CALCIO

Dall'Europa alla Super League, il tragitto è pieno di inciampi

Il Lugano ospita domenica lo Young Boys per cercare di invertire la tendenza che lo vuole sempre sconfitto al rientro dal palcoscenico continentale

27 ottobre 2023
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Chi temeva che per il Lugano gli impegni in Europa potessero essere pagati con moneta sonante alla casa della Super League, ci aveva visto lungo, almeno fino a ora. I bianconeri sono stati sin qui impegnati cinque volte sul palcoscenico continentale – portando a casa risultati di un certo rilievo –, ma hanno dovuto fare i conti con una rosa non sempre all'altezza (leggi capitolo infortuni) e con la poca dimestichezza, sia mentale sia fisica, nel passare da un teatro all'altro, gestendo stress, viaggi e fatica. Se escludiamo il primo impegno europeo, quello di Bruxelles contro l'Union Sainte-Gilloise, al quale aveva fatto seguito un weekend di riposo per il rinvio della sfida con il Basilea, negli altri tre ritorni alla realtà della Super League dopo il giovedì continentale, la squadra di Croci-Torti ha sempre pagato dazio: 3-2 a Lucerna, 4-1 a Berna e 0-1 contro il Servette a Cornaredo. Domenica i bianconeri avranno una nuova opportunità per invertire la tendenza, tuttavia lo dovranno fare, una volta di più, contro la compagine più forte della Svizzera, uno Young Boys che mercoledì al Wankdorf ha tenuto in scacco il Manchester City per un'ora. Rispetto al 4-1 del 24 settembre, stavolta si giocherà a Cornaredo, ma quando di fronte si ha una corazzata come quella giallonera, giocare in casa riveste un vantaggio relativo.

Entrambe le squadre arrivano all'appuntamento dopo una sconfitta per 3-1 in Europa. E, come sempre accade in queste occasioni, la compagine che disputa la Champions League ha a disposizione un giorno (a volte due) di riposo supplementare rispetto a chi è impegnato in Europa o Conference League. Il Lugano dovrà dimostrare di aver digerito la sconfitta contro il Bruges, come quelle incassate da Servette e Grasshopper nelle ultime due uscite di campionato. Tre sconfitte consecutive figlie di un comune denominatore: il buon livello delle prestazioni offerte, caratterizzato però da troppi errori in fase risolutiva (soprattutto contro granata e cavallette). Giovedì, il Bruges si è dimostrato squadra più solida e compatta, tuttavia nell'ultima mezz'ora i bianconeri l'hanno saputa mettere sotto, andando vicini a una nuova clamorosa rimonta (più del rigore giustamente non assegnato a Celar, gridano vendetta la mancata espulsione di Thiago e il palo di Bislimi). I bianconeri hanno però pagato la fisicità degli avversari, in particolare sul primo e sul terzo gol. Proprio ciò che non dovrà capitare domenica contro uno Young Boys che fa della forza fisica uno dei suoi cavalli di battaglia.