto molte partite. Questo vuol dire una semplice cosa: l’Yverdon costruisce le sue salvezze in modo particolare quando gioca davanti al suo pubblico. In tanti hanno pagato dazio, Mangiarratti è un allenatore estremamente valido, ha fatto bene a Vaduz, a Yverdon comunque ha raggiunto la salvezza. Bisogna però essere sinceri: ben nove giocatori sono andati a giocare con le rispettive Nazionali, ciò vuol dire che non è una squadra da buttare. La qualità della rosa c’è. In casa, come dicevo prima, sono temibili. Con Carlos hanno perso in attacco una pedina importante, ma lo hanno sostituito con Hugo Comano, che nelle ultime partite è andato a segno. Sono bravi nelle ripartenze, dovremo stare attenti. Una rosa con qualità e anche il portiere sa il fatto suo. Se il Lugano pensa di andare a Yverdon e giocare una partita facile, sbaglia. Però in settimana ho visto la rosa molto concentrata, non possiamo peccare di arroganza. Non abbiamo ancora vinto niente, i tre punti dovranno essere sudati e meritati».

Sulla panchina dell’Yverdon ritroverai il tuo amico Mangiarratti, che conosci bene: «Talvolta è un vantaggio, tante volte no. Tutti e due ci conosciamo bene, c’è tanta stima reciproca. Lo seguo da lunga pezza. In questi anni ha fatto cose non evidenti. Portare il Vaduz in Conference League è un miracolo, forse molti lo hanno dimenticato. Poi la salvezza con l’Yverdon è stata un'ottima cosa. Gli faccio sempre i complimenti. Nelle difficoltà non ha mai mollato, anzi».

Preoccupato per le assenze? «Più che altro non avremo delle rotazioni sui terzini, perché senza Valenzuela e Zanotti, che sono stati i nostri terzini titolari, potremmo andare in difficoltà, ma ci sono giocatori come Marques e Brault-Guillard che quando sono stati chiamati in causa hanno risposto sempre presente. Noi abbiamo fiducia in tutti. Proprio in queste partite ci saranno delle belle opportunità per ambire a un posto da titolare. Da noi nessuno ha il posto fisso se non gioca bene. Non siamo preoccupati, poi abbiamo nella rosa giocatori che possono giocare anche in altre posizioni, vedi Doumbia, Hajdari e Cimignani».

Una brutta tegola l’infortunio di Mattia Zanotti? «Ho saputo dell’incidente quando con Eugenio Jelmini eravamo ospiti del Fans Club Tre Valli a Olivone. Onestamente, all'inizio ero molto preoccupato, anche perché le notizie non erano buone. È classico, quando giochi tante partite in pochi giorni, un infortunio può tenerti lontano dal campo per settimane. Al momento, per fortuna, sembrerebbe essere solo un grande colpo, un grande spavento. Per le prossime due o tre partite sarà difficile averlo, sono cose che capitano. La rosa è larga, ci dispiace per gli infortunati, ma chi giocherà al loro posto ha la nostra massima fiducia».

Il club bianconero disputerà da domani al 10 novembre sette partite, cinque delle quali in trasferta, due in Conference League, la prima in Cechia e la seconda in Serbia. «Ci troviamo davanti a un numero considerevole di partite – spiega Croci-Torti –, non abbiamo un obiettivo in termini di punti, vorremmo solo fare il meglio possibile ovunque. Questa squadra da quest’anno sa che con la rosa a disposizione può fare meglio in tutte le competizioni. Prendiamo partita per partita, cercando di vincere. Io, personalmente, cercherò di “ruotare” al meglio i giocatori a disposizione, per far sì che a ogni partita la squadra sia pronta al 100%».

Allan Arigoni che gioca a Chicago, la sua stagione volge al termine c’è la possibilità che ritorni a gennaio? “Di queste cose se ne occupa la società. Il suo prestito è finito, faremo le attente analisi di valutazione nelle prossime settimane. Al momento non è stato toccato questo argomento, essendo un giocatore che fino a gennaio non potrà giocare. Ci penseremo”.