I rossocrociati di Patrick Rahmen impegnati domani sera a Cluj contro la Francia per proseguire la loro strada a Euro 23
Domani o mai più. La Svizzera aspetta dal 2011 una under 21 in grado di rivaleggiare con il meglio dello scenario europeo. Mercoledì, con inizio alle 20.45, i ragazzi di Patrick Rahmen scenderanno in campo a Cluj per affrontare la Francia nella sfida che potrebbe regalare loro l'accesso ai quarti di finale dell'Europeo di categoria. Risultato centrato appunto 12 anni fa dal gruppo diretto da Pier Tami, capace in seguito di issarsi fino alla finale contro la Spagna. La Svizzera è reduce dalla sconfitta 3-2 contro l'Italia, ma l'Asf considera questa selezione come la più forte di sempre, per cui non ha nascosto le ambizioni di strappare un biglietto per le Olimpiadi di Parigi, biglietto assegnato alle prime tre classificate (con Francia e Germania già presenti d'ufficio).
Per ottenere l'accesso ai quarti di finale, la Svizzera dovrà molto probabilmente battere la compagine transalpina (potrebbe proseguire il cammino anche con una sconfitta o con un pareggio, ma dipenderebbe da un successo della Norvegia contro l'Italia). Un risultato che, alla luce di quanto mostrato dai Bleus e, soprattutto dagli elvetici nel secondo tempo contro gli azzurri, non appare come una chimera.
Tuttavia, dopo le prime due partite la U21 non ha pienamente convinto. In particolare nei primi tempi disputati contro Norvegia e Italia. Di fronte agli scandinavi, il sorpasso era riuscito nella ripresa, contro gli azzurri no. Sulla graticola ci è finita in primo luogo una difesa apparsa vulnerabile in ogni suo elemento. Nei primi 45’ della sfida con un'Italia furente dopo gli errori arbitrali che avevano sancito la sconfitta con la Francia, la retroguardia rossocrociata è stata addirittura catastrofica, regalando di fatto le tre reti che hanno poi impedito alla squadra di festeggiare la qualifica con una partita d'anticipo. Se Becir Omeragic è stato all'origine delle prime due reti, sulla terza Lewin Blum ha fatto la classica figura da cioccolataio (e in generale nemmeno la coppia centrale Stergiou-Burch è apparsa all’altezza della situazione). Nemmeno Amir Saipi, in seguito autore di numerosi interventi decisivi, è apparso irreprensibile in occasione del gol d'apertura. Alla luce di quanto visto nelle prime due partite, Rahmen potrebbe anche decidere di cambiare qualcosa, magari mandando in campo Aurèle Amenda, diciannovenne il cui esordio con la U21 risale al 28 marzo nella vittoria 2-1 contro Israele. Il centrale dello Young Boys difetta chiaramente di esperienza, ma la sua fisicità (194 cm) potrebbe risultare preziosa per contrastare gli attaccanti francesi.
La strada per i quarti di finale, dunque, sembra passare non tanto da una difesa ferrea, quanto da un reparto offensivo capace di segnare un gol in più degli avversari. Perché l'attacco della squadra di Rahmen è senza dubbio ben fornito. Su tutti, ovviamente, spicca il nome di Zeki Amdouni, autore di uno splendido gol contro l'Italia e sempre pericoloso a ogni tocco di palla. La sua efficacia l'ha già mostrata con la Nazionale maggiore (5 reti in altrettante apparizioni) e mercoledì potrebbe essere l'uomo in più di un attacco nel quale stanno dando il loro contributo anche Dan Ndoye e Kastriot Imeri, ben supportati in cabina di regia da Fabian Rieder, vero playmaker rossocrociato. Supponendo però che le occasioni per far male alla difesa francese non pioveranno come in una notte di temporale, agli attaccanti elvetici è richiesta maggiore efficacia: in due parole, per evitare di tornare a casa non si potranno gettare alle ortiche occasioni come quella capitata sui piedi di Males contro l'Italia.
Già sicura di un posto alle Olimpiadi, la Francia in questo Europeo sin qui non ha incantato. La vittoria contro l'Italia è stata il frutto delle sciagurate decisioni dell'arbitro olandese Lindhout e di una Uefa che, per una competizione di prestigio come l'Euro U21, ha incomprensibilmente deciso di non affidarsi al Var e alla tecnologia goal-line, nonostante gli stadi fossero omologati per l'assistenza video (la Svizzera ha poi pagato il conto delle lamentele azzurre con due rigori negati proprio contro l'Italia). E di fronte alla Norvegia, nonostante tutto, è riuscita a passare con il gol decisivo di Olise soltanto dopo un'ora di gioco. Nonostante i sei punti in classifica, i transalpini potrebbero ancora essere eliminati in caso di sconfitta, ciò che per il tecnico Sylvain Ripoll rappresenterebbe un vero disastro a un anno dall'appuntamento casalingo con i Giochi olimpici. Per affrontare gli elvetici, sembra che Ripoll possa affidare le chiavi della manovra al talento del Lione Rayan Cherki, entrato in corso d'opera sia contro l'Italia, sia contro la Norvegia.
Una vittoria contro i transalpini, per la Svizzera non rappresenterebbe un unicum. Patrick Rahmen vorrà di certo ricordare ai suoi ragazzi quel 19 novembre 2019, quando a Neuchâtel, nell'ambito delle qualificazioni a Euro 2021, i giovani rossocrociati si erano imposti 3-1 con rete di Jérémy Guillemenot e doppietta di Andi Zeqiri. E non è che quella fosse una Francia di piccolo cabotaggio, come dimostra il fatto che tre suoi elementi – Dayot Upemecano, Youssouf Fofana ed Eduardo Camavinga – hanno preso parte ai Mondiali in Qatar. Per imporsi a Cluj e proseguire il cammino verso il titolo europeo occorrerà una prestazione simile – anzi, un pizzico superiore – a quella offerta a suo tempo alla Maladière.