La squadra di Croci-Torti torna da Winterthur con una vittoria fondamentale e la conferma della bontà di giocatori come Cimignani e Marques
La settimana inglese dei bianconeri – iniziata con la scoppola di domenica 24 al Wankdorf e proseguita mercoledì col sofferto successo casalingo sul Losanna – si è conclusa l’altroieri con altri tre punti conquistati alla Schützenwiese (3-2), campo che nessuno finora era riuscito a espugnare. Al di là della soddisfazione per la posta piena, che ovviamente è benedetta, a confortare contro il Winterthur è stato soprattutto l’atteggiamento mostrato dagli uomini di Croci-Torti: ordinati, aggressivi, altruisti.
A causa degli infortuni e dei molti impegni, anche nell’ultima gara il coach momò è stato costretto a schierare una formazione inedita, con 4 cambi nell’11 titolare rispetto al match di Cornaredo di tre giorni prima, e con un modulo modificato. A restare fuori è stato ad esempio Renato Steffen, la cui reazione alla sua sostituzione contro il Losanna – peraltro dopo una pessima prestazione – era stata censurata da tutti. Ma a cominciare la gara in panchina sabato sono stati anche Bottani e Celar, che contro i vodesi erano risultati invece fra i migliori in campo, segno che il turnover davvero non è figlio di indisciplina o antipatie, ma è una scelta dettata da un calendario serratissimo, e concerne tutti i giocatori.
Chi resta fuori, com’è nell’ordine naturale delle cose, ci resta male e ogni tanto sbotta, ma ormai tutti dovrebbero aver capito come stanno le cose: intoccabili non ne esistono, la rotazione è indispensabile, e oltretutto chi scende in campo – dal primo minuto o a gara iniziata – gioca bene e si rivela spesso determinante. L’importante è che Croci-Torti riesca anche in futuro a gestire malcontenti ed equilibri. Per ora sta funzionando: quando qualcuno mugugna, lui prende atto dello sfogo e poi, a mente fredda, va a parlare col diretto interessato e gli spiega bene da che parte sorge il sole.
In questo primo scorcio di stagione più di un giocatore si è sfogato, magari a mezzo stampa, facendo sapere di non essere soddisfatto, ma poi, dopo il faccia a faccia col tecnico, tutti loro – una volta tornati in campo – hanno fornito ottime prestazioni. Uno degli ultimi esempi è Macek, che si era lamentato perché non giocava abbastanza. Al tecnico l’uscita non è piaciuta, e a quattrocchi gliel’ha fatto sapere. E se il ceco la volta successiva è sceso regolarmente in campo è stato perché ciò rientrava nei piani di Croci-Torti già da tempo, non certo perché il ragazzo aveva reclamato più spazio.
La seconda vittoria consecutiva (la quinta in 8 partite, a fronte di 3 sconfitte) ha riportato i bianconeri nelle zone più confortevoli della classifica: trattasi di fieno in cascina, riserve preziose per quando – e sarà inevitabile almeno finché il calendario del Lugano sarà così intenso – capiterà di lasciare punti per strada, specie in occasione dei match previsti subito dopo gli impegni continentali, a cui i sottocenerini giungono sempre un po’ spompati fisicamente e psicologicamente.
La trasferta di Winterthur, che cadeva alla fine di un trittico ravvicinato e subito prima del ritorno dei bianconeri sul palcoscenico europeo (giovedì a Istanbul contro il Besiktas), ha dato comunque anche altri motivi per essere ottimisti: giungono infatti segnali positivi dai nuovi innesti. Qualcuno, fra critica e tifosi, aveva storto il naso per un mercato in entrata che pareva di tono minore, non consono alle ambizioni di un club che intende cristallizzare la sua posizione nel Paese e fuori. Grossi nomi, in effetti, non ne sono arrivati.
Cimignani e Marques, però, si stanno rivelando buoni acquisti. Entrambi giovanissimi – il francese di sangue corso e burkinabé è del 2022, il portoghese addirittura del 2004 –, hanno grinta, coraggio e piedi buoni. Cimignani non esita a tirare (bene) appena ne ha l’occasione, ha creato problemi a tutte le difese incontrate finora e ha pure segnato qualche gol, mentre Marques – che come il francese ha firmato un contratto di ben quattro anni – sta diventando sempre più affidabile nella retroguardia bianconera, e oltretutto sabato a Winterthur ha siglato una rete da cineteca. Qualcuno rimprovera al lusitano una certa carenza di chili e centimetri – che in difesa non guastano mai –, ma non dimentichiamo che nella sua posizione di esterno sinistro ci sono stati esempi di eccellenti pesi piuma, come Roberto Carlos o Lizarazu.