Nella seconda giornata di Champions League i campioni svizzeri non riescono a contenere la supremazia blaugrana, incassando la più classica delle lezioni
La notte stellata questa volta non ha trasportato i sogni del popolo bernese in realtà. Era un’impresa praticamente impossibile mettere in difficoltà il Barcellona nel fortino di Montjuïc, dall’anno scorso casa dei blaugrana sicché il Camp Nou è in fase di riattazione, cinque mesi e mezzo dopo la prematura eliminazione allo stadio dei quarti di finale della medesima competizione a opera del Paris Saint-Germain. La compagine di Flick era inoltre obbligata a conquistare il bottino pieno in questa nuova edizione della Champions League, che già non ammette più cantonate in seguito alla sconfitta in quel di Monaco. E, così, ha fatto: dominando in lungo e in largo lo Young Boys, arresosi 5-0 senza mai colpo ferire. A due settimane dal 3-0 rimediato dall’Aston Villa, i campioni svizzeri hanno confermato la profonda crisi di risultati e prestazioni (soprattutto in campionato, in cui sono penultimi) che ormai sembra non conoscere fine.
Il tecnico Rahmen ha cercato delle soluzioni rivoluzionando il suo undici iniziale: a sorpresa ha scelto quale ultimo difensore Keller, mentre la zona offensiva è stata affidata a Itten, Imeri e Blum (schierati al posto rispettivamente di Ganvoula, Niasse e Athekame). Il Barça ha invece di nuovo puntato sui propri titolari mettendo subito in campo grande intensità e facendo ben circolare la palla. La compagine ospite è infatti stata in balia della verve catalana, così una triangolazione fra Raphinha e Yamal ha permesso a Lewandowski di spedire comodamente in rete la sfera e spezzare la situazione di equilibrio trascorsi neppure dieci minuti. Era lecito attendersi una squadra bernese capace di mantenere più a lungo la porta inviolata, ma il dominio territoriale e le verticalizzazioni blaugrana sono letteralmente state asfissianti risaltando in modo piuttosto lampante il mal posizionamento della retroguardia rivale. Il Barça ha insistito senza fare sfracelli e, alla mezz’ora, lo Young Boys è riuscito a creare l’unico sussulto del suo primo tempo grazie a un bel movimento di Ugrinic. Il nazionale rossocrociato ha creato lo spazio per il cross di Blum, ma il mancino di Colley è finito a lato da posizione invitante. E, così, in men che non si dica, i padroni di casa hanno raddoppiato il punteggio con il sopracitato Raphinha. Pietrificato e completamente in bambola, lo Yb ha in seguito faticato a contenere la classe di Yamal e compagni... Il tris è dunque calato qualche giro di lancetta più tardi: Iñigo Martínez su punizione si è issato più in alto di tutti non lasciando scampo a Keller, che ha comunque salvato un passivo ben più pesante.
La supremazia tecnica del Barcellona ha continuato a manifestarsi anche nella ripresa, tant’è che il poker non ha tardato ad arrivare. Da un calcio d’angolo è sbucato di nuovo Lewandowski, che ha realizzato indisturbato la doppietta personale. La compagine di Flick non si è fermata, lavorando in primis grazie alla classe di Yamal e Koundè i fianchi dello Young Boys, capace tuttavia di sfiorare la rete della bandiera. A negare la possibilità di addolcire la pillola a Monteiro – che ha comunque trovato la gioia personale, ma in posizione irregolare – è stata la traversa. Nelle battute conclusive dell’incontro da segnalare il ritorno in campo di Frenkie de Jong, accolto da una standing ovation, mentre in tribuna si è visto Szczęsny (che sarà ufficializzato nelle prossime ore così da rimpiazzare l’infortunato Ter Stegen). Il punteggio è dunque stato fissato dalla sfortunata, quanto maldestra, autorete di Camara. La compagine della capitale resta così senza punti nel carniere e con una differenza reti di -8 assai preoccupante. Il prossimo impegno non sarà certo più facile: il 23 ottobre l’Inter di Yann Sommer (che ha sconfitto 4-0 la Stella Rossa) visiterà il Wankdorf.
Barcellona - Young Boys (3-0) 5-0
Reti: 8’ Lewandowski 1-0, 34’ Raphinha 2-0, 37’ Iñigo Martínez 3-0, 51’ Lewandowski 4-0, 81’ Camara (autorete) 5-0.
Barcellona: Iñaki Peña; Koundé, Cubarsí (63‘ Fort), Iñigo Martínez (84’ Cuenca), Balde; Pedri (63‘ Fati), Casado; Raphinha, Yamal (75’ F. de Jong), Ferran Torres; Lewandowski (74‘ Pau Victor).
Young Boys: Keller; Blum (57’ Athekame), Camara, Zoukrou, Hadjam; Lauper, Colley (72‘ Virginius), Ugrinic (58’ Niasse), Monteiro, Imeri (82‘ Łakomy); Itten (73’ Ganvoula).
Arbitro: Lambrechts (Belgio).
Note: 45'097 spettatori. Ammoniti: 36’ Colley, 40’ Ugrinic. Young Boys privo di Benito, F. Conte, Janko e Pfeiffer (infortunati); Barcellona senza Eric Garcia (squalificato), Araujo, Christensen, Fermín, Gavi, Marc Bernal, Olmo e Ter Stegen (infortunati).