Calcio

La nobiltà dei top club europei e la novità araba

Iniziano oggi tre dei maggiori tornei continentali oltre a quello saudita, che per la prima volta cattura un po' d'attenzione anche in Occidente

(Keystone)
11 agosto 2023
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Non si vede chi, alla vigilia dell’inizio del torneo, potrebbe impedire ai Citizens di mettere in bacheca il quarto titolo inglese di fila. Certo, Pep Guardiola ha perso gente come Gündogan – diventato blaugrana – e pure Mahrez, sbarcato fra i sauditi.

Ma la sponda celeste di Manchester potrà ancora contare su fuoriclasse come Haaland (re dei marcatori lo scorso anno con 36 gol) e De Bruyne, autore di ben 16 assist. E pure in difesa non è che manchi la qualità, a cominciare dall’elvetico Akanji, uno dei sei svizzeri impegnati in Premier League, torneo che resta il migliore al mondo. In caso di – probabile – nuova affermazione, il City diverrebbe la prima squadra capace di vincere 4 edizioni consecutive del prestigioso campionato nato nel lontano 1888.

Dietro gli Sky Blue, come sempre ci sarà grande battaglia: l’Arsenal, malgrado l’addio di Granit Xhaka (Leverkusen) resta forte, anche perché per assicurarsi Declan Rice, Havertz e Timber ha speso oltre 192 milioni. Menzione doverosa anche per il Chelsea, che centinaia di milioni li ha spesi l’anno scorso e che quest’anno dovrebbe finalmente vederne i frutti.

L’incognita sarà quanto tempo servirà alla rosa per assimilare filosofia e schemi del nuovo coach Pochettino, che da parte sua dovrà riuscire – senza Coppe europee – a far comunque giocare un po’ tutti. Pur senza scialacquare, si sono rinforzati anche Liverpool e Manchester United: ad Anfield da segnalare gli arrivi di Szoboszlai e Mac Allister, mentre fra i Red Devils i volti nuovi sono quelli di Hojlund, Mason Mount e del portiere Onana.

Gli altri svizzeri sono Fabian Schär, che milita nell’ambizioso Newcastle, quarto lo scorso anno e rinforzato da uno come Tonali: ripetere l’exploit pare comunque arduo. Quanto a Freuler – al Forest – e Amdouni, appena passato al Burnley, l’obiettivo dichiarato è una salvezza tranquilla. Gli ultimi due sono Mbabu (Fulham) e Zeqiri (Brighton), che purtroppo, almeno sulla carta, faticheranno a trovare spazio fra i titolari.

Francia

Sebbene il Paris Saint-Germain abbia vissuto un’estate turbolenta, resta favoritissimo per la conquista del campionato, che si apre oggi con Nizza-Lilla. Il club della capitale ha perso due star senza ricavarci un soldo – Lionel Messi e Sergio Ramos – ed è possibile che presto, in caso di buone offerte, partano pure Neymar e Verratti, non amati dal nuovo tecnico Luis Enrique. E anche Mbappé morde il freno: vuole andare al Real e, se il Psg non gli farà una proposta regale per il rinnovo, è destinato pure lui a salutare: e si tratterebbe (fra 1 anno) di un’altra uscita a parametro zero. Vendendolo prima, invece, a Parigi arriverebbero almeno 180 milioni.

Sul fronte acquisti, il Psg ha speso 250 milioni: Dembélé, Ugarte, Gonçalo Ramos e Lucas Hernandez sono costati oltre 45 milioni a testa. In compenso, Asensio e Skriniar sono arrivati a parametro zero. I parigini, dunque, non dovrebbero avere rivali nemmeno quest’anno. Il Marsiglia di Aubameyang e il Monaco del portiere svizzero Philipp Köhn paiono le rivali più accreditate.

Da notare che nel Principato giocano altri elvetici: Breel Embolo – che si è appena infortunato e starà fuori alcuni mesi – e Denis Zakaria, il cui arrivo a Montecarlo è ormai dato per certo. Presenze rossocrociate anche a Montpellier, dove Omeragic ha raggiunto Gabriel Barès. Nel Lorient gioca invece Mvogo, mentre nel Tolosa c’è Sierro. Infine, nel Nizza che punta al quinto posto c’è Jordan Lotomba.

Spagna

Sarà sul ventenne inglese Jude Bellingham, pagato al Dortmund oltre 100 milioni di franchi, che il Real Madrid farà affidamento per tornare a vincere il titolo finito lo scorso anno al Barça. Catalani e Merengues hanno comunque dovuto far fronte a partenze importanti: Benzema ha salutato Madrid per i soldi arabi, mentre Busquets ha lasciato i Blaugrana per raggiungere l’ex compagno Messi all’Inter di Miami. A ereditarne il ruolo in campo sarà il tedesco Ilkay Gündogan, giunto a parametro zero dal City campione d’Europa.

Dalla Svizzera si guarderà soprattutto il Siviglia vincitore dell’ennesima Europa League, che si è assicurato i servigi del nazionale rossocrociato Djibril Sow – ex Eintracht – che affiancherà un altro campione di passaporto elvetico, il basilese Ivan Rakitic. Gli andalusi, con l’Atletico Madrid, dovrebbero completare il quartetto delle migliori compagini del campionato. Infine, menzione anche per Eray Cömert, pure lui svizzero, che da un anno e mezzo gioca nel Valencia. La Liga si apre oggi con Almeria-Rayo Vallecano e col classico scontro fra Siviglia e Valencia. Il Real farà invece visita all’Athletic Bilbao domani, mentre il Barça giocherà domenica a Getafe.

Arabia Saudita

Dopo un’estate da record a livello di acquisti e contratti, oggi si inizia a giocare pure in Arabia Saudita, torneo che per la prima volta richiama un po’ d’attenzione anche in Occidente. Merito dei giocatori che – attratti da offerte indeclinabili – hanno deciso di trasferirvisi: oltre a CR7, laggiù da gennaio, citiamo Benzema e Mané. I sauditi avrebbero fatto ponti d’oro pure a Mbappé, ma il francese non ha nemmeno voluto iniziare la discussione.

Solo 5 anni dopo aver aperto le frontiere ai turisti non musulmani e aver permesso alle donne di guidare automobili, l’Arabia Saudita in qualche modo sta tentando di aprire verso l’esterno la sua società ultra-conservatrice. E lo sta facendo, come detto, anche attraverso lo sport, specie golf, Formula 1 e appunto calcio. Tutte idee del principe ereditario Mohammed bin Salman, che vuole modernizzare l’economia locale affrancandola un po’ dal petrolio.

Il rischio è che, disponendo di fondi pressoché illimitati – e di regole che permettono l’ingaggio di otto stranieri per squadra – i 18 club sauditi facciano razzia di tutti i migliori giocatori del mondo. Per fortuna, comunque, ci sono quelli come Mbappé.

Ad ogni modo, c’è anche il forte sospetto che tutti questi investimenti da parte saudita servano a distogliere l’attenzione – dentro e fuori dal Paese – dalla situazione di grave mancato rispetto dei diritti umani che vige laggiù e in tutte le nazioni limitrofe, come si era ben visto in occasione dei Mondiali 2022 giocati in Qatar.

Comunque, non tutto ciò che luccica è oro: in giugno la Fifa ha bloccato il mercato dell’Al-Nassr a causa del mancato versamento al Leicester del denaro relativo al trasferimento del nigeriano Ahmed Musa. Segno che davvero i sauditi dagli europei stanno copiando tutto, comprese le cattive abitudini.