Calcio

Niente Europeo per Bislimi e Hajdari

I due luganesi sono stati purtroppo già tagliati dal selezionatore Murat Yakin

6 giugno 2024
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Murat Yakin e il suo staff tecnico hanno effettuato il secondo taglio della rosa dopo la penultima amichevole pre-Europeo, giocata e vinta 4-0 martedì a Lucerna contro l’Estonia. Fra i quattro nomi eliminati figurano purtroppo anche quelli dei luganesi Uran Bislimi (centrocampista) e Albian Hajdari (difensore), impegnati coi bianconeri fino a domenica scorsa. «Abbiamo concordato con loro che non si recheranno a San Gallo per i restanti giorni del pre-camp», ha spiegato il selezionatore, «e che si terranno in forma individualmente in modo da essere pronti se avremo bisogno di loro durante il torneo».

Gli altri due giocatori tagliati sono Filip Ugrinic e Kevin Mbabu, che hanno lasciato il ritiro della Nazionale già ieri. «Hanno dato un contributo esemplare sia dentro che fuori dal campo», ha detto Yakin, «e hanno contribuito a garantire che qualità e intensità degli ultimi giorni di allenamento fossero molto elevate. Ho preferito altri giocatori nelle loro posizioni per ragioni tattiche e strategiche. Filip ha molta concorrenza a centrocampo. Al posto di Mbabu, ho preferito Stergiou sul lato destro della difesa: lui ha coronato la sua buona stagione a Stoccarda con la qualificazione alla Champions League, e può essere schierato sia nei tre dietro come centrale sia in altri moduli sulla fascia destra». Anche Mbabu e Ugrinic, come Hajdari e Bislimi, resteranno disponibili come picchetto. Come concordato all’inizio, anche i portieri Loretz e Keller hanno lasciato la squadra martedì, subito dopo la partita di Lucerna. Ciò significa che c’è ancora un posto da occupare nella rosa definitiva per i Campionati europei. L’Asf deve comunicare alla Uefa l’elenco definitivo entro le ore 23.59 di venerdì 7 giugno. Se un giocatore dovesse infortunarsi prima della prima partita del girone, potrà essere nominato un suo sostituto. Nel frattempo, si sono uniti alla squadra il portiere Gregor Kobel (che ha giocato la finale di Champions League col suo Borussia Dortmund) e il luganese Renato Steffen, reduce dalla sconfitta del Wankdorf in Coppa Svizzera contro il Servette.

I migliori contro l’Estonia

Il successo di martedì sugli estoni ha permesso di mettersi in mostra soprattutto ad Amdouni, Ndoye e Zuber. I primi due si sono in pratica garantiti la conferma nella formazione iniziale che sabato 15 giugno a Colonia (ore 15) affronterà l’Ungheria nella gara d’esordio dell’Europeo. Nel 2021, a Baku, la Svizzera aveva pareggiato all’esordio contro il Galles – un risultato non certo positivo – eppure riuscì poi a disputare un buon torneo. Vincere contro i magiari non sarà dunque obbligatorio, ma sarebbe comunque auspicabile, e Yakin lo sa bene. Tutto indica, come detto, che Ndoye e Amdouni saranno titolari contro gli eredi di Puskás. Ndoye, del resto, sulla fascia sinistra pare ormai imprescindibile. «Dan è cresciuto moltissimo da quando gioca nel Bologna», ha detto il Ct. «Gestisce molto bene i tempi, è veloce e crea gioco. Inoltre, è sempre più disciplinato nella fase difensiva».

Amdouni, entrato in campo martedì sera dopo l’intervallo al posto del debuttante Duah, si è rivelato decisivo. Dapprima ha segnato la rete del 2-0, e poi una sua azione ha fruttato il calcio di rigore del 4-0. «Steven ha ritrovato fiducia in sé stesso», ha commentato Yakin. Complimenti al ginevrino sono giunti anche da Benjamin Huggel, ex nazionale rossocrociato e ora consulente per Srf: «Sono un suo grande estimatore», ha detto, «e non capisco perché lo scorso autunno Yakin non avesse più fiducia in lui».

Quale modulo vedremo?

Difficile che il 15 giugno sia pronto a scendere in campo Breel Embolo. «Il suo recupero procede bene», ha spiegato il Ct, «ha grande motivazione e addirittura dobbiamo frenarlo un po’». Sarà dunque Amdouni a giocare centravanti contro i magiari. Ancora non si sa, per contro, se in attacco – oltre a lui – ci saranno altri due uomini o soltanto uno. Contro l’Estonia, Yakin ha schierato tre punte, con un centravanti e Shaqiri e Zuber sulle fasce. C’è però da immaginare che in Germania, davanti ad avversari più forti, il modulo più probabile sarà il 3-5-2.

Aurore della prima rete martedì a Lucerna - gran bel destro potente sotto la traversa - Zuber è tornato alla ribalta dopo quasi un anno d’assenza. «Ho 32 anni», ha detto lo zurighese dell’Aek Atene, «e in campo do sempre tutto. Yakin mi conosce da una vita, abbiamo un passato comune al Grasshopper, lui sa di poter contare su di me». Del resto, Steven ha già dimostrato di sapersi rendere molto utile nella fase finale di un grande torneo. Al Mondiale 2018 fu lui a segnare di testa la rete del pareggio contro il Brasiie, e nel 2021, all’Europeo, ha invece fornito preziosi assist. «Zuber, è vero, contro l’Estonia ha giocato solo un tempo», ha detto Murat, «ma ci eravamo accordati già prima. Il suo lavoro l’ha svolto molto bene». Tanto da rimescolare, e non poco, le carte del reparto offensivo.

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