calcio

L'ascesa di Ndoye passa dalla Nazionale

L'ex ala destra del Basilea si è immediatamente imposta al Bologna e ora vuole insidiare il posto di Xherdan Shaqiri in rossocrociato

Il 22enne ha debuttato con la Svizzera in Nations League, ma non è poi stato convocato per i Mondiali
(Keystone)
5 settembre 2023
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Prima il debutto vincente, lo scorso 24 settembre, in Nations League a Saragozza per 2-1 contro la Spagna, poi la delusione della mancata convocazione per i Mondiali in Qatar. Ora però Dan Ndoye è pronto e deciso a ritagliarsi un ruolo nella nazionale maggiore, già a partire dalle imminenti partite di qualificazione per gli Europei dell'anno prossimo. Il 22enne vodese si trova infatti in un momento favorevole, reduce da un'ottima stagione a Basilea, che gli è valsa l'interesse di numerosi club. L'attaccante formatosi nel Losanna ha così deciso di tentare per la seconda volta un'avventura all'estero e, dopo l'esperienza al Nizza nella stagione 2020-21, ha deciso di accasarsi in Serie A, al Bologna. «La mia decisione è maturata molto in fretta – spiega Ndoye –, il progetto del Bologna mi ha subito sedotto e in più ho la fortuna di poter parlare francese con l'allenatore Thiago Motta». E fin dall'inizio della stagione Ndoye ha saputo convincere l'ex centrocampista del Psg e della nazionale azzurra, che lo ha schierato titolare in tutti e tre gli incontri finora disputati dai rossoblù (quattro punti raccolti contro Milan, Juventus e Cagliari). Del resto nel capoluogo dell'Emilia-Romagna si è deciso di puntare forte sull'elvetico con un prezzo del cartellino fissato a nove milioni di euro e un contratto di quattro anni, più opzione per un quinto.

Protagonista anche con la U21

Al Dall'Ara Ndoye ritrova inoltre i connazionali Michael Aebischer e Remo Freuler, appena ingaggiato dal Nottingham Forest, diventando così il club più svizzero della Serie A, cosa che invoglierà indubbiamente il selezionatore Murat Yakin a osservarlo da vicino. Yakin ha comunque già potuto ammirare Ndoye durante gli Europei U21, durante i quali l'esterno è stato uno degli artefici della qualificazione ai quarti di finale, con i suoi spunti in velocità che gli hanno regolarmente permesso di superare le difese avversarie (abilità che stanno già imparando ad apprezzare anche i tifosi felsinei) e le reti contro la Norvegia e la Francia.

Nel 4-3-3 prediletto dal tecnico basilese, il posto da titolare sull'ala destra appartiene sempre a Xherdan Shaqiri, che negli ultimi due incontri con Andorra e Romania ha pure mostrato un invidiabile affiatamento con Zeki Amdouni, ma il numero 23 si avvia verso le 32 candeline, che spegnerà il 10 ottobre, e milita in Mls un campionato il cui ritmo non è certamente quello dei maggiori campionati al mondo. E nell'ottica di preservare il più possibile il suo folletto Yakin potrebbe sicuramente sfruttare le qualità del vodese, che in questo momento sembra essere la riserva ideale per Shaqiri, ma anche una possibile alternativa per Ruben Vargas sulla sinistra, grazie alla sua polivalenza.

‘In Kosovo una partita complicata’

Chissà dunque che Ndoye non possa festeggiare la sua seconda presenza in rossocrociato già sabato a Pristina contro il Kosovo, una partita certamente non banale, visti i legami tra i due Paesi. «Sarà una partita complicata – prevede Ndoye –, ci sarà sicuramente un grande ambiente, ma la squadra è pronta e non vede l'ora di vivere questo evento». C'è anche sicuramente la voglia di rimediare al pasticcio di Lucerna contro la Romania, con le due reti incassate nei recuperi e costate il pareggio per 2-2, per rimettersi sul cammino ideale verso gli Europei dell'anno prossimo.