L'arrivo in panchina di David Bettoni sembra aver dato nuova linfa ai vallesani. Mattia Croci-Torti: ‘Pronti per un'altra battaglia’
Non c’è tregua per l'Fc Lugano. Dopo aver affrontato nelle ultime settimane due turni infrasettimanali di Coppa Svizzera, prima il Sion e poi il Servette (ambedue le partite in trasferta), per i bianconeri si prospetta un'altra “settimana inglese”. Domenica a Cornaredo arriva il Sion (inizio 16.30), poi mercoledì sera trasferta a San Gallo e sabato 29 nuovamente in casa con il Grasshopper.
«Iniziamo a pensare solo al Sion – sono le prime parole di mister Croci-Torti nell’abituale incontro del venerdì con i giornalisti –. Vogliamo vincere questo duello, con uno sguardo alla gestione di chi sta recuperando. Un buon momento, per fortuna qualcuno rientra. Chiaro, in sei gironi abbiamo tre partite da disputare, e dovremo essere bravi come lo eravamo stati quando in 13 giorni avevamo quattro scontri importanti. Non siamo usciti con le ossa rotte, anche se potevamo conquistare qualche punto in più. Penso alla partita di Zurigo con il Gc, mi brucia ancora quella sconfitta. Stessa cosa vale nel match con il San Gallo, dove abbiamo buttato via due punti. Se non abbiamo quei punti in più in classifica è solo colpa nostra, non cerchiamo scuse altrove».
Per il match con i vallesani, assenti sicuramente Mai, Mahou (si sta nuovamente allenando. Da dicembre manca dopo l’infortunio in amichevole), Celar e anche Babic è in forse. Rientrati a pieno regime Valenzuela e Hajdari e anche Aliseda, colpito duro a un piede in allenamento, potrà scendere in campo. Alla fine del campionato mancano ancora otto partite, quattro in casa e quattro in trasferta. «La verità è che il campionato entra nella sua fase cruciale – spiega l’allenatore bianconero –. Abbiamo gli stessi punti delle altre squadre che cercano un posto in Europa. Nessuna c’è scappata. Le partite fuori casa con Sion e Servette (Coppa e campionato) ci hanno tolto tante energie. Noi ci siamo ancora in Coppa, gli altri no. Un grande valore aggiunto per noi. L’anno scorso, a questo punto del campionato, avevamo più punti in classifica. Non mi interessa, mi spiace, rosico un po’. Adesso ci aspetta questo rush finale, nel quale vogliamo fare più punti possibile. Sapevo che domenica scorsa a Ginevra la mia squadra sarebbe stata un po’ scarica, non fisicamente, ma mentalmente. Tanti giocatori hanno tirato la “carretta”. Il pareggio con il Servette mi ha fatto molto piacere. Questa settimana ci siamo allenati molto bene, pronti per un’altra battaglia».
L’undici del Sion viene da due vittorie e un pareggio nelle ultime tre partite. «Hanno un nuovo allenatore, David Bettoni, che sta facendo un buon lavoro. Non hanno una rosa da bassa classifica. Sono cosciente che adesso bisogna fare punti, d'altra parte non ci nascondiamo mai».
La compagine del presidente Constantin è una di quelle che quest’anno avete gradito maggiormente, ma adesso è arrivato un nuovo allenatore, sarà una partita diversa? «Chiaro, con il nuovo coach giocano in modo diverso, ma gli uomini sono sempre quelli, giocatori di spicco: forse ogni tanto nel passato non sono riusciti a trovare l’alchimia necessaria. Ma stiamo parlando di giocatori come Wylan Cyprien o lo stesso Mario Balotelli, che quando trova la possibilità di tirare in porta può diventare letale. Ultimamente, hanno fatto due brutte partite con il Lucerna e il Gc, ma hanno fatto sei punti. Inizia a essere una squadra importante. Quando giochi male, ma vinci ugualmente, vuol dire che sei una compagine di valore. Stanno crescendo. Bisogna fare i complimenti al loro allenatore e ai giocatori, che hanno avuto un’ottima reazione, non è stato facile, con il cambio in panchina di Celestini e l'esuberanza di Constantin. Sono riusciti a venirne fuori, con un pizzico di fortuna, visto che a Zurigo hanno potuto approfittare dell’espulsione di un giocatore del Grasshopper. C’è molto coraggio ed entusiasmo, dovremo fare molta attenzione. Ma di questo non mi preoccupo, la mia squadra ha dimostrato fino a oggi di non mai sottovalutare l'avversario».
Una provocazione: otto punti sull’ultimo posto, è forse arrivato il momento di guardarsi alle spalle? «La verità e che io da sempre guardo cosa succede alle nostre spalle. Il Winterthur è una squadra vera, non dimentichiamoci che ci ha battuti. So che lo Zurigo campione in carica è penultimo in classifica, conosco il valore del Sion. Qui da noi nessuno ha preso vacanza. Abbiamo obiettivi più alti, sappiamo che dobbiamo fare punti, ma di arroganza non ce n'è. Sappiamo il valore degli avversari, sappiamo quanto è difficile il campionato. Tutti pareggiano, non è frutto del caso se nelle ultime 28 partite ci sono stati 21 pareggi. Non c’è una squadra materasso, l'equilibrio è incredibile».
La partita di domenica prossima sarà il #greenmatch 2023, giunto alla sesta edizione e divenuto nel frattempo una piacevole consuetudine che vede i giocatori bianconeri scendere in campo con una speciale maglia verde dedicata alla fondazione Greenhope, che collabora da molti anni con l’Fc Lugano e che organizza momenti di svago per i bambini malati di cancro e per le loro famiglie e allo stesso tempo sostiene i giovani talenti dello sport rossocrociato. Le maglie indossate dai giocatori, realizzate appositamente ed esclusivamente per Lugano - Sion, saranno messe all’asta a partire dal giorno stesso della partita al seguente indirizzo che rimanda al sito Ricardo.ch: luga.ws/greenhope.