Domenica il Lugano affronta il Servette nell'ultima partita prima della pausa invernale. Croci-Torti: ‘Siamo alla frutta, dobbiamo stringere i denti’
Ancora 90’, poi, finalmente, il meritato riposo. Peraltro brevissimo, perché il 2 gennaio inizieranno gli allenamenti con lo stage in programma a Benidorm (fino al 10 gennaio), in vista della ripresa del campionato prevista già il 20 gennaio contro lo Stade Losanna. La pausa cade come il cacio sui maccheroni per un Lugano che si è spremuto all’inverosimile in un autunno caratterizzato, oltre che dagli impegni in Super League, pure da otto partite europee (sei di Conference, più due di playoff di Europa League), praticamente tutte in trasferta, visto che il Letzigrund ha sostituito Cornaredo per gli impegni casalinghi. E non è un caso se nei quattro impegni continentali disputati sulle sponde della Limmat – peraltro in uno stadio frequentato soprattutto dai tifosi delle squadre avversarie – i bianconeri hanno racimolato soltanto un punto, quello con il Bodö/Glimt (0-0): l'impossibilità di poter giocare a Cornaredo, come già sperimentato nelle precedenti due campagne continentali, ha avuto un peso non indifferente sul rendimento complessivo della squadra.
Il gruppo di Mattia Croci-Torti ha bisogno di tirare il fiato, ma prima di poterlo fare rimane una pendenza da sbrogliare, quella della trasferta a Ginevra per affrontare un Servette al quarto posto in classifica con cinque punti di vantaggio nei confronti dei bianconeri. Nel primo faccia a faccia tra le due formazioni reduci da un giovedì continentale, i granata si erano imposti a sorpresa e quelli rimangono tre punti persi che il tecnico momò non è ancora riuscito a digerire. E proprio come l’8 ottobre, anche stavolta la compagine ginevrina è reduce da un giovedì nero: due mesi fa ne aveva beccate quattro all’Olimpico di Roma, stavolta rientra con lo stesso punteggio punitivo da Praga. Il Lugano, per contro, era tornato da Istanbul con una vittoria in rimonta per 3-2 contro il Besiktas, tre punti che ha poi riconsegnato ai turchi giovedì al Letzigrund nella sua ultima apparizione europea (almeno per questa stagione).
Servette e Lugano – lo dimostrano i risultati in Super League e in Europa – si equivalgono sia come valore, sia come livello di energia rimasto nelle rispettive batterie. Se non fosse che i granata hanno avuto la possibilità di applicare un maggiore turnover, impedito a Croci-Torti dall’affollata frequentazione dell’infermeria societaria. E ai bordi del Lemano, oltre ai soliti noti, in predicato di rientrare solamente a gennaio (Bottani, Osigwe, Valenzuela, Aliseda, Grgic e Marques), sulla lista degli indisponibili si aggiungono Hajrizi e Bislimi (squalificati), oltre a Belhadj, vittima contro il Besiktas di un risentimento muscolare. Insomma, come ha affermato il mister bianconero al termine della sfida di giovedì, «siamo alla frutta, ma è il momento di stringere i denti, cerchiamo di non mollare fino a domenica. Ottenere un risultato utile prima delle vacanze è importante».
Da segnalare che la sfida dello Stade de Genève si disputerà a porte chiuse. Si tratta di una delle misure contenute in un provvedimento che le autorità dei due cantoni hanno adottato a seguito dei gravi disordini scoppiati allo Stade de la Tuilière lo scorso 9 dicembre in occasione del derby tra Losanna e Servette. Di conseguenza, alle casse dello stadio ginevrino non saranno in vendita biglietti. Soltanto chi era già in possesso di un regolare tagliando d'entrata prima della decisione governativa potrà regolarmente accedere agli spalti.
Nella fase a eliminazione diretta delle competizioni europee, a partire da febbraio la Svizzera sarà rappresentata da due squadre: Young Boys in Europa League, Servette in Conference League. Un evento che non accadeva da otto anni, ma che è stato ottenuto al termine di una fase a gironi piuttosto anonima. Eccezion fatta per la vittoria del Lugano in Turchia contro il Besiktas e il pareggio casalingo del Servette con la Roma, il percorso delle tre compagini elvetiche è stato privo di exploit. I bianconeri hanno comunque fatto un tragitto molto simile a quello delle due rivali di Super League, senza però avere a disposizione la rete di salvataggio di una quarta competizione continentale dalla quale essere ripescati. Young Boys e Servette hanno fatto il minimo indispensabile con una vittoria e un pareggio sia per i bernesi contro la Stella rossa Belgrado, sia per i ginevrini contro lo Sheriff Tiraspol. Risultati sufficienti per permettere loro di chiudere al terzo posto – peraltro lontanissimi dalle due qualificate – e garantirsi una primavera europea uno scalino più in basso rispetto a dove avevano iniziato. In totale, il terzetto elvetico ha disputato 18 partite, raccogliendo soltanto 13 punti sui possibili 54, con una differenza reti di 17-40.
Risultati che non hanno ovviamente permesso di scalare la classifica Uefa che determina il numero di squadre per nazione ammesse alle Coppe. Tra le prime 16, soltanto l’Austria ha ottenuto meno punti della Svizzera, attualmente al 12° posto. La Super League rimane assai più lontana da un posto diretto per la Champions League (primi dieci posti del ranking) di quanto non lo sia dalla perdita di uno dei cinque ticket continentali a lei assegnati (16° posto).
Per questo motivo, sarà molto importante il cammino che Young Boys e Servette sapranno compiere nella fase a eliminazione diretta. Lunedì a Nyon sarà effettuato il sorteggio di quelli che vengono definiti playoff (in pratica i 16esimi di finale tra le seconde di gruppo e le otto ripescate dalla competizione superiore, le vincitrici dei gironi entreranno in lizza soltanto negli ottavi di finale). Lo Young Boys affronterà una delle otto seconde di gruppo, tra le quali figura il Rennes dell’ex Fabian Rieder, la Roma, il Marsiglia, ma anche il Karabakh; il Servette avrà avversari sulla carta più abbordabili (Ludogorets, Bodö/Glimt), ma potrebbe pure cadere sull'Eintracht Francoforte. Per entrambe le compagini elvetiche, la sfida d’andata si disputerà in casa il 15 febbraio, ciò significa che il passaggio agli ottavi di finale si deciderà il 22 febbraio in trasferta.