Domenica a Cornaredo arriva il Servette che il Lugano affronterà a inizio aprile in semifinale: Croci-Torti: ‘Dovremo attaccarlo fin dal primo minuto’
La classifica parla chiaro. Il tonfo casalingo di una settimana fa contro il Lucerna, è costato tre punti al Servette nei confronti di un Lugano che domenica potrebbe operare il sorpasso e issarsi al secondo posto della classifica (probabilmente in coabitazione con il San Gallo). Quella di domenica a Cornaredo sarà la sfida clou della 25.ma giornata di Super League, ancor più di Young Boys - Basilea, con i bernesi già in possesso di tre quarti di titolo e i renani promossi in Europa, ma spesso rimandati in Svizzera.
E quella contro i granata sarà una partita speciale, perché a inizio aprile, dopo la pausa dedicata alla Nazionale, le due squadre torneranno ad affrontarsi per la semifinale di Coppa Svizzera. Un doppio appuntamento ravvicinato, al quale Mattia Croci-Torti non presta attenzione… «Vogliamo vincere la sfida di domenica e superare in classifica i granata. Il nostro obiettivo, dopo un periodo di difficoltà nel quale abbiamo cercato di rimanere aggrappati all’Europa, è di chiudere al meglio questo lotto di partite prima della pausa. Dobbiamo dare un senso alla vittoria di sabato scorso contro lo Zurigo e per questo abbiamo bisogno dei tre punti contro il Servette. La partita di Coppa è ancora troppo lontana, senza dimenticare che in quell’occasione vi saranno altre dinamiche, sarà una sfida da dentro e fuori, molto diversa da quella di domenica».
Da quanto il Servette ha ritrovato la Super League, nel 2019, il Lugano ha fatto risultato in 13 delle 14 sfide disputate (6 vittorie e 7 pareggi)... «Speriamo che il trend si confermi anche in occasione del 15° scontro diretto. Il Servette è una squadra a cui piace giocare e che tante volte ci ha pure dominato. Possiede elementi di valore come Cognat, abile nel giocare tra le linee senza perdere palla, Stevanovic, i cui 16 assist di un anno fa dimostrando come possieda una visione di gioco che gli altri non hanno, Bedia o Kutesa. Starà a noi capire quali sono le loro lacune».
Il tecnico bianconero dovrà fare i conti con le solite assenze, Mahou, Bottani, Saipi e Belhadj, ai quali si è aggiunto lo squalificato Steffen, fresco di selezione in Nazionale. Come se non bastasse, i diffidati saranno otto… «Per quanto riguarda i giocatori a rischio squalifica, non c‘è nulla da gestire. Ognuno deve dare il massimo e se si troverà nella posizione di dover prendere un giallo, che lo prenda. La rosa è ampia a sufficienza da poter trovare soluzioni alternative. Detto ciò, è vero che otto sono tanti. Renato Steffen, purtroppo, non ci sarà e senza lui, Bottani e Mahou viene a mancare tanta fantasia. Dovremo trovare altri argomenti. Questo non significa che cambierò modulo. Gli interpreti saranno diversi, mancherà la qualità e la fantasia garantite da un certo tipo di giocatori e dovremo mettere in campo altri argomenti e ragazzi con caratteristiche diverse. Ma l’input che ho dato fin dalla ripresa degli allenamenti, martedì pomeriggio, è uno solo: dobbiamo attaccare il Servette fin dal primo minuto. Non dobbiamo pensare nemmeno per un secondo a difenderci, ma dovremo andare a prenderli, dimostrare loro che non abbiamo paura».
Fuori Steffen, domenica potrebbe essere il giorno ideale per rivedere Amoura nell’undici titolare… «Non lo so. Sono contento anche del lavoro svolto da altri elementi. Tra l’altro, recupereremo un giocatore importante come Allan Arigoni, il quale dopo il suo rientro con una decina di minuti contro lo Zurigo, potrebbe aumentare il suo minutaggio. Le varianti sono diverse, ma sappiamo cosa può dare Amoura, sia dall’inizio, sia a partita in corso. Quest’anno, a parte nella sfida con il Basilea, l’ho sempre schierato. È un giocatore molto fastidioso per gli avversari, lo sento spesso nei commenti avversari del post partita. È uno che attacca la profondità tutte le volte che può e questo lo rende particolarmente difficile da controllare. Al momento, comunque, non posso ancora dire se sarà tra gli undici di partenza».
Spesso criticato per un rendimento altalenante in bianconero, Renato Steffen ha incassato, un po’ a sorpresa, l’ennesima fiducia da parte di Murat Yakin... «All’interno della mia squadra ci sono dinamiche nelle quali lui è veramente protagonista, dall’inizio della settimana fino al giorno della partita. Tuttavia, è giusto che ci si aspetti qualcosina di più dal profilo delle statistiche. Steffen è un giocatore in grado di occupare più posizioni e che gode della fiducia di Yakin. E posso capirne le ragioni. Mi sono accorto tante volte che nei momenti in cui la partita inizia a prendere una brutta piega lui, con il suo carattere e il suo temperamento, dà sempre un segnale alla squadra. È giusto aspettarsi qualcosa di più, ma comprendo benissimo i motivi per i quali Yakin continua a fare affidamento su di lui».
Qualche problema di formazione ce l’ha pure Alain Geiger. Non potrà infatti avvalersi dell’apporto di Crivelli, Mbabu e Sawadogo (squalificati), così come di Fofana e Rodelin (infortunati).