L’andata dei quarti di Champions in terra francese illuminata dai due gol di Raphinha. A Madrid, invece, l'Atletico batte il Borussia Dortmund
Sono dei quarti di Champions League spettacolari, che regalano emozioni e spettacolo. Al Parco dei Principi di Parigi, blindato per le minacce di attentati da parte dell’Isis, un Psg dai due volti va sotto, rimonta e poi viene a sua volta rimontato dal Barcellona in una gara dai ritmi altissimi che finisce 3-2 per i catalani. Se quella tra Real Madrid e Manchester City è stata definita una finale anticipata, quella tra i parigini e i catalani non è certo da meno.
I padroni di casa partono forti con Mbappé e Asensio che fanno valere tecnica e velocità e si presentano più volte dalle parti di Ter Stegen. Nella prima mezzora il gioco è tutto nelle mani dei francesi che però non riescono a passare. Il Barça è attento a chiudere gli spazi agli attaccanti avversari. Ma, grazie al palleggio a centrocampo, i blaugrana riescono passo dopo passo ad alzare il proprio baricentro. La svolta arriva al 37’ quando Raphinha, in una serata di grazia, realizza l’1-0 su assist di Yamal. Lewandowski allarga sulla destra per il giovane talento che di esterno crossa al centro; Donnarumma sfiora in uscita ma sul pallone arriva Raphinha che calcia in rete a porta vuota. Yamal è uno dei campioni più attesi ma per lui, al di là dell’assist indiretto, questa di Parigi è una serata storta al punto da venire sostituito nella ripresa.
Il Psg accusa il colpo. La squadra di Xavi prova ad approfittarne: Lewandowski tiene alta la squadra e smista palloni per i compagni. Il 2-0 non arriva ma l’impressione è che la partita sia passata nelle mani degli ospiti. E invece nella ripresa il Psg entra in campo trasformato: pressione altissima con gli spagnoli paralizzati nella propria metà campo. Al 3’ del secondo tempo l’1-1: Mbappé recupera incredibilmente un pallone che sembra destinato al fondo e mette in mezzo; la difesa del Barcellona è in affanno e respinge male. Pallone sui piedi di Dembelé che non perdona. I francesi pressano ancora. Dopo 3’ arriva il 2-1. Vitinha, mandato in campo da Luis Enrique a inizio ripresa, prova un inserimento in area che Fabian Ruiz intuisce. Palla allo stesso Vitinha che ribalta il match.
Il Barcellona sembra paralizzato. Xavi effettua due cambi che danno la scossa ai blaugrana. Al 17’ entra Pedri. Il suo primo pallone toccato è un assist che scavalca i difensori parigini: Raphinha si invola e batte al volo. Nulla da fare per Donnarumma: 2-2. Il Psg sembra spegnersi. Le squadre si allungano: occasioni per tutte. La squadra di Luis Enrique recrimina per una traversa e un palo che negano alla sua squadra il gol. Il Barcellona ci crede di più. Al 32’ calcio d’angolo per i blaugrana. I difensori del Paris St. Germain si piazzano male: ne approfitta Christensen, che di testa regala la partita ai catalani.
Nell'altra sfida del mercoledì, l'Atletico Madrid sconfigge invece di misura i tedeschi del Borussia Dortmund: di De Paul (al 4‘), Lino (al 32’ Lino e Haller (all'81') le tre reti.