Calcio

Benjamin Mendy torna in aula con l'accusa di stupro

Cinque mesi dopo l'assoluzione per la maggior parte delle accuse, l'ex calciatore francese licenziato da Manchester City di nuovo davanti alla giuria

Nel primo processo, su due capi d’accusa la giuria non aveva raggiunto un verdetto
(Keystone)
26 giugno 2023
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A cinque mesi dall'assoluzione per la maggior parte delle accuse, Benjamin Mendy è tornato davanti alla giustizia britannica per essere processato nuovamente per stupro e tentato stupro. A gennaio il calciatore francese era stato dichiarato non colpevole di sei stupri e un'aggressione sessuale. La giuria, tuttavia, non era riuscita a raggiungere un verdetto su due capi di imputazione, relativi allo stupro di una donna di 24 anni, che sarebbe avvenuto nell'ottobre 2020, e al tentato stupro di un'altra di 29 anni nel 2018. Il giudice aveva quindi fissato un nuova data del processo per questi due capi d'accusa, il cui riesame è iniziato oggi e durerà tre settimane.

Mendy è stato visto arrivare e poi lasciare il tribunale dopo l'udienza procedurale prima dell'inizio effettivo del nuovo processo, fissato per domani, dopo la selezione della giuria. Il difensore, che vanta dieci presenze con la nazionale francese, nel frattempo è stato licenziato dal Manchester City, che non gli ha rinnovato il contratto in scadenza a fine giugno. Nel 2017, Mendy era diventato il difensore più costoso della storia, quando i Citizens pagarono 52 milioni di sterline (quasi 60 milioni di franchi) per assicurarsi i suoi servizi.

Assieme a Mendy, in precedenza era stato accusato anche un suo amico, il 41enne Louis Saha Matturie, pure lui ex calciatore, coimputato con il presunto ruolo di "organizzatore", poi dichiarato non colpevole riguardo a tre accuse di stupro mosse da due adolescenti. I due si sono sempre professati innocenti.