Champions, i ginevrini non vanno oltre l'1-1 con i Glasgow Rangers, ma nel primo tempo sciupano troppo. Ripartiranno dai gironi di Europa League.
Ci ha sperato, ci è pure andato vicino, ma alla fine il Servette ha dovuto dire addio alla Champions League. L'autunno europeo dei granata dovrà accontentarsi della fase a gironi di Europa League. Nel ritorno del terzo turno preliminare, i ginevrini di René Weiler non sono riusciti a ribaltare il 2-1 subito una settimana fa a Glasgow e hanno così dovuto lasciare via libera ai Rangers per affrontare nei playoff gli olandesi del Psv Eindhoven.
Ci ha provato per tutti i 90 minuti, un Servette giunto alla sua ottava partita in 24 giorni e che, di conseguenza, ha perso lucidità proprio nella seconda parte della ripresa, quando invece era chiamato a trovare ancora una volta la via del gol per portare la sfida ai supplementari. E nel primo tempo, i vice campioni svizzeri sono pù volte andati a un niente dal gol, dopo un quarto d'ora iniziale nel quale l'iniziativa l'hanno presa gli ospiti, dotati nel complesso di un tasso tecnico più elevato. Ma nel calcio moderno, il fatto di mostrarsi superiori non è sinonimo di vittoria certa. E così, i Rangers hanno dovuto stringere i denti per contenere un Servette spinto dai suoi 26'000 tifosi. Con Bedia e Crivelli a fare a sportellate con i difensori scozzesi, Cognat a imprimere accelerazioni in mezzo al campo e Kutesa a sfruttare la sua velocità sulla sinistra, il Servette ha avuto in mano le carte giuste per mettere in ginocchio gli ospiti. A partire dal 7’, quando Cognat, solo davanti a Butland, si è fatto respingere la conclusione. Il gol del vantaggio è arrivato puntuale al 22’, per merito di Kutesa che ha calibrato nel “sette” più lontano un perfetto pallone a giro servitogli da Guillemenot. E al 39’ lo stesso Kutesa si è divorato il pallone del raddoppio – sinonimo a quel punto di passaggio del turno – preferendo evitare, dopo una sgroppata in solitaria di 50 metri, di servire in mezzo all'area il liberissimo Guillemenot, bravo ad accompagnare l'azione in attesa di quello che sarebbe stato un facilissimo tocco a porta vuota. La conclusione del ginevrino si è invece spenta sul corpo di Butland e con essa, di fatto, si sono spente anche le possibilità dei granata, già messi in apprensione una prima volta al 30’ da Danilo, incapace di mettere in porta da due passi (il classico gol più difficile da sbagliare che da fare) e bucati in apertura di ripresa dal colpo di testa di Tavernier, abile ad approfittare di un'uscita a vuoto di Mall per insaccare il pallone del pareggio.
Da quel momento in poi, anche la ricerca spasmodica della verticalità (per sfruttare la fisicità di Crivelli e Bedia) voluta da Weiler ha iniziato a mostrare i suoi limiti, quando le due punte si sono ritrovate a raschiare il fondo del barile delle energie. La precisione è venuta meno e il maggior tasso tecnico degli scozzesi ha permesso loro di controllare meglio il gioco e di andare a centrare un palo al 79’ con Dessers. L'arrembaggio finale dei padroni di casa ha portato a qualche ultimo pericolo per la porta di Butland, in particolare con una mancata deviazione volante di Crivelli nei minuti di recupero, tuttavia nemmeno l'ingresso del fantasista Stevanovic, mandato in campo al 71’, ha potuto modificare le coordinate di una sfida che aveva ormai preso la direzione della Scozia.
A questo punto, il Servette potrà rifiatare per qualche settimana, in attesa dell'avvio della fase a gironi di Europa League, previsto il 21 settembre e che si spera possa vedere al via anche il Lugano, impegnato il 24 e il 31 agosto nella doppia sfida di playoff contro i belgi del Saint-Gillioise.
Reti: 22’ Kutesa 1-0. 50’ Tavernier 1-1.
Servette: Mall; Vouilloz, Rouiller, Severin, Mazikou (77’ Baron); Guillemenot (77’ Fofana), Ondoua (71’ Simba), Cognat, Kutesa (71’ Stevanovic); Crivelli, Bedia (85’ Rodelin).
Glasgow Rangers: Butland; Tavernier, Goldson, Souttar, Barisic; Cifuentes (84’ Sterling), Jack, Cantwell; Raskin, Danilo Pereira (61’ Dessers), Sima (61’ Lammers).
Arbitro: Marini (Italia).
Note: 26'000 spettatori. Servette senza Frick, Tsunemoto, Magnin, Antunes (infortunati) e Douline (squalificato).