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Corteggiato da molti club, Zanotti ha occhi solo per il Lugano

Il laterale italiano, bianconero fino al 2028: ‘Ho percepito la fiducia del club. Avanti passo dopo passo, raggiungeremo traguardi importanti’

Mattia Bottani contro Mattia Zanotti: un duello che quest’anno non si ripeterà più
18 luglio 2024
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Dopo una sola stagione trascorsa a San Gallo, condita da 35 presenze, 3 gol e 5 assist, Mattia Zanotti è diventato uno dei pezzi pregiati del mercato estivo, a maggior ragione per un ruolo di laterale basso sempre più importante nell’economia del calcio moderno. A togliere il 21enne bresciano dalla lista della spesa di numerose società ci ha pensato il Lugano, con Carlos da Silva capace di convincerlo a sottoscrivere un contratto fino al 2028, riscattandolo a titolo definitivo dall’Inter per la somma non indifferente di due milioni e mezzo di euro. Investimento importante significa responsabilità pesante? «La consapevolezza di avere un compito da svolgere e di doverlo fare il meglio possibile esiste, è ovvio. Tuttavia, non credo si possa parlare di pressione, quella la lascio agli altri. Al contrario, ho percepito grande fiducia da parte di tutti, mi hanno voluto fortemente e questo ha condizionato la mia scelta».

Quando un anno fa aveva deciso di lasciare l’Italia e l’Inter per accasarsi a San Gallo, aveva chiesto consiglio a Willy Gnonto, con il quale aveva militato nelle giovanili nerazzurre, e a Emmanuel Latte Lath, ex attaccante al Kybunpark… «Quando arrivai in Svizzera, non avevo alcuna aspettativa, in quanto non conoscevo nulla del campionato di Super League. Gnonto e Latte Lath, però, mi avevano consigliato di provare l’esperienza, perché il campionato era molto interessante e competitivo. E infatti sono rimasto piacevolmente sorpreso, ho trovato un calcio giocato ad alta intensità, cosa che a me piace tanto, un calcio molto più libero dal profilo tattico. Il mio desiderio era di imparare cose nuove e posso dire che il mio primo anno in Svizzera è stato molto positivo. Ho trovato un ambiente incredibile e continuerò a ringraziare San Gallo per quanto mi ha dato. L’aspetto negativo? Il tedesco, lasciamo stare…».

Da San Gallo a Lugano, altre sponsorizzazioni… «Ho chiesto a Guidotti e a Muci alcune dritte sull’ambiente bianconero e loro sono stati molto positivi: clima familiare e società al top. Il resto lo hanno fatto Carlos da Silva e Mattia Croci-Torti, i quali mi hanno convinto ad accettare la proposta».

Sul piatto della bilancia hanno pesato anche altre due considerazioni… «La prima è la possibilità di disputare la Champions League e l’opportunità di qualificarci – e dovremmo riuscirci – per una delle tre League Phase (fosse rimasto a San Gallo, si sarebbe dovuto accontentare delle qualificazioni di Conference League, ndr). Si tratta di un momento di crescita importante. Scendere in campo ogni tre-quattro giorni è molto motivante. Il secondo aspetto alla base della mia decisione è legato al gioco del Lugano. Mi piaceva come stava in campo nella passata stagione e mi piace come lo stiamo facendo adesso. È uno stile di gioco molto offensivo e moderno, nel quale gli esterni possono salire molto. Ciò che Croci-Torti mi ha detto in merito ai suoi progetti, mi ha senz’altro motivato a scegliere il trasferimento al Sud delle Alpi».

L’Inter ha ceduto Zanotti ai bianconeri a titolo definitivo, senza opzione per un futuro riscatto a prezzo favorevole. Il fatto che il club nerazzurro non abbia creduto fino in fondo nelle sue qualità, per Zanotti non rappresenta motivo di amarezza… «Non sono affatto rimasto deluso. Dal mio punto di vista il trasferimento definitivo a Lugano rappresenta uno step importante nella mia carriera. Percepisco la fiducia da parte di una società che ha compiuto un investimento importante sulla mia persona e che, di conseguenza, è pronta a puntare sul mio nome. Questa fiducia rappresenta l’aspetto più importante di tutta l’operazione».

Mercoledì, nel corso della presentazione ufficiale della stagione, il direttore sportivo Carlos da Silva ha elencato gli obiettivi stagionali, tra i quali spicca un top 3 al termine del campionato di Super League. E nei primi tre posti, va da sé, c’è pure quello di campione svizzero. Mattia Zanotti si dice pronto… «Le pressioni le creano gli altri, noi dobbiamo focalizzare la nostra concentrazione giorno dopo giorno, partita dopo partita. Non possiamo nascondere di essere una squadra forte, tuttavia non è il caso di perdersi in voli pindarici, il primo obiettivo è di partire con il piede giusto sabato sera contro il Grasshopper».

Cavallette che sono, tra l’altro, la squadra alla quale Zanotti ha realizzato la sua prima rete in Svizzera, lo scorso 28 ottobre, in una partita nella quale ha pure fornito due assist. Per l’eventuale esordio in bianconero, non poteva esserci avversario migliore… «Ho iniziato gli allenamenti con la squadra soltanto lunedì, per cui sull’inserimento c’è ancora del lavoro da fare, anche perché non è mai facile integrarsi in un gruppo già consolidato. Dal punto di vista fisico, per ora non ho raggiunto il 100%, ma piano piano arriveremo alla forma migliore. Resto comunque a disposizione delle scelte del mister, pronto a scendere in campo in qualsiasi ruolo lui scelga, anche perché sono uno al quale piace fare nuove esperienze, convinto che da ognuna di esse ci sia qualcosa da imparare. A ogni modo, nasco laterale destro e ho praticamente sempre giocato in quella posizione, eventualmente anche quale quinto in una difesa a tre».

Per il momento, ha legato soprattutto con i compagni che parlano italiano (Bottani, Macek, El Wafi…), «ma poi, dopo un’iniziale timidezza, sono uno che si apre facilmente». Tra i difensori che più lo hanno colpito ai recenti Europei ne cita uno in particolare: «Premetto di aver visto poche partite, ma comunque mi ha impressionato Riccardo Calafiori, per quanto non sia un laterale puro: un ragazzo giovane con quella personalità non lo trovi tutti i giorni, averlo come esempio è molto importante. Se spero di ripetere il suo percorso e utilizzare la Super League quale trampolino di lancio? Non voglio mettere il carro davanti ai buoi. Vedremo come si svilupperà la mia carriera, per il momento tutta la mia concentrazione è focalizzata sull'esordio di sabato sera».

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