Sarà la prima volta dopo quelli maschili assieme all'Austria del 2008. Battute le candidature dei Paesi scandinavi, della Francia e della Polonia
Gli Europei femminili di calcio del 2025 si terranno in Svizzera. Lo ha deciso il consiglio esecutivo dell'Uefa, riunito a Lisbona. La candidatura elvetica ha superato quelle di Francia, Polonia e dei quattro Paesi scandinavi (Norvegia, Danimarca, Svezia e Finlandia) riuniti.
È la prima volta che questo evento si terrà nel nostro Paese, che nel 2008 aveva ospitato il torneo maschile in coabitazione con l'Austria. Le partite si terranno in otto città: le quattro già coinvolte quindici anni fa, cioè Zurigo, Basilea, Ginevra e Berna, a cui si aggiungono Lucerna, Sion, San Gallo e Thun. Gli stadi di Berna e Thun dovranno sostituire l'attuale terreno sintetico con uno naturale, ma non sarà necessario costruire nuove infrastrutture nemmeno per quanto concerne alberghi e centri d'allenamento. In totale sarà possibile accogliere sull'arco del torneo, della durata di quattro settimane nei mesi di giugno e luglio, fino a 750'000 spettatori.
«Questo è un giorno storico per la Svizzera, per l'Asf e per il calcio femminile – sottolinea dal Portogallo il presidente della Federazione Dominique Blanc, che fin dall'inizio si era battuto per una candidatura svizzera –. Questo passo importante darà forma allo sviluppo del calcio femminile a tutti i livelli. Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile questo progetto, in particolare i responsabili a livello federale, i cantoni e le città ospitanti, che ci hanno sostenuto fin dall'inizio».
A coordinare un'organizzazione che per i prossimi due anni prevede un calendario piuttosto serrato sarà Marion Daube, direttrice del calcio femminile presso l’Asf e responsabile del progetto di candidatura. Il primo passo è la fondazione di un'associazione che sarà responsabile dell'organizzazione. Nei mesi di aprile e maggio sono già previsti i primi workshop e le prime visite alle sedi con la Uefa per pianificare la tempistica adatta. Dopo queste date, il piano d’azione concreto sarà finalizzato e l'attuazione inizierà immediatamente.
«L'Asf – afferma Daube – ha individuato nella promozione del calcio femminile una parte importante della propria strategia per il futuro ed è estremamente lieta di poter ospitare nel nostro Paese un torneo di grande visibilità a sostegno della nostra strategia. Siamo orgogliosi che la nostra candidatura abbia convinto e vogliamo dimostrare che il calcio è accessibile a tutti. Il torneo sarà una festa di quattro settimane per tutta la Svizzera e, grazie alla nostra posizione nel cuore dell'Europa, anche per i Paesi circostanti. Vogliamo garantire la tutela dell'ambiente e realizzare tutti gli aspetti del torneo nel modo più sostenibile possibile. Anche per questo motivo ci affidiamo completamente alle infrastrutture esistenti. Faremo colpo sui nostri ospiti con la migliore qualità sotto tutti i punti di vista, dagli stadi agli alloggi per le squadre e i tifosi. Vogliamo garantire che il torneo venga ricordato per molti anni a venire».