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Premier League, l'alternativa sarà il Liverpool di Slot?

Col cambio tecnico sulla panchina dei Reds orfana di Klopp, domani riprende il campionato inglese, ormai da anni dominato dal Manchester City

In sintesi:
  • La più grande curiosità attorno al campionato inglese che si aprirà domani è rappresentata dal tecnico olandese Arne Slot, giunto a sostituire l'idolo Jürgen Klopp sulla panchina del Liverpool
  • A livello tecnico, il Manchester City diretto da Pep Guardiola – dominatore di 6 delle ultime 7 stagioni di Premier League – pare di nuovo destinato a non avere rivali
  • I possibili outsider sono sempre gli stessi: oltre al già citato Liverpool, ci sono l'Arsenal, il Manchester United, il Chelsea e il Tottenham
16 agosto 2024
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I ruoli sono sempre quelli, ormai fossilizzati da anni: al Manchester City spetta quello della lepre, ai cugini dello United, all’Arsenal, al Tottenham, al Chelsea quello dei cacciatori. E tra chi spera di poter, finalmente, impallinare Pep Guardiola – impresa riuscita una volta sola nelle ultime sette stagioni – c’è ovviamente anche il Liverpool, l’unica squadra ad essersi inserita nella striscia dominante dei Citizens. E club che proporrà la vera novità di una Premier League al via domani: in panchina, a sostituire il mitico Jürgen Klopp, siederà l’olandese Arne Slot. Al quale viene chiesto di colmare l’enorme vuoto lasciato dalla partenza volontaria del tecnico tedesco, dopo quasi nove anni di successi, dalla Champions League a un titolo inglese che sul Mersey mancava da trent’anni. Compito più difficile, ma altresì stimolante, il 45enne ex tecnico del Feyonoord non poteva sceglierselo.

Come la maggior parte dei grandi club, il Liverpool è stato protagonista in estate di un tour promozionale che lo ha visto giocare a Pittsburgh, Philadelphia e nel North Carolina. Lontano dall’Inghilterra ha voluto dare gli ultimi ritocchi a una stagione che, a prescindere dai risultati, rappresenterà un punto di svolta e un passo nell’ignoto. A dire il vero, i primi risultati colti da Slot sulla panchina dei Reds appaiono rassicuranti. Domenica ha diretto per la prima volta la sua nuova squadra davanti al pubblico di Anfield (60’000 spettatori assiepati sugli spalti), cogliendo una vittoria per 4-1 contro il Siviglia. Rispetto alla fine dell’ultima stagione, la squadra non è cambiata di una virgola (il Liverpool è l'unica società a non aver fatto nemmeno un acquisto), per cui l'attenzione si è concentrata più sull’aspetto tattico che sui singoli. Secondo The Guardian, Slot è più calmo rispetto a Klopp e il suo gioco è orientato maggiormente al controllo palla che all’intensità. Nel complesso, tuttavia, sembra plausibile che il gioco dei Reds non debba discostarsi molto da quello visto sotto la guida del carismatico tedesco. D’altra parte, la ricerca del nuovo tecnico è stata mirata all’individuazione di un elemento dalle caratteristiche simili a quelle di Klopp. E così, dopo la rinuncia di Xabi Alonso, ad aprile la scelta è caduta sull’olandese, messosi in mostra grazie ai buoni risultati conseguiti negli ultimi tre anni a Rotterdam.

Proprio come il suo predecessore, Slot è diventato allenatore di successo dopo una mediocre carriera da giocatore. Come centrocampista centrale, ha trascorso la maggior parte del tempo con la maglia dell’Fc Zwolle. Dopo il ritiro, ha scalato le gerarchie iniziando da tecnico delle giovanili e da vari ruoli di assistente, per diventare capo allenatore all’Alkmaar e poi al Feyenoord, con il quale ha conquistato sia il campionato, sia la Coppa d’Olanda.

A Liverpool, Slot ha già visto molti aspetti positivi nelle amichevoli precampionato, tuttavia «posso compilare un lungo elenco di cose che devono ancora essere migliorate», ha affermato l’olandese, tecnico che viene generalmente considerato un perfezionista. Gli osservatori sottolineano come Slot non solo abbia buone idee, ma sappia anche comunicarle. Al Feyenoord, è stato responsabile del miglioramento delle prestazioni di diversi giocatori. All'inizio di luglio, il 24enne Mats Wieffer è stato venduto al Brighton per 30 milioni di euro, dopo essere stato acquistato dai rivali cittadini dell'Excelsior per mezzo milione due anni prima. Negli ultimi due anni, il club olandese ha raccolto quasi 150 milioni di euro sul mercato dei trasferimenti.

In circostanze difficili, Slot ha rimesso in carreggiata il Feyenoord e ha lasciato il segno per tre anni. A prima vista, il compito a Liverpool appare meno gravoso: si tratta infatti di prendere in mano una squadra ben rodata e giunta al terzo posto nell’ultima Premier League. Tuttavia, l’olandese ha molto più da perdere sulle rive del Mersey che nella città portuale oranje. Sedersi sulla panchina di una squadra che nel suo palmarès vanta 19 titoli inglesi, otto Coppe d’Inghilterra e sei Champions League rappresenta di per sé una pressione difficilmente sostenibile: e lo è ancor di più con alle spalle l’enorme e ingombrante ombra di Jürgen Klopp che aleggia all’interno di Anfield.

Quanto sia difficile iniziare un nuovo percorso dopo la fine di un’era di successo lo sanno benissimo due delle principali rivali dei Reds: Arsenal e Manchester United. In qualità di successore di Arsène Wenger, uno dei tecnici simbolo dei Gunners, Unai Emery era rimasto in sella appena 15 mesi, mentre peggio ancora aveva fatto David Moyes, chiamato a sostituire sir Alex Ferguson e rimasto sulla panchina dei Red Devils soltanto nove mesi, nonostante un contratto di sei anni. Eppure, entrambe le società, proprio come il Liverpool, sembrava avessero fatto le cose per bene. Lo stile di Emery era simile a quello del suo predecessore, mentre Moyes, scozzese come Ferguson e tecnico di lungo corso all’Everton, sembrava per affinità la carta migliore da giocare sul tavolo della sostituzione del mitico tecnico di Glasgow. Proprio perché nessuno si è scordato di questi due clamorosi flop, in Inghilterra per parecchio tempo l’attenzione degli appassionati rimarrà focalizzata su Arne Slot, almeno fino a quando l’olandese dimostrerà di essere qualcosa di più del semplice successore di Jürgen Klopp.