Stabilita una serie di cambiamenti da parte dell'organismo addetto alle modifiche del regolamento sul rettangolo di gioco
L'Ifab, l'organismo addetto alle modifiche del regolamento del calcio, ha stabilito una serie di cambiamenti a partire dal prossimo luglio. Oltre a nuove specifiche sul fuorigioco e sul tempo di recupero, evidenzia Sky Sport, spicca la norma pro-rigoristi: durante l'esecuzione dei calci di rigore, i portieri non dovranno toccare i pali, la traversa, la rete o assumere altri atteggiamenti che possano distrarre i tiratori. Laconico e ironico il commento del portiere del Milan e della Francia Mike Maignan: "Dal 2026 ci faranno mettere di spalle".
Dopo le polemiche agli ultimi Mondiali, con i balletti del portiere dell'Argentina Emiliano Martinez o le provocazioni di quello olandese Andries Noppert, si è deciso di correre ai ripari. Se gli attaccanti accolgono con favore la notizia, i portieri non sono dello stesso avviso. Negli ultimi anni hanno già dovuto fare i conti con l'introduzione di regole più stringenti sui rigori come l'obbligatorietà di tenere almeno un piede sulla linea di porta al momento della battuta.
Non solo rigori però. Le novità introdotte dall'Ifab, che entreranno in vigore dal prossimo 1° luglio, riguardano anche il tempo di recupero, il fuorigioco e l'uso dei cartellini. Le celebrazioni dopo i gol sono state aggiunte all'elenco delle cause per cui concedere più minuti dopo il 45’ o il 90’. Una tendenza accentuata già dai Mondiali in Qatar, un piccolo passo verso recuperi più corposi e l'avvicinamento al tempo effettivo, auspicato da diversi addetti ai lavori.
Si è inoltre approfondita la possibilità di gol di un giocatore in fuorigioco che riceve il pallone da un avversario, aggiungendo aspetti che possano aiutare gli arbitri nel cogliere la differenza tra giocata deliberata, involontaria o salvataggio del difensore.
Inoltre, per quanto riguarda l'uso dei cartellini giallo e rosso in caso di fallo da rigore, è stato stabilito che si deve optare per l'ammonizione nel caso in cui l'infrazione abbia negato una chiara occasione per far gol ma sia stata al tempo stesso un tentativo di contendere il pallone, mentre negli altri casi (trattenute e spinte senza possibilità di giocare il pallone), il giocatore deve essere espulso.