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Che beffa: Acb riacciuffato nel finale dall'Étoile Carouge

Non basta Chacón a decidere l'incontro. Il rigore causato da Berbic e trasformato da Rüfli permette alla passiva squadra romanda di ‘rubare’ due punti

(Ti-Press/Crinari)
3 agosto 2024
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Il copione si è ripetuto: in pieno controllo fino alla pausa, l’Acb ha di nuovo amministrato malamente le battute conclusive dell’incontro sciupando due punti d’oro in ottica classifica. Nel caldo torrido del Comunale la compagine sopracenerina è infatti stata fermata sull’1-1 dall’Étoile Carouge. L’incontro si era incanalato su binari favorevoli grazie a Chacón, ma il rigore causato da Berbic ha compromesso il risultato e il bottino (ancora fra l’altro in attesa del responso della Swiss Football League su quei sette, pardon otto, giocatori non formati localmente) finora messo nel carniere.

A dimostrarsi maggiormente intenzionati a conquistare la vittoria sono comunque stati Mihajlovic e compagni, impossessatisi subito della zona presieduta da Signori António su intuizione di Sangare. Il traversone del 25enne liberiano è stato mal interpretato da Zoukit pescando i piedi di L’ghoul, capace tuttavia solo di colpire l’esterno della rete. I padroni di casa hanno sfruttato la corsia di sinistra e la rapidità del fresco innesto Chukwuemeka, da rivedere nei sedici metri. Dal canto loro i romandi sono parsi capirci poco, o addirittura nulla, sbagliando l’inimmaginabile (senza essere pressati) al punto da interrogarsi su come abbiano fatto a comandare il campionato in queste due giornate. Completamente in affanno, la compagine stellata non è infatti mai riusciti a compiere due passaggi consecutivi rischiando a più riprese di combinare la classica frittata quando il pallone era in possesso dell’estremo difensore. Il ritmo è stato però tartarughesco su ambo i fronti, complice il caldo. E, allora, dal nulla, Sauter ha recuperato la sfera nella zona mediana del campo illuminando a mo’ di fiaccola olimpica il cammino di Chacón. Il fantasista uruguaiano si è indirizzato tutto solo dinanzi ad António, depositando comodamente nell’angolino.

Nella ripresa la compagine ospite ha cambiato registro, procurandosi subito una triplice occasione nel giro di pochissimi secondi: la conclusione a botta sicura di Correia e i due tap-in di Maouche sono però stati fermati dall’eccellente Berbic (coadiuvato sulla linea da Gorga). I romandi hanno premuto alla ricerca della rete del pareggio, senza mai veramente impensierire l’ex bianconero. Dal canto suo l’Acb si è limitato a controllare il pallone, sfruttando le ripartenze in contropiede grazie a Neelakandan. A suon di finte, il ticinese ha ubriacato l’Étoile Carouge ma non è riuscito a raddoppiare lo scarto. Da segnalare allora l’infortunio occorso a Sörensen, accasciatosi visibilmente dolorante a terra da poco entrato in campo. Il 23enne di Monte Carasso è uscito in lacrime facendo temere il peggio. Sì, perché l’immagine ricorda e parecchio quanto successo l’anno scorso a Yverdon, quando si ruppe il crociato destro. La speranza è che si tratti di nulla di troppo serio. Finita l'interruzione, le coordinate della sfida sono cambiate nelle battute conclusive allorché l’arbitro ha mandato su tutte le furie il pubblico – che ha chiamato nei peggior modi Huwiler – concedendo l’estrema punizione alla squadra di Ursea. Fin lì perfetto, Berbic ha calcolato male i tempi del suo intervento arrestando in modo falloso la corsa di Nvendo. E, così, Rüfli ha strozzato in gola l’urlo di gioia del Comunale impattando di nuovo il risultato.

‘È necessario migliorare nelle battute conclusive’

La compagine romanda è parsa tutto fuorché imbattibile, ma è bastato il classico episodio (come fra l’altro già successo a Nyon) a sancire la spartizione della posta. «Il risultato è amarissimo perché siamo entrati determinati a vincere: volevamo e meritavamo i tre punti. È peccato», ha spiegato Ranjan Neelakandan. L’Étoile Carouge comandava la classifica. Non era lecito attendersi qualcosa di più, meno remissività? «La squadra era consapevole di avere le qualità necessarie a dominare questo incontro, perciò abbiamo controllato il match sin dalle battute iniziali». Il rammarico è di non essere riusciti a chiudere anzitempo la sfida, come invece chiesto più volte da capitan Mihajlovic. «Il calcio è di facile lettura, spesso una rete di scarto non è sufficiente. Quando hai le occasioni per aumentare il divario bisogna sfruttarle, altrimenti un episodio può cambiare la partita». L’Acb non è inoltre quasi mai stato capace di saltar l’uomo, eccezion fatta il ticinese. «D’altronde questo è il mio compito. Non sono comunque soddisfatto del mio contributo perché gioco troppo lontano dalla porta. I dribbling mi permettono di fare un passo in avanti, ma non di attaccare l’area». Un aspetto, che intende risolvere il più rapidamente possibile, da ricondurre alla mancanza di minutaggio. «Non disputo novanta minuti da parecchio e, questo, influisce sulla lucidità in campo. Mi alleno duramente così da cercare di sbloccarmi». Il match di sabato era comunque il suo esordio stagionale causa qualche acciacco riscontrato nel mese di luglio e non ancora sistemato. «Ho ripreso a faticare questa settimana. Non è facile rientrare così di botto, ma nel calcio bisogna essere rapidi e soddisfare ogni richiesta del mister. Ora mi riposerò e cercherò di recuperare in vista del prossimo weekend». I punti finora conquistati non rispecchiano le prestazioni del Bellinzona. «È necessario migliorare la gestione dell’incontro nella ripresa e in generale delle battute conclusive, spesso delicate. Lo staff tecnico deve saper leggere queste situazioni, evitando in questo modo d’incappare in qualche ingenuità. Sarà una lezione da imparare». Neelakandan ha infine smorzato le polemiche sul rigore, affermando che «non sono una persona che si fossilizza su questo. Cerco piuttosto di concentrami sul campo».

Bellinzona - Étoile Carouge (1-0) 1-1
Reti:
19’ Chacón 1-0, 90’ Rüfli (su rigore) 1-1.
Bellinzona: Berbic; Mihajlovic, Sauter, Gorga, Richard; Sangare, Nkama, Chukwuemeka (59’ Neelakandan), Chacón, L’ghoul (71’ Centinaro); Nivokazi (71’ Sörensen, 75’ Zimmermann).
Étoile Carouge: António; Oberli, Zoukit, Felder, Rüfli (90+1’ Magnin); Caslei, Chappuis, Maouche (59’ Sestito); Vieira (68’ Traore), Nvendo, Correia (59’ Hysenaj).
Arbitro: Huwiler.
Note: 682 spettatori. Ammoniti: 12’ Vieira, 45+3’ Chappuis, 52’ Oberli, 60’ Chacón. Bellinzona senza Gloor (squalificato); Étoile Carouge senza Ninte e Zbinden (infortunati).

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