Contro il Servette, il Lugano confeziona il decimo pareggio stagionale, in una partita nella quale si sono fatti preferire i padroni di casa
È finita senza reti la terza sfida in meno di un mese tra Servette e Lugano. Dieci giorni dopo il successo ai rigori in Coppa Svizzera, i bianconeri hanno portato a casa da Ginevra un punto che, per come si è svolta la partita, possono accettare di buon grado. Per Croci-Torti e compagni si tratta del decimo pareggio stagionale, il primo sul risultato di 0-0.
Costretto a ridisegnare il reparto per le assenze di Mai, Hajdari e Valenzuela, il tecnico “momo” decide per una difesa a quattro, affidandosi davanti, in assenza di Celar, ai quattro piccoletti della squadra: Bottani, Steffen, Aliseda e Amoura.
Inizia bene il Lugano, con Bottani che si fa spesso trovare tra le linee. Al 5’ Amoura si gira al limite dell’area e batte rasoterra un pallone lento, ma sul quale Frick deve distendersi per deviare in corner. Il Lugano ci riprova al 9’ con uno scambio tra Amoura e Steffen e la conclusione del nazionale costringe Frick a una respinta non facile. Sul prosieguo dell’azione, Hajrizi ci prova da fuori, con palla però al lato.
Dopo un quarto d’ora, anche il Servette mette il naso alla finestra e Daprelà prima e Hajrizi poi sono costretti a impegnarsi per anticipare il pericoloso Crivelli. Al 21’ primo concreto pericolo per la porta bianconera: centro di Mbabu, stop e girata di Crivelli con palla che sfiora la traversa. Poco prima della mezz’ora, i padroni di casa, approfittando di una ripartenza seguita a un fallo non segnalato su Aliseda, si creano un’enorme opportunità per passare in vantaggio, ma Crivelli, Stevanovic e Bedia eccedono in altruismo e tra un passaggio e l’altro permettono a Espinoza di spazzare l’area. Cresce la pressione dei padroni di casa che al 38’ si fanno ancora pericolosi con una conclusione ravvicinata di Stevanovic, respinta da Saipi. Il Lugano fatica a trovare quegli spazi che nel primo quarto d’ora si aprivano con regolarità e è costretto a cedere l’iniziativa e il possesso palla nelle mani dei padroni di casa.
La musica non cambia nei primi minuti della ripresa. Al 53’ uno-due tra Cognat e Crivelli, con il centrocampista che si incunea nella difesa bianconera e si presenta davanti a Saipi, il quale devia di piede la conclusione. È sempre il Servette a farsi preferire e al 56’ Debia si libera di Hajrizi e batte da pochi passi (ma da posizione defilata): Saipi respinge la prima conclusione, Daprelà la seconda. Croci-Torti prova a correre ai ripari e cambia strategia: toglie Bottani, Aliseda e Amoura e manda in campo Babic, Macek e Bislimi. Cambi che permettono ai ticinesi di contenere meglio la pressione dei padroni di casa. Al 79’, comunque, Stevanovic mette giù palla con il petto e batte in diagonale, ma trova l’opposizione di Facchinetti, da poco entrato a sostituire Arigoni. A 10’ dal termine si rivede in campo pure Belhadj (al posto di Doumbia), al rientro dopo un lungo infortunio. Nei minuti finali la pressione dei granata torna a farsi sentire e il Lugano deve stringere i denti davanti a Saipi, ma a differenza di quanto era successo in Coppa Svizzera, i minuti di recupero scivolano via senza sorprese.
Il Lugano torna in Ticino con un solo punto frutto dell’ottavo pareggio di questo 2023. Un punto che, però, deve essere ben accetto, anche alla luce dei 12 corner battuti dai ginevrini contro uno solo a favore dei bianconeri.
Servette: Frick; Mbabu, Rouiller, Severin, Baron; Clichy; Stevanovic, Cognat (75’ Antunes), Pflücke (75’ Valls); Crivelli (60’ Kutesa), Bedia (86’ Fofana).
Lugano: Saipi; Espinoza, Hajrizi, Daprela, Arigoni (76’ Facchinetti); Amoura (56’ Bislimi), Doumbia (83’ Mahmoud), Sabbatini, Aliseda (56’ Babic); Steffen, Bottani (56’ Macek).
Arbitro: Schnyder.
Note: 4141 spettatori. Servette senza Diallo, Douline, Magnin, Rodelin, Touati (infortunati), Bauer, Camara, Chaïbi e Souare (non convocati). Lugano senza Celar, Hajdari, Mahou, Mai, Morosoli e Valenzuela (infortunati). Ammoniti: 42’ Hajrizi. 92’ Macek.