Il Lugano ospita a Cornaredo i Leoni zurighesi, in attesa dell'esordio di giovedì in Conference League contro l'Helsinki
Dopo alcune settimane d’assenza da Cornaredo (l'ultima partita giocata in casa porta la data del 1° settembre con il pareggio di 1-1 con il San Gallo), il Lugano si ripresenta davanti ai suoi tifosi. Affronterà domenica il Winterthur, l’attuale cenerentola della classifica. Indisponibili per l’incontro tre giocatori, ossia Shkelqim Vladi e Diego Mina per infortunio, mentre Milton Valenzuela verrà tenuto a riposo per motivi precauzionali. Tornano a disposizione del mister, Renato Steffen, Kacper Przybylko e Micham Mahou (che mercoledì con la U21 ha disputato 45 minuti nel match con il Rapperswil). Su questi rientri il commento di Croci Torti: «Steffen ha svolto venerdì il primo allenamento con la squadra, ha fatto di tutto per essere a disposizione per le tre partite, adesso bisogna capire come sono le sue sensazioni. Vediamo giorno per giorno quali saranno per capire cosa potrà fare. Non è pensabile che Steffen domenica possa giocare 90 minuti. Vale la stessa cosa per Przybylko, anche se lui si è allenato un giorno in più. Ma anche per pochi minuti vederlo in campo può essere importante. Quando hai a disposizione un giocatore del genere, sulle palle ferme, sui calci d’angolo o su un traversone, può diventare decisivo negli ultimi minuti di partita grazie alle sue capacità nel gioco aereo».
Nel Winterthur fa paura Matteo Di Giusto, che ha segnato il 75% delle reti della compagine zurighese, quindi un avversario da tenere sotto controllo... «Nel Winterthur bisogna fare attenzione a tutti i giocatori – sottolinea l’allenatore momò durante l’abituale conferenza stampa prepartita –. Ma non dobbiamo concentrarci solo su Di Giusto. Lo si può solo elogiare, contro di noi diverse volte ci ha messo in difficoltà. Galleggia tra le linee e possiede tante giocate decisive, che nel calcio moderno sono fondamentali. Un giocatore al quale prestare tanta attenzione, perché averlo come avversario è decisamente pericoloso. Un elemento come lui ha avuto un percorso di crescita diverso dagli altri: è andato a giocare all’estero, poi è tornato a Vaduz e adesso è a Winterthur. Per me può giocare in qualche squadra di alta classifica, nei prossimi anni potrà cercare altri lidi, si tratta di un giocatore importante».
Con il match contro il Winterthur inizia una settimana inglese: giovedì a Thun primo appuntamento di Conference League, avversario di turno la compagine finlandese edll'Hjk Helsinki e poi domenica la trasferta a Zurigo contro i tigurini: «La cosa più importante – spiega Croci Torti – è che domani non devo convocare tre giocatori, sicuramente Vladi e Valenzuela e uno devo sceglierlo dalla rosa. Vorrà dire che siamo arrivati a oggi con la rosa all’altezza di questa competizione. L’anno scorso avevamo perso parecchi giocatori per lungo tempo, devo essere bravo io, a essere un allenatore migliore rispetto agli altri anni nel saper gestire le forze a disposizione. Non devo attendere la trasferta di Zurigo per fare turnover. Bisognerà gestire le tre partite, già a partire da domani, per non arrivare domenica con giocatori stanchi ed esausti».
Che Winterthur vedremo in campo? «Loro giocano per ripartire, hanno giocatori veloci, sanno aggredire molto bene la profondità, sono una bella squadra. Con Zuffi e Frei in mezzo al campo sono temibili, negli ultimi anni in trasferta hanno fatto molto bene, difendendo compatti per poi far male con giocatori abili nelle ripartenze».
A quando il rinnovo del contratto a Lugano per Croci Torti? «I rapporti che ho con Blaser sono molto chiari e coerenti, avevamo stabilito di trovarci in autunno. Direi che nei prossimi giorni inizieremo a capire le dinamiche del futuro. Ognuno sa quello che vuole, ne riparleremo sicuramente a breve. Non ho in questo momento l’esigenza di parlare di contratto, ma di battere il Winterthur e iniziare bene con l’Helsinki. Devo dimostrare ogni giorno quello che sono. Sono stati tre anni intensi, tre anni belli che ho passato su questa panchina, con tante cose positive e anche qualcuna negativa che mi hanno aiutato a migliorare come allenatore e come persona. Sono felice di potermi sedere dove mi accomoderò domenica. Ripeto sono cambiato tantissimo, sia come allenatore, con la gestione degli uomini e delle idee, sia come persona. Ho la responsabilità di dover allenare una squadra e cerco sempre di essere un esempio positivo».
La partita di domenica pomeriggio a Cornaredo sarà speciale. Si tratta del #GREENMATCH di quest’anno. Un incontro con il quale a scopo benefico l'Fc Lugano sostiene la Fondazione Greenhope, che opera a favore delle famiglie con bambine e bambini malati di tumore. Si tratta della settima edizione, i giocatori scenderanno in campo con una maglia a tinte verdi, proprio in onore di Greenhope, che sarà presente allo stadio con uno stand per la vendita di propri gadget. Le maglie che utilizzeranno i giocatori durante il match saranno messe all’asta a partire dal fischio d’inizio della partita, sulla piattaforma www.riccardo.ch, parola d’ordine Fc Lugano.