CALCIO

Bastano dieci minuti per battere il Losanna

Ottava vittoria in nove partite per il Lugano che chiude la pendenza già in entrata di partita con le reti di Bislimi e Grgic

(Il colpo di testa di Anto Grgic per il 2-0)
20 aprile 2024
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Prosegue l'impressionante striscia positiva del Lugano. Per ottenere la ottava vittoria in nove partite (alle quali va aggiunto anche il successo nei quarti di finale di Coppa), sono bastati 10’. Quelli necessari per mettere sotto il Losanna con le reti di Bislimi al 4’ e di Grgic al 10’. Poi, tanto controllo, pochissimi rischi corsi, un gol annullato a Celar e qualche occasione che sarebbe stato possibile sfruttare meglio (due rigori sbagliati in un minuto!). Ma poco importa, in questo finale di stagione contano soltanto i punti raccolti al 90’ e il Lugano ha risposto in maniera convincente al successo del Servette, ciò che gli permette di mantenere il secondo posto in classifica e di aspettare con fiducia e tranquillità l’impegno di domani dello Young Boys a Winterthur

Il tecnico bianconero è costretto a fare a meno di Mattia Bottani, nemmeno portato in panchina per un leggero risentimento muscolare accusato venerdì in allenamento: in un momento così delicato della stagione, rischiare sarebbe da incoscienti. Non sono a disposizione nemmeno gli squalificati Belhadj (il primo dei due turni rimediati con l’espulsione diretta contro il Grasshopper) ed El Wafi. Croci-Torti decide di partire con una difesa a tre, guidata al centro da Mai e con Doumbia braccetto destro, mentre in attacco il posto di Bottani lo prende Yanis Cimignani.

Il Lugano parte a spron battuto. Sono passati appena quattro giri d’orologio, quando un centro rasoterra di Cimignani viene sbucciato contemporaneamente da Celar e da Dabanli, favorendo in tal modo la conclusione a botta sicura di Bislimi, appostato sul secondo palo. Al 9’ bianconeri vicini al raddoppio: Sabbatini si fa trovare libero in aera da un servizio di Steffen, ma invece di concludere al volo prova un ultimo dribbling che però non gli riesce. Poco male davvero, perché al 10’ Grgic cede palla a Bislimi per poi andare a ricevere il lancio di ritorno del compagno di reparto. L’ex Sion sceglie la soluzione più difficile e invece di mettere palla a terra piazza la sfera sul palo lontano della porta di Letica con un preciso colpo di testa per il gol del raddoppio, il suo primo stagionale in Super League. Inizio migliore non poteva esserci.

Il Losanna, colpito a freddo, prova a scuotersi e a reagire, ma nonostante un’accentuata aggressività, nella prima mezz’ora non arriva praticamente mai dalle parti di Saipi, mentre i padroni di casa si rendono pericolosi con alcune ripartenze. Come al 30’, quando Steffen entra in area dalla destra e mette un pallone per Celar che si coordina e batte di prima intenzione, ma la sfera gli scappa sopra la traversa anche se non di molto. Al 39’ si fa vivo anche il Losanna, approfittando di un errore nell’uscita palla al piede dal basso (non il primo, invero): la conclusione da fuori area di Custodio è però bloccata con sicurezza da Saipi. Il primo tempo si chiude (43’) con Bislimi che ruba palla sulla tre-quarti, Sabbatini la serve a Steffen che entra in area e prova il colpo da biliardo sul palo lontano, con la sfera che esce per questione di centimetri.

Dopo la pausa, il Losanna torna in campo con il gioiellino Simone Pafundi (classe 2006) e prova a prendere subito per la gola i bianconeri con un pressing che disturba la costruzione della manovra. Il Lugano controlla senza troppi problemi e quando può prova a pungere, come al 62’, quando alla conclusione da fuori area ci va Doumbia: palla rasoterra, ma non sufficientemente angolata per battere Letica. Al 70’ il Lugano va in rete per la terza volta, con una deviazione di petto di Celar su cross dalla linea di fondo di Valenzuela: dopo il check al Var, però, il gol viene annullato per un presunto fallo di mano dell'attaccante sloveno.

Scampato il pericolo, il Losanna prova ad approfittarne per ridurre lo scarto. Al 73’ Saipi è costretto ad intervenire in tuffo per disinnescare una punizione dal limite ben calciata da Pafundi.

Al 94’ il Lugano potrebbe chiudere con il 3-0 per un fallo in aera di Dussene ai danni di Steffen: l’argoviese va sul dischetto e ha la pessima idea di provare il cucchiaio, con Letica che non si muove e para facilmente. Luca Cibelli, però, vede un irregolare spostamento in avanti del portiere vodese e fa ripetere la battuta. Si presenta ancora Steffen che sceglie l’angolino alla destra del portiere, ma Letica intuisce e para un secondo rigore nel giro di un minuto. Per fortuna, l’episodio non era decisivo e il Lugano si può godere una vittoria con la quale chiude nel migliore dei modi la regular season e si proietta con il morale alle stelle alla semifinale di Coppa Svizzera di sabato prossimo a Sion.

Lugano - Losanna (2-0) 2-0

Reti: 4’ Bislimi 1-0. 10’ Grgic 2-0

Lugano: Saipi; Doumbia, Mai, Hajdari; Grgic, Valenzuela; Steffen, Bislimi (84’ Aliseda), Sabbatini (77’ Macek), Cimignani (68’ Mahou); Celar (77’ Vladi)

Losanna: Letica; Giger, Doussene, Dabanli (56’ Szalai), Poaty; Sanches (46’ Roche), Custodio, Bernede; Ilie (56’ Kablan), Sène (86’ Taraoré), Diabaté (46’ Pafundi)

Arbitro: Cibelli

Note: 3’653 spettatori. Lugano senza gli squalificati Belhadj ed El Wafi e gli infortunati Hajrizi, Berbic e Przybylko; Losanna senza Labeau (squalificato), Coyle, Kalu, Rrudhani (infortunati). Ammoniti: 66’ Custodio. 66’ Pafundi. 75’ Doumbia. 75’ Grgic. 78’ Szalai. 94’ Dussene