In gol con Aliseda e Sabbatini, i bianconeri ritrovano il successo casalingo che mancava dallo scorso 13 novembre
Mattia Croci-Torti ripropone Mai in difesa e Celar quale punta centrale. In porta Osigwe recupera in tempo dalla grippe, mentre Arigoni si accomoda in panchina.
Al 14’ lo Zurigo rompe gli indugi e con Boranjasevic lascia partire una conclusione dal limite che, per fortuna del Lugano, va a spegnersi sull’incrocio dei pali. Al 18’ il Lugano prova a reagire e Doumbia, servito in profondità da Steffen, mette sulla testa di Aliseda il gol del vantaggio: la signora Staubli, però, ferma tutto per un fuorigioco dello stesso Doumbia sulla partenza dell’azione. L’appuntamento con il gol è rimandato di poco. Al 23’ ci pensa Aliseda, imbeccato da un lungo lancio di Sabbatini e agevolato da una sovrapposizione di un generoso Macek con il quale il ceco si è portato via un uomo, liberando lo spazio all’argentino per una conclusione dal limite, leggermente deviata da Kamberi per i lgol dell’1-0.
Lo Zurigo fatica a incassare il colpo del vantaggio bianconero e non riesce praticamente più a rendersi pericoloso. I bianconeri controllano il gioco e nei secondi di recupero colpiscono ancora: splendida verticalizzazione di Doumbia per l’inserimento di Macek, traversone basso, Aliseda fa il velo e a rimorchio arriva Sabbatini per la conclusione da centro area che vale il 2-0.
Sul piano tattico, il primo a modificare qualcosa è Bo Henriksen con l’ingresso in campo, subito dopo la pausa, di Marchesano per Simic e il passaggio a un 4-3-1-2. La prima occasione è proprio dello Zurigo, al 52’, con un’incursione di Okita sul cui centro Tosin ci arriva solo parzialmente. Un minuto dopo, risposta bianconera con Celarc che si libera al limite dell’area zurighese e batte un pallone incrociato che esce di un niente. La pressione degli ospiti si accentua e i bianconeri iniziano a perdere qualche pallone di troppo. Al 59’ un traversone sbagliato di Boranjasevic prende una traiettoria beffarda e va a spolverare l’incrocio dei pali sulla destra di Osigwe. Allo scoccare dell’ora di gioco Mattia Croci-Torti è costretto a effettuare il primo cambio per i problemi muscolari di Mai (dentro Hajrizi). Un minuto dopo ulteriore possibilità per lo Zurigo, con una staffilata di Tosin dai 20 metri, con palla alta di pochissimo. Anche in questo caso, come in troppi altri, le conclusioni zurighesi sono favorite da banali errori disimpegno di una difesa bianconera troppo leggera. Al 65’ Steffen lancia Aliseda: sull’uscita di Brecher, l’argentino prova il tocco sotto, ma la sfera va a depositarsi sul tetto della porta.
Nell’ultima parte del confronto, il Lugano ritrova le distanze tra i singoli e tra i reparti, così lo Zurigo fatica a trovare iniziative efficaci. L’ingresso di Amoura al 65’ permette ai padroni di casa di avere maggiore penetrazione nelle ripartenze e l’algerino si rende protagonista di alcuni spunti pregevoli che però non si traducono in rete. E quando la palla va in fondo al sacco, come all’83’ a opera del piccolo numero 47, l’arbitro annulla per fuorigioco, nella circostanza di Babic. E così, il Lugano porta a casa con pieno merito la prima vittoria casalinga dallo scorso 6 novembre, quando aveva superato lo Zurigo con lo stesso punteggio, per quella che era stata l’ultima sconfitta dei tigurini.
Reti: 23’ Aliseda 1-0. 45+1 Sabbatini 2-0
Lugano: Osigwe; Mai (60’ Hajrizi), Daprelà, Hajdari; Macek (79’ Arigoni), Sabbatini, Doumbia, Valenzuela; Steffen (65’ Amoura), Celar (65’ Bislimi), Aliseda (79’ Babic)
Zurigo: Brecher; Omeragic, Katic, Kamberi; Condé, Krasniqi (67’ Dzemaili), Aliti (67’ Rohner), Boranjasevic (76’ Ligue); Tosin, Simic (46’ Marchesano), Okita (88’ Afriyie)
Arbitro: Staubli
Note: 4’700 spettatori. Lugano privo di Mahou, Bottani, Saipi e Belhadj (infortunati); Zurigo senza Guerrero (infortunato). Ammoniti: 5’ Tosin. 36’ Simic. 39’ Steffen. 64’ Henriksen. 70’ Hajdari. 79’ Doumbia. 83’ Babic. 93’ Omeragic e Bislimi