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Attenti al lupo, contro il Rapperswil Croci-Torti predica umiltà

Bianconeri impegnati sabato pomeriggio nel canton San Gallo nei 16esimi di Coppa. Assenti Steffen, Mahou, Marques e Mina, tutti infortunati

13 settembre 2024
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“Attenti al lupo” è il titolo di una canzone degli anni 90 cantata dal cantautore italiano Lucio Dalla. Una frase che calza a pennello per il Lugano, impegnato sabato pomeriggio sul campo del Rapperswil, in una sfida valida per i sedicesimi di finale di Coppa Svizzera. Un avversario da prendere con le dovute pinze. La compagine sangallese è capolista in Promotion League, con quindici punti conquistati dopo sei partite disputate, con cinque vittorie e una sconfitta a Vevey (20 reti segnate e sette subite). Mister Croci-Torti è preoccupato per qualche errore difensivo di troppo, alla vigilia di una sfida con una squadra che trova con facilità la via della rete? «Non sono preoccupato – spiega il tecnico luganese –. In queste due ultime settimane siamo stati bravi ad analizzare i nostri errori difensivi. Per quattro volte abbiamo dato il pallone ai nostri avversari, quattro reti le abbiamo subite dopo calci d’angolo. Tutte queste grandi preoccupazioni non le vedo, la squadra ha fatto quello che volevo, ma per vincere le partite bisogna fare meglio, soprattutto dal punto di vista della concentrazione. Non possiamo regalare troppi palloni agli altri. Ci siamo allenati bene su questi aspetti. Il Rapperswil? Dobbiamo concentrarci sulla nostra fase difensiva. Dovremo scendere in campo con grande umiltà. Non dimentichiamo che nelle loro file ci sono parecchi giocatori con esperienza in Super League e soprattutto in Challenge League, Ajeti, Iapichino, Morgado, Ambassa, Yesilcayir e Ribeiro. Sappiamo esattamente chi andiamo ad affrontare, non lo sottovaluteremo. Dobbiamo guardare a noi stessi, senza dimenticarci che non sarà una partita facile».

L’allenatore del Lugano è arrivato alla conferenza stampa del venerdì con le stampelle per un leggero problema al ginocchio. «Nessun problema, sto bene è solo un piccolo acciacco. Ho fatto lavorare maggiormente i miei bravi collaboratori, che hanno svolto un lavoro eccellente. Ringrazio tutti. Mentalmente la squadra e io stiamo bene, non vediamo l’ora di affrontare questo slot di partite che arrivano. Siamo carichi, soprattutto la squadra. Personalmente, devo essere bravo a dare il giusto equilibrio. Dobbiamo prendere partita dopo partita, con la giusta attenzione, scegliendo per ogni gara i giocatori giusti da mandare in campo. Nei prossimi 46 giorni, abbiamo un solo giorno di libero. Un bel tour de force...».

Il Lugano a Rapperswil dovrà fare a meno di quattro giocatori: Steffen, infortunio all’adduttore sinistro (fermo due/tre settimane), Mahou, problema al flessore sinistro, Marques, problemino alla caviglia destra e il giovane portiere Mina, infortunio a una mano. Il mercato è chiuso, il tanto discusso arrivo di un attaccante non c'è stato. Cosa ne pensa il coach? «Quando ci siamo qualificati per il girone in Europa sapevamo che il numero delle partite sarebbe aumentato. Abbiamo sondato i profili degli attaccanti, ma chi sarebbe arrivato doveva essere più forte dei giocatori già inseriti in rosa. Ma non l’abbiamo mai trovato. Non c’era sul tavolo il profilo giusto. Io devo far migliorare i giocatori a disposizione, per esempio Aliseda sotto porta. Lui due anni fa aveva fatto cose straordinarie. Vladi? Ha dovuto compiere un percorso diverso dai compagni, è stato "gettato" subito in campo e poi ha avuto un calo. Adesso in queste due ultime settimane ha fatto un lavoro specifico e lo vedremo al massimo. Dobbiamo valorizzare i giocatori che abbiamo. Sabbatini al Bellinzona? Una situazione speciale, con me ha sempre giocato, a parte una sola partita. Sono contento per lui. Ha voglia di giocare e divertirsi. Posso solo augurargli il meglio, mi ha aiutato tanto a essere un allenatore. Speriamo riesca a vincere tutte le partite, tranne una se dovessimo incontrarci in Coppa...».