Dopo 60’ di ottimo calcio la U21 crolla contro la Francia (4-1), ma passa il turno grazie al successo scandinavo sull'Italia. Sabato contro la Spagna
La Svizzera U21 prosegue il cammino agli Europei di categoria e sabato sfiderà la Spagna nei quarti di finale. Nonostante la sconfitta 4-1 contro la Francia, i giovani rossocrociati hanno approfittato della vittoria di misura (1-0) della Norvegia contro l'Italia. Le tre squadre chiudono tutte a tre punti (la Francia veleggia a quota 9), ma la classifica avulsa premia gli elvetici.
È stata una qualificazione conquistata sul filo del rasoio e nel modo meno atteso in assoluto, al termine di una prestazione contro i “galletti” ottima per un'ora, prima del crollo fisico negli ultimi 30 minuti. È vero che, a conti fatti, il numero di reti subite contro la Francia non aveva un'influenza diretta sulla qualificazione, ma il 4-1 finale fa male, perché non rispecchia quanto visto in campo. Certo, la compagine transalpina ha una profondità di panchina che la Svizzera nemmeno si sogna, con titolari e riserve che militano tutti in squadre di livello internazionale, mentre gli undici rossocrociati schierati al via da Patrick Rahmen giocano tutti in Super League. Per un'ora di gioco, però, è stata la Svizzera a farsi preferire, nonostante il gol incassato al 16’ su calcio di rigore che se l'Uefa avesse adottato il Var, sarebbe stato cancellato dopo la visione del video. Al vantaggio firmato da Gouri, gli elvetici hanno risposto con una splendida azione partita da Blum (molto bravo a spingere sulla destra), con velo di Imeri, controllo in area di Amdouni, apertura per Ndoye e diagonale preciso. Il pareggio trovato al 35’ non era la prima occasione per gli uomini di Rahmen, già vicini al gol al 23’ con una rovesciata di Amdouni.
Nella ripresa, al 51’, la Svizzera ha avuto la grande opportunità di portarsi in vantaggio: cambio gioco di Rieder per Blum, servizio al limite dell'area per Amdouni, la cui conclusione è stata brillantemente deviata sopra la traversa da Chevalier. È stato il canto del cigno per gli elvetici, i quali hanno iniziato ad accusare la fatica della terza partita in una settimana. La Francia ne ha approfittato per mettere in vetrina tutta la sua abilità tattica (su tutti quella di Cherki) e dopo essersi riportata in vantaggio al 66’ con Barcola (su errore in uscita di Jashari), ha dilagato con le reti di Cherki e Caqueret.
Alla fine, un 4-1 troppo pesante per una Svizzera che ha disputato la sua miglior prestazione a questo Europeo. Una punizione che avrebbe potuto decretare l'eliminazione dalla rassegna continentale, se non ci fosse stata la sorprendente vittoria norvegese contro l'Italia. Ottenere la qualificazione in un gruppo così difficile rappresenta sicuramente un risultato di prestigio e comunque meritato per quanto mostrato nel secondo tempo contro l'Italia e nei primi 60’ contro la Francia. Tuttavia, le difficoltà sono appena iniziate: adesso si tratta di recuperare a livello fisico in vista della sfida contro i fortissimi spagnoli. Occorrerà un altro miracolo.
Reti: 16’ Gouiri (rigore) 0-1. 35’ Ndoye 1-1. 65’ Barcola 1-2. 76’ Cherki 1-3. 81’ Caqueret 1-4.
Svizzera: Saipi; Blum (87’ Müller), Stergiou, Amenda, Vouilloz; Jashari, Rieder; Males (71’ Sohm), Imeri (77’ Von Moos), Ndoye (86’ Di Giusto); Amdouni (86’ Krasniqi).
Francia: Chevalier; Kalulu (86’ Simakan), Badé, Lukeba (86’ Diakite), Nkounkou; Koné (18’ Le Fée), Caqueret, Thuram (70’ Chotard); Cherki; Barcola (86’e Kalimuendo), Gouiri.
Arbitro: Krogh (Danimarca).
Note: ammoniti 29’ Ndoye. 64’ Imeri.