CALCIO

Non c'è partita per un Lugano stanco e decimato

Lo Zurigo si impone 3-0 a Cornaredo con le reti di Okita, Katic e Marchesano. Bianconeri praticamente mai in partita

12 novembre 2023
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Quarta sconfitta nelle ultime cinque di campionato per il Lugano, battuto 3-0 a Cornaredo dallo Zurigo. A dire il vero, quello tra bianconeri e tigurini si è rivelato un confronto improponibile: troppo stanca e decimata dalle assenze la squadra di casa, al completo e molto più fresca quella ospite. La compagine di Croci-Torti ci ha provato e dal profilo dell’impegno non le si può rimproverare nulla, tuttavia le assenze di Saipi, Marques, Bottani, Celar, Grgic, Osigwe, Valenzuela e Vladi erano davvero troppe per sperare di poter competere ad armi più o meno pari.

Al 6’ lo Zurigo si fa pericoloso una prima volta con una conclusione di Conceicao, dopo controllo errato di Espinoza. Deana è subito decisivo e devia quel tanto che basta per mandare la sfera in corner. Replica il Lugano al 10’: Hajdari ci prova dalla lunga distanza, l'intento è apprezzabile, ma la sfera si spegne al lato, anche se non di molto. Un minuto dopo, Deana si addormenta in fase di rilancio e rischia grosso sul pressing di Okita e Conceicao, ma per sua fortuna la palla schizza in calcio d’angolo.

Al 14’ lo Zurigo passa per la prima volta: Arigoni sceglie l’angolo sbagliato per intervenire su Guerrero che lo salta e tocca al limite dell’area per il liberissimo Okita, il cui tiro piazzato finisce nell’angolino basso alla sinistra di Deana. Al 33’ cade puntuale il gol del raddoppio e, ancora una volta, si tratta del frutto di una palla ferma. Il corner battuto da Conceicao è dapprima respinto da Sabbatini ancora sui piedi del portoghese che propone un secondo cross, sul quale interviene di testa (e in maniera piuttosto casuale) Kamberi e il pallone finisce in rete, nonostante il disperato tentativo di rinvio di El Wafi. Poco prima della pausa, botta e risposta, dapprima con una conclusione di Cimignani finita in bocca a Brecher, poi, sul capovolgimento di fronte, con un tiro di Conceicao sul quale Deana si distende per la decisiva parata.

Alla pausa, Croci-Torti decide di rivoluzionare la squadra: toglie Sabbatini, Babic, Espinoza e Bislimi per mandare in campo Mahou, Steffen, Belhadj e il rientrante Aliseda. Il Lugano prova subito a premere e si costruisce una buona occasione al 52’ con la conclusione dal limite sulla cui traiettoria si inserisce un difensore per mandare la sfera in angolo. Nonostante la chance capitata sui piedi del nazionale rossocrociato, il Lugano fatica ad arrivare dalle parti di Brecher, anche perché le imprecisioni nella costruzione della manovra continuano a essere troppe. Lo Zurigo si difende e cerca di ripartire in velocità, senza peraltro riuscire a sollecitare Deana.

Al 75’ su Cornaredo cala il gelo. In una mischia in area bianconera, Deana salva due volte, ma si becca anche una ginocchiata involontaria da parte di Belhadj proprio sotto la mascella. Il portiere rimane a terra e subito i compagni di difesa chiamano con insistenza l'intervento dei sanitari. Dopo oltre cinque minuti di cure, Deana si rialza ed esce dal campo. Siccome Croci-Torti aveva appena effettuato la quinta sostituzione (Nkama per El Wafi), a difesa della porta bianconera ci deve andare Mai. Nella circostanza, una nota di merito anche per gli scatenati tifosi zurighesi che occupavano la curva sud, proprio alle spalle di Deana: per tutti i 90’ non hanno smesso un solo minuto di cantare e saltare, ma con il portiere bianconero a terra hanno rinfoderato le numerose bandiere e sono rimasti in assoluto silenzio fino a quando lo sfortunato estremo difensore ha lasciato il campo. E all’88’ arriva anche il gol del 3-0, firmato dal subentrato Marchesano, con una conclusione deviata da Hajdari e che non ha lasciato scampo a Mai. Da segnalare, prima del triplice fischio finale, il palo colpito da Mahou al 96’, a dimostrazione di come, in questo periodo, il Lugano non goda dei favori della dea bendata.