A meno di 48 ore dalla finale tra Spagna e Inghilterra, Gianni Infantino si compiace dell'esito della Coppa del mondo femminile australiana
«La migliore, la più grande e la più entusiasmante Coppa del mondo femminile di sempre!». Così si è espresso il presidente della Fifa Gianni Infantino a due giorni dalla conclusione dei Mondiali di calcio femminile.
A meno di 48 ore dalla finale tra Inghilterra e Spagna allo Stadium Australia di Sydney, il presidente della Fifa Gianni Infantino fa già un primo bilancio della manifestazione iridata.
Per il numero uno della Federazione internazionale di calcio, intervenuto alla Women's Football Convention in corso a Sydney in Australia, si tratta di «un successo» dovuto anche all'allargamento della competizione finale a 32 squadre e di «una rivincita» per la Fifa: «Ricordo che quando decidemmo di farlo, ovviamente, i soliti critici dicevano: “Beh, non funzionerà. Il livello è troppo diverso. Ci saranno punteggi di 15-0. Sarà un male per il calcio femminile. Sarà negativo per l'immagine del calcio femminile”. Mi dispiace, ma la Fifa aveva ragione. Aumentando il numero di squadre, abbiamo avuto otto debuttanti! E molti Paesi di tutto il mondo hanno pensato improvvisamente di avere la possibilità di partecipare. Dai 134 Paesi che hanno partecipato alle qualificazioni per la Coppa del 2015, ora abbiamo 188 Paesi nel ranking Fifa».
Infantino rivendica anche la scelta di mantenere alti i costi per i diritti tv, decisione sulla quale c'erano forti perplessità. «Abbiamo aumentato i contributi e i premi in denaro a 152 milioni di dollari: una cifra dieci volte superiore al montepremi globale del 2015. E la Coppa del mondo femminile ha già generato oltre 570 milioni di dollari. Abbiamo avuto oltre un milione di spettatori negli stadi. Oltre 1 miliardo di spettatori in Tv. Puntiamo a due miliardi di spettatori in tutto il mondo che guardano la Coppa del mondo femminile e non guardano solo il proprio Paese perché è un evento. Sono stati battuti molti record. La partita Australia-Inghilterra dell'altra sera ha battuto tutti i record di sempre in Australia su qualsiasi cosa sia mai stata guardata in Tv e più dello sbarco sulla Luna o di qualsiasi altra cosa».
Infine una stoccata ad alcuni media, soprattutto quelli europei, per la scarsa attenzione attribuita ai Mondiali: «Abbiamo bisogno dei media. Ci sono molti giornalisti anche qui per svolgere il loro ruolo. Non può essere possibile che ci siano stati, ma non so se sia vero, dei problemi e che ci fossero 39 giornalisti italiani ai Mondiali maschili in Qatar, dove l'Italia non si è qualificata, e zero in Nuova Zelanda e Australia dove l'Italia si è qualificata!», ha detto il numero uno del calcio mondiale. «Non è possibile che ci fossero più di 30 giornalisti danesi o svizzeri in Qatar e meno di dieci – addirittura meno di cinque – in Australia e Nuova Zelanda! Dobbiamo iniziare a trattare uomini e donne – o donne e uomini – allo stesso modo», aggiunge.