Feriti quattro agenti di sicurezza, tre in maniera grave. La società di calcio condanna fermamente le violenze scoppiate dopo il match con lo Young Boys
Il Football Club Basilea si dice “sbalordito, deluso e furente” per le violenze scoppiate martedì sera al termine della partita disputata in casa contro lo Young Boys, in cui sono rimasti feriti quattro agenti di sicurezza, di cui tre in maniera grave. Intanto il Ministero pubblico ha chiesto al Tribunale per le misure coercitive la detenzione preventiva per i due uomini arrestati.
Si tratta di due svizzeri di 32 e 35 anni, ha precisato un portavoce della procura basilese. “Il ministero pubblico ha aperto un procedimento in particolare per i sospetti di sommossa, aggressione e lesioni personali”, ha spiegato aggiungendo che sono in corso accertamenti per chiarire esattamente i fatti. Per motivi di tutela della personalità il portavoce non ha voluto indicare se gli agenti di sicurezza feriti si trovino ancora in ospedale.
La squadra di calcio si dichiara “sconvolta” per la gravità dei disordini e li “condanna fermamente”. “Il Basilea non può e non vuole tollerare alcun tipo di violenza”, afferma in una presa di posizione del club il suo presidente David Degen. Stando alla nota i disordini sono stati preceduti da “un'azione sproporzionata del servizio d'ordine esterno” contro un tifoso della squadra di casa, tuttavia ciò non giustifica in alcun modo una simile escalation. Il club afferma di voler chiarire quanto accaduto al fan.